Penelope 2.0

Mi sono divertita a leggere questa irrispettosa versione della mitica Penelope. Nella mia mente lei ha sempre il volto serio e triste dell'attrice Irene Papas, perché così la vidi la prima volta, e quindi è stato doppiamente divertente immaginare questa mia Penelope fare la valigia di Ulisse o arrabbiarsi per un calzino.
Certo, parlando seriamente, sono innumerevoli gli studi e le interpretazioni sul perché e sul percome, Ulisse di là e Penelope di qua.
Ciò non toglie al tuo racconto la spiritosa leggerezza con cui hai saputo trascinare un mito nella realtà di oggi, dove i rapporti uomo e donna continuano a essere complicati anche senza tele da tessere o Proci da tenere a bada. Con un sorriso fai notare come i problemi siano gli stessi, figli incomprensibili compresi.
Definire "toy boy" il povero Procio mi ha proprio fatto ridere.

Simpatica e alquanto divertente la versione 2.0 di Penelope, che tanto abbiamo avuto modo di leggere, nel corso degli studi classici e nelle successive rivisitazioni. È pur vero che, anche se calata nel nostro tempo, deve affrontare gli stessi rapporti complicati di allora, con un marito lontano e figli "problematici". Per fortuna, però, che non deve più montare e smontare la sua tela. Una bella e gradita lettura. Sinceri complimenti. Cordialmente, saluto.