Respiri

Ciao Laura, ogni volta resto, nonostante le mie personali considerazioni sulle stesse, comunque sorpreso dalla tua caparbietà nel tuo vedere sempre tutto in una tua ottica futura e sognante. Da un lato colgo ogni (purtroppo/perfortuna) irrealtà della stessa, ma di contrappasso ammiro in qualche modo la tua costanza, il tuo sperare inamovibile in un futuro possibile (ad ogni modo, non certo venuto o portato da noi) arcobaleno perpetuo di pace e serenità. I tuoi scritti sono per me come il cioccolatino dopo il solito amarissimo caffè, per il loro tempo inebriano i sensi di una dolcezza rara e unica nel genere, almeno qui sul sito. Quindi sebbene non condividendo la sostanza (sulla forma a mio parere nel tuo ambito te la cavi egregiamente, hai un buon uso del vocabolo e un sapere linguistico anche non comune a volte, sicuramente superiore al mio) apprezzo comunque il tuo dissentire dalla "normalità/realtà" nella tua stessa (dal mio punto di vista, espressa su una illusionistica utopia, ma forse in te di reale percezione), felicità e immancabile fiducia nell'uomo da te posta in essere tale.

All'inizio mi risultavi ostica alla lettura per tutti questi motivi, ma in fine possiedi un tuo stile subito riconoscibile, poi chiaramente sta tutto nel sentire o rivedere parte di se stessi nelle opere altrui, da cui poi possiamo percepire il nostro eventuale e soggettivo parere sulle stesse, o comprendere comunque i diversi punti di vista invece che si discostano anche diametralmente da esso.

Questo tuo componimento l'ho trovato molto ben scritto e brillante nel suo incedere, soprattutto su certi passaggi. Mi è piaciuto.

Non devi cambiare nulla, devi essere e esprimere quello che senti giusto per te, io o altri possiamo forse criticare sull'oggettività questo, ma non nella tua soggettività, lì solo tu hai voce in merito, l'unica che può e deve parlare. Alla prossima.