UN PASSO INDIETRO
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Narra di una fantascienza postumana, nanotecnologica e inquietante.
Se si vuole progredire veramente nello sviluppo umano, perché solo l'uomo è importante, solo l'uomo è il centro di tutto, occorre avere il coraggio di superare l'uomo stesso e volere l'oltre-uomo. (Nietzsche) -
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
È il medesimo passo indietro che un gruppo terroristico ben motivato (gli Indietristi) farà compiere all'Umanità mediante un attentato nanotecnologico di spaventosa vastità. Da un certo punto di vista potremmo quasi affermare che le loro intenzioni sono persino razionali e plausibili.
Tuttavia, come vedremo, le azioni degli Indietristi si spingeranno ben oltre i loro propositi, dando così modo agli altri protagonisti di aiutare, loro malgrado, quello che, agli occhi indifferenti della Natura, l'Evoluzione considererà il successivo e scioccante passo in avanti dell'Umanità.
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All'inizio, l'ho scelto per il nome. "Un passo indietro" mi ha rimandato subito alla celebre frase di Neil Armstrong collocando il tessuto narrativo della vicenda, poi l'Umanità della sua storia ha fatto il resto.
L'idea, buonissima, cattura l'attenzione fin dalle prime battute. Il libro riesce nell'intento di avvicinare il lettore bypassando l'effetto "boring", vero rischio nella fantascienza.
Il carico di tic nei personaggi li rende visibili, di più... sensibili agli intrecci che devono affrontare.
Più scene mi hanno colpito l'attenzione per la capacità di aggiungere immagini alle parole. Ne cito una su tutte:
"Ce... l'abbiamo... fatta?"
Tim urlò di gioia e lanciò in aria pacchi di fogli stampati...
E' una frase breve, eppure offre spunti notevoli: descrive l'azione in pochi tratti.
Piacevole e ben scritto!
Questo è un libro che tiene con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina.
Basti sapere che, dopo averlo acquistato, ho dato una veloce occhiata all'inizio per capire di cosa si trattasse, ma quando sono riuscito a staccare gli occhi dal mio Kindle, in fondo c'era scritto 25%. Ne ho letto un quarto senza nemmeno accorgermi che il tempo passasse.
L'idea di base è innovativa e strepitosa, come lo sono tutte le considerazioni tecniche e i ragionamenti che sviluppano l'intreccio. Quando ho ripreso la lettura, sono arrivato al 75% e il giorno dopo l'ho finito.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati (anche la limonata mi è sembrata un personaggio) e le spiegazioni, necessarie per giustificare l'avanzamento della trama,
non sono mai troppo lunghe o noiose. Si nota un'attenzione particolare anche nelle giustificazioni di tipo "etico", che sono raccontate in modo da non urtare, eventualmente, la suscettibilità del lettore.
Le zone grigie esistono in tutte le situazioni: è il saperle gestire con la giusta sensibilità che fa di un buon libro, un ottimo libro.
Anche se il racconto arriva a una conclusione, contiene idee talmente aperte e stimolanti che non vedo l'ora di leggere il seguito.
Una storia che affascina e preoccupa fin dall’inizio, con l’arrivo di una catastrofe annunciata. Gli Uomini così come sono ora stanno per essere cancellati e non c’è modo di evitarlo. In segreto, un gruppo di scienziati intravede una strada da seguire per salvare quello che di più prezioso c’è nell’Umanità, ossia l’Intelligenza.
Questo è il racconto di una ricerca lunga e appassionata, in corsa contro il tempo, costellata di successi e brutte sorprese, con colpi di scena che tengono il lettore avvinghiato alla narrazione. Il finale non è affatto scontato, anzi è difficile indovinare cosa si troverà dietro l’angolo. Ci si chiede come sarà possibile proseguire, perché si dovrà rischiare, quanto si dovrà accettare di ogni scelta prima di affermare che ne valeva la pena.
Salvare l’Intelligenza porterà la fine dell’Umanità? E se l’Intelligenza fosse pura, senza sentimenti né emozioni? Senza quei dettagli che sembrano così insignificanti, come una pianta di limoni, come lo scodinzolare di un cane felice, il robusto abbraccio di un robot? Costretti a un passo indietro si sarà capaci di saltare in avanti e sopravvivere?
Questo è il filo che tiene in equilibrio i personaggi e il lettore stesso, tutti coinvolti nella medesima avventura, mentre la Natura indifferente cammina coi suoi passi da gigante.