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La Bestia

(racconto narrativa, medio - per tutti)
Tempo di lettura: 9 / 14 minuti
771 visite dal 24/01/2013, l'ultima: 3 mesi fa.
4 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:




Descrizione: Amore e ossessione sfociano, in questo racconto, in un'evitabile, incotrollata, follia.

Incipit: La porta d'ingresso si lamenta sui cardini, ho un sussulto involontario: prima o poi dovrò decidermi a oliarla. Oppure abbatterla. L'appartamento mi accoglie come sempre: freddo, buio e silenzioso. Sono fradicio di neve, stanco e affamato. Accendo il riscaldamento: ci vorrà un po' di tempo prima che l'ambiente si riempia di quel tepore che d'inverno significa "casa", nel frattempo comincerò a preparare la cena.


La Bestia
file: la-bestia.doc
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Tempo di lettura: 9 / 14 minuti
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Recensioni: 4 di visitatori, 7 totali.
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recensore:

Arcangelo Galante
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 09/05/2017
Per potere amare senza riserve, occorre amare in primis se stessi, in quanto l'amore non deve essere il soddisfacimento di un bisogno ossessivo, ma l'espressione del donarsi senza condizioni asfissianti. L'ossessione, sgorga da un senso di insicurezza e dall'incapacità di alcune persone nel non riuscire ad accettare un rifiuto oppure, persino il negare di aver "fallito", giacché non si è piaciuti a qualcuno. Il protagonista della storia risulta indubbiamente vittima di un malessere interiore assai forte, sino a desiderare di raggiungere lo scopo proprio, senza minimamente fermarsi dinanzi a nulla. E ahimè, purtroppo, storie tristi come quella narrata dall'autrice, sono abbastanza diffuse un po' ovunque, nel mondo. La debolezza di quell'uomo, perseguitato nel pretendere l'attenzione dell'amata, non è certo umanamente comprensibile, anzi, la definirei patologica, osservandola dal punto di vista affettivo. Ed ecco il perché, l'incapacità di frenarsi davanti alle cose emotive e materiali che non sempre è possibile ottenere, lo ha reso ossessionato, facendogli di continuo avvertire un pregno di inconfessata amarezza che è sfociato in violenza, con il patatrac di concitati sentimenti e di una vita da piangere, sino a una disperazione che, a mio parere, sarà inutile, perché un'altra vita ha pagato il prezzo di un comportamento bestiale. Il genere umano dovrebbe lavorare moltissimo sulle proprie insicurezze e debolezze, cercando di capirne le ragioni scatenanti, poiché, amarsi con equilibrio, significa pure aumentare la propria autostima e sconfiggere alcune debolezze inaccettabili, soprattutto se sfociano in un ossessivo delirio. Ovviamente, questa è la mia umile riflessione, e non è detto che sia quella giusta.



recensore:

Arcangelo Galante
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 01/07/2017
Ringrazio per l’apprezzamento del tempo dedicato a leggere l’opera. Sereno proseguimento letterario nel bel sito di Bravi Autori ed un cordiale saluto, Margherita.



recensore:

Gennaro
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 14/07/2017
Buonasera, Margherita. Cosa mi dice di questo altro racconto? Allora lei ce l'ha proprio con gli uomini.... pure qui si nota il volere denigrare chi ha problemi. Non tutti sono una bestia e in questa ha sbagliato perché doveva imediatamente scrivere una premessa chiarendo il discorso. Lei offende la sensibilità in generale....non mi sono sbagliato neppure ora che ho letto questo. Saluto da Gennaro Vitone.



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 14/07/2017
Un bel racconto che si ispira a un tema attuale come spiegato nella descrizione. Ben scritto, solo un refuso (“imposta” al femminile invece che al maschile) e qualche spazio di troppo nella punteggiatura. Lo stile è sicuro nel narrare, a volte quasi poetico nel presentare la figura di Chiara come una luce nella vita di chi si innamora di lei.
Purtroppo si tratta di un uomo malato che non è più in grado di controllare neanche se stesso e si trasforma in carnefice. È una storia molto comune dove spesso condanniamo la donna che ritorna dal suo carnefice perdonandolo, credendo alle sue parole, o che gli riapre la porta o che come qui, accetta di rivederlo al parco. Bisognerebbe stare vicino a queste donne, come istituzioni, come famiglia, come amicizie, per impedire loro di andare incontro alla morte. Quando si arriva alla violenza non è più amore, è voglia di imprigionare una bellezza che non si riesce a conquistare e questo significa perderla per sempre. Se si è malati bisogna farsi curare, se si è sani e consapevoli si deve essere incarcerati.
Hai saputo descrivere bene la solitudine della casa dove quest’uomo nutre la sua paranoia, il momento dolce dell’innamoramento e l’arrivo degli altri sentimenti di invidia, gelosia e violenza. Sei obiettiva anche quando narri del suo gesto folle, non lo giudichi, ne descrivi soltanto il dolore fisico e l’allucinazione mentale.
Peccato che non fosse stato ancora più freddo, peccato che Chiara non fosse in ritardo.



recensore:

risposta dell'autore, data 00:00:00, 18/07/2017
Sig Gernnaro, ma Lei comprende quello che legge?
Qui la vittima è una donna che viene ASSASSINATA brutalmente da un uomo dopo essere stata da lui perseguitata per anni. Ora non vorrei che lei si rispecchi troppo nei miei personaggi, sarebbe veramente inquietante e preoccupante. Se invece ha sviluppato un' istintiva antipatia verso di me, va benissimo. Torno a ripeterLe che le sue critiche per quanto feroci non m'impediranno di continuare a esprimermi liberamente.



recensore:

risposta dell'autore, data 00:00:00, 18/07/2017
Grazie molte Ida, sei sempre molto attenta nella lettura.
Un saluto



recensore:

risposta dell'autore, data 00:00:00, 18/07/2017
Ah, scordavo...La Bestia non è il protagonista del racconto, bensì la gelosia folle, l'insicurezza, la smania di possesso che alberga in lui anche contro la sua stessa volontà e che alla fine lo sconfigge. Se lei leggesse con un minimo di distacco, invece che animato solo da un senso di assurda rivalsa, lo comprenderebbe facilmente.





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