Normali fatti di cronaca

Il titolo sembra avvisare che non si leggerà niente di speciale, di eroico, di altisonante, e invece questo racconto resta nella mente e nel cuore. Ci fa cambiare idea sul protagonista, che all'inizio è un ubriacone da cui allontanarsi storcendo il naso e poi, dopo aver conosciuto la sua storia, è un uomo che ci commuove con il suo dolore e la sua vita spezzata. Ci fa pensare alle innumerevoli storie come la sua, di umili creature che hanno dato tanto e non hanno ricevuto nulla in cambio, anzi hanno perso anche quello che avevano. Solo quell'amore, tenero, non ricambiato, gli è rimasto dentro, quel nome, che gli fa compagnia fino alla fine; un nome comune, normale, ma per lui speciale e unico.
Penso che sia narrato bene, equilibrato tra dialoghi e prosa, con la giusta dose di dettagli che dipinge i diversi ambienti e tutti gli accadimenti, ma, se posso permettermi, toglierei almeno metà dei punti esclamativi, che rendono la lettura meno scorrevole. Ciao.

Oh sì, sono d'accordo con Ida. Il protagonista è davvero un uomo che ci commuove. Dapprima pensiamo di doverlo biasimare, ma poi man mano, scoprendo il suo passato, ci affezioniamo a lui e alla sua storia. Bravo Roberto per la scrittura impeccabile.