




Descrizione: La disperazione della prostituzione vissuta da una minorenne in un mondo dove la solidarietà femminile risolverà un terribile problema.
Incipit: Sonia, ucraina, aveva sedici anni. La più bella età che ci sia. Il viso dolce, il naso sottile, le labbra carnose, i denti perfettamente allineati sorridevano sempre, quasi a voler dimenticare l'orrore di ciò che la circondava. Aveva la pelle rosea, gli occhi dorati limpidi e trasparenti come due gocce di miele mentre i lunghi capelli si appoggiavano sulle spalle seguendo la linea del corpo alta e sinuosa che si muoveva come sospinta dal vento.
Giuseppe Novellino
Pia
Piccoli appunti per aggiustare il racconto:
1) la ragazza è vergine, quindi si presuppone che il cliente abbia pagato molto ma molto bene la possibilitá di avere una donna illibata. Perchè la maitresse dá un limite di tempo di mezz'ora all'uomo? Tanto più che dopo lei non ha più altri clienti.
2) Si capisce che la ragazza fa la prostituta, ma porta i soldi a suo padre o è stata venduta ad una organizzazione del genere? E come riesce a nascondere la sua gravidanza? Se dici che è magrissima la pancia si dovrebbe vedere. E' rarissimo che non si veda una pancia arrivata all'ottavo mese. E poi come fa per partorire, scappa di casada suo padre o dal protettore? E come riesce a rimettersi subito a "lavoro" dopo i punti e l'emorragia?
3) E' troppo netto lo stacco (lo ha detto anche un'altra commentatrice) tra la sua situazione disperata, in cui le tolgono anche il figlio, a quella di madre e moglie serena all'etá di 30 anni.
Complimenti perchè è un bel racconto.
Ma la vera protagonista di questo racconto è l’ingiustizia che devono subire gli innocenti. Sonia nasce con un padre orco e una madre che non sa difenderla, incontra uomini che potrebbero esserle nonni, padri e fratelli e che la trattano come il materasso sporco su cui si sfogano, subisce i dettami di una legge che le toglie il figlio nel momento in cui hanno più bisogno l’una dell’altro.
Certo, tutto è andato nel miglior modo possibile, ma non c’è nessun lieto fine. Chi ridarà l’anno perduto a Juri, la fiducia a Sonia e a tutte le ragazze cui era stato promesso un futuro? Chi le ridarà l’innocenza violata, l’adolescenza mancata e l’affetto mai avuto? Cosa può cancellare le cicatrici delle ferite guarite?
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