Il fior dell'anima

Quindi la tua anima cosa sarebbe, descrivi questo fiore, questa essenza che conosci bene che è nel profondo del tuo essere, dato che tu cogli perfettamente e consciamente ogni suo in essere in te come oggettiva presenza, presente poi anche in ognuno di noi. Però non usando le emozioni o stati emozionali o sentimenti in essere (amore, bellezza, profumo, gioia, completezza, pace, beatitudine, leggerezza, sollievo, volo, pena, fuoco, fiore, occhi, speranza, salvezza, fuga, serenità ecc… che tu o chiunque altro associano usualmente a questa, perché questo è solo il tuo sentire personale poi attribuito al concetto (a te estraneo) di anima (stai quindi descrivendo solo te stessa), ma cosa invece, essa è in essere per ciò che è, e non per cosa poi rappresenta per te che vorrei sapere).

Non prenderla sul personale Laura, non è per questo che ho scritto questo mio commento/richiesta, ma per farti comprendere o almeno riflettere (se vuoi o accetti poi di farlo) che quello che tu reputi in essere è solo invece il tuo stesso sentire sovrapposto ad un concetto a te totalmente estraneo. Io forse (non posso saperlo questo) come te credevo in questa anche da un punto di vista religioso, avevo realmente fede di possedere un'anima, uno spirito che esulasse dal mio corpo, quindi che tornasse ad essere ciò che è e sarebbe stato poi alla fine di questo.

Il punto però è che ora comprendo e credo si che Dio esiste, ma esiste solo fuori da questa stessa realtà, quindi anche fuori da noi, noi non siamo parte di Dio (anima o spirito), noi siamo solo espressione creativa di esso dovuta e portata in atto tramite sua stessa volontà creativa (quindi noi ne siamo si il risultato ottenuto e voluto tramite nostra evoluzione in uomini e donne coscienti, ma non per questo siamo anche sua parte di coscienza o essenza in essere, poi in noi riposta o data di questa stessa, cioè l'anima e il concetto in essere di anima, quindi comprensione in essere oggettiva e presente in noi di questa stessa) altrimenti se così non fosse, potresti benissimo rispondere alla mia richiesta. Dato che se possedessi veramente un'anima in te il tuo io la comprenderebbe in essere come fa con le stesse emozioni o sentimenti (impulsi e pulsioni emotive) che tu poi attribuisci di fatto al concetto di anima, ma se lo fai quindi, non lo fai descrivendo l'anima per ciò che è, ma descrivendo te stessa (che infatti comprendi in essere) in relazione ad un concetto a te totalmente incomprensibile quindi a te anche completamente estraneo (l'amore per dire non lo comprendi solo applicato alla tua persona, ma anche oggettivamente per quello che esso comporta in tutti e tutto, amore fraterno, amore tra i popoli, atto di amore, amore per la vita… quindi lo comprendi in ogni sua forma di essere applicata alla realtà oggettiva che ti circonda e non solo soggettiva/attributiva/metaforica).

Non voglio scalfire le tue certezze, dato che queste cose aiutano e sostengono nel vivere tantissime persone, però poi non comprerendiamo che a loro volta queste sono anche le stesse convinzioni personali che nell'oggettivo/soggettivo sentire umano, quindi sottostanti e inglobate alla paura e al suo egoismo (che porta alla divisione in diverse fedi) lo hanno e continuano a portare a commettere atti e sopprusi verso l'uomo stesso con la sola ed unica "colpa" poi di avere o percepire una visione differente dalla propria unica e sola verità.

Quindi non rispondere se vuoi, non è un affronto quello che ti ho posto, è solo uno spunto di riflessione, ma sei tu che devi arrivare da questo poi a comprendere quello che è giusto per ciò che senti tu essere giusto, non certo per questo uguale a quello che invece reputo io a mia volta, come giusto o vero per me.