Pensieri quotidiani

Il testo è altamente introspettivo, nel narrare le titubanze, le paure, umanamente comprensibili, sotto quel percettivo aspetto che, emotivamente, l'autore spiega, specialmente nel timore di un giudizio errato, scaturito dalle impressioni negative d'altra gente. Lo sfogo, detta una chiara confessione d'una sensazione di speranza, privata dal pensare, riflettere, vivere e assaporare sentimenti differenti da quelli comunemente provati; e, la natura di siffatte percezioni, sembrerebbe non nota al lettore, in quanto non esplicitamente elencata, per riservatezza e intimità personali. Si avverte il pessimismo, come di un dolore, mescolato a una stizza che gli irrita l'anima. Proseguendo nella lettura, si deduce che il protagonista sta attraversando un periodo buio, agognando di ricevere risposte agli interrogativi di interiori sofferenze, vedendo la luce della spiegazione esistenziale, in fondo al tunnel della vita che, meglio di lui, è in grado di spiegare le ragioni del tormento proprio. Spesso, la consapevolezza d'essere emotivamente diversi dalla massa, conduce al disagio del cuore e della mente; e solo l'accettazione pacifica di essere fatti, così come si è, malgrado ci si possa non piacere, conduce a una serenità che è possibile trovare, unicamente, dentro se stessi. Non sempre risulta facile, specie nell'istante in cui un ambiente attorno all'uomo è incapace di favorire un sì tale rasserenamento dell'essere. Pensieri e riflessioni, cariche di amarezza e di incisivo sconforto, non debbono giammai scoraggiare nessuno a riprendersi dopo ogni caduta.