Pesciolini

Ho letto questa oneshot e sono rimasta colpita dalla delicatezza con cui hai affrontato un tema vasto, che coinvolge un po' tutti e che diventa sempre più difficile da gestire.
Leggerò altre cose.

In questo racconto c'è tutto il dramma di quella gente che, costretta ad abbandonare la propria terra (per fame, per guerra, per… ) si aggrappa a qualsiasi spiraglio di luce, anche un piccolissimo appiglio, seppure incerto e pericoloso. Tanta gente, imbarcata su gommoni di speranza, non arriva a destinazione… Per una bambina, però, è più sicuro il suo posto "insicuro", col nonno, l'amica, il luogo familiare e lei, giustamente, "un padre non lo vuole"…
È graffiante, Ele.

Toccante racconto Eleonora, racconto di sentimenti, di speranze approdate su nuove rive e speranze lasciate indietro sul ricordo di rive lontane. A volte si subiscono le scelte degli altri, scelte a fin di bene, forse si, forse davvero non si aveva altra scelta, ma sicuramente scelte prese non tenendo conto di un percepire lo stesso problema in modo differente e lontano, diverso nel sentire e nel capire, diverso anche sullo spazio, inteso come distanza fisica e nel tempo dentro e fuori di lei, il tempo e lo spazio che può essere percepito e compreso da una bambina. Ad ogni modo al nuovo approdo subito ecco arrivare la prima (delle tante che avrà modo di sentirsi dire o imporre poi) menzogna da dover (nel sentire della madre) accettare e assecondare, "poi capirai… ".

Chi sbaglia o chi ha torto qui? Tutti e nessuno.