Descrizione: E, se un giorno, d'improvviso, la nostra vita cambiasse e ci trovassimo a dover condurre quella del senzatetto o, come si dice comunemente, del "barbone", ce la sapremmo cavare? Forse con qualcuno che ci faccia da maestro potremmo imparare…
Incipit: Erano le sette e mezza di sera di un giorno di fine Luglio, l'atmosfera era straordinariamente limpida, sicché il Sole, cadendo all'orizzonte, colorava di un arancione intenso tutto quello che riusciva a raggiungere. Gli oggetti, colpiti dalla luce, proiettavano ombre allungate all'estremo, disegnando sul suolo case di cinquanta metri e auto di dieci, persone di quindici e cani di cinque. Il paesaggio assumeva così un aspetto irreale, fantastico, tipico del sogno…
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 27/09/2016
Un racconto che comunica mestizia profonda, presentando una figura assai nota verso la quale, spesso, reagiamo con poca, o persino, totale indifferenza. Purtroppo, la società odierna è cultura della non accoglienza e del rifiuto. Siamo abitudinariamente presi dal nostro benessere e cinismo, per guardarci attorno. Davvero grazie per averci ricordato che, nel mondo, esistono persone meno fortunate. Opera di intensa sensibilità a cui va tutto il mio apprezzamento sincero. Meritati applausi, per l'attenzione dedicata ad un tema umanitario importante.
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incipit: Ero completamente carico per quella sera. Avevo invitato Veronika a cena a casa mia. Dopo mille tira e molla aveva finalmente accettato. Le andavo dietro da quasi un mese ormai. Era una gnocca di quelle incredibili. Bionda e con un fisico da schianto, due gambe che non finivano mai e un culo sodo che spiccava su un fisico asciutto. Tette piccole ma sode. Mi ci ero fissato fin dal primo momento che l’avevo conosciuta a una festa a casa di amici. E li avevo deciso che non avr…
incipit: L'ho riconosciuta subito. Anche ieri è andata dalla parrucchiera per farsi mettere a posto quella massa di capelli tinti e cotonati. Sempre col braccio stretto attorno a quello del marito, che al confronto pare suo nonno. A vederli devono avere un sacco di soldi da non sapere come spenderli! Lui con quel vestito elegante acquistato in sartoria, e lei con la borsa firmata che costerà duemila euro. Eppure, mai una volta che mi abbiano sganciato qualcosa!
Descrizione: Invito alla solidarietà… il povero indigente e chi dorme in un caldo letto e gode di lauti pranzi.
incipit: Nella stagion dove regna il gelo e gli alberi scheletriti i nudi rami tendono dolorosamente al cielo su una panchina nella notte altra nudità offre la sua alle stelle quel povero fratello tuo quel barbone e il dolor suo in attesa del primo sole del mattino: notti travagliate spesso da incubi che incutono timore poche da rosei rassicuranti sogni e l'insonne mente che si domanda scossa come saranno poi all'indomani le giornate, tu che in un caldo letto hai dormito e spesso il problema.
Descrizione: Ricordo di un vecchio amico della giovinezza.
incipit: Il nome vero suo mi era sconosciuto Tera de Pipp ricordo era chiamato, simpatico barbone sotto i ponti viveva di Lambrate, spesso per di vino un bicchier o quasi di un oste delle bocce il campo rassettava funzione dell'umore suo del trovar ferme le gambe di quel la corretta giusta via e allor cura e perizia lì mostrava che da scolari uffici liberato bambin curioso io questo suo far, fase per fase, seguivo…domandavo: via la polvere dannosa, le buche livellar con di bianca sab.
Descrizione: Breve racconto che narra dei miei primi giorni di scuola, in prima elementare, e delle bacchettate della maestra.
incipit: Quello che sto per scrivere è uno dei primi ricordi lucidi che ho nella mia testa. Fa parte del passato di un bambino tutto sommato normale, un po' scontroso e poco gestibile, ma senza dubbio buono e intelligente. Nella mia vecchia scuola elementare c'era una maestra che…
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striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.
A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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