Il bombardiere

Con lo stile di un diarista che riporta i suoi dati su un quadernetto, il pilota di un bombardiere vive i suoi ultimi momenti, durante una missione interminabile, a cui è costretto da un volere superiore e da una tecnologia al suo servizio. Sotto di lui c'è un mondo distrutto. Alla fine il bombardiere verrá  inghiottito dalle polveri di quel mondo distrutto, mentre un sole indifferente illumina con i suoi raggi una scena spaventosa. Un racconto sull'apocalisse, lucido, lapidario, impressionante.

Ogni azione, ogni atto, ogni percezione di questo bombardiere sono riportati nel racconto con la minuzia di una registrazione di un diario di bordo. Il pilota Ha eseguito un ordine e sulla terra si è verificata una catastrofe dalle proporzioni incommensurabili. Forse gli effetti sono stati ancora più disastrosi di quanto avrebbero immaginato coloro che hanno deciso di procedere. Uno degli esecutori materiali è rimasto da solo in volo attorno alla terra. Ogni segnale di vita sembra svanirgli attorno e anche lui sará  risucchiato dalle dense nubi che nascondono chissá  quale orrore. Lo stile è secco, strozzato, sequenziale e rigorosamente lucido.
Si avverte il distacco descrittivo dell'allucinante racconto del narratore che si cela dietro il bombardiere il quale, considerato il suo stato di confusione, non potrebbe essere in grado di esprimersi con tanta oggettiva precisione.

Doloroso resoconto del pilota di un aereo che dalla sua posizione nell'alta atmosfera partecipa e poi vede svolgersi sotto i suoi occhi la fine del mondo. La catastrofe atomica più volte annunciata. Il ritmo è frenetico, accelerato come le sensazioni descritte dal protagonista una corsa inarrestabile verso la morte, verso la ricongiunzione a quel genere umano ormai distrutto e incenerito, grazie anche al suo contributo. Ultimo del suo equipaggio, forse ultimo sul pianeta, racconta nei particolari sensazioni, stati d'animo e psicosi chimicamente indotte.

Un racconto impressionante come un’ultima testimonianza. Siamo vicini a questo pilota, nel suo aereo, nella sua testa, tanto sono forti i suoi sentimenti e la chiarezza con cui li esprime. Colpisce la sua lucidità, il prendere atto dell’apocalisse a cui ha partecipato, l’assenza di speranza vista la sua conoscenza dei dati. Eppure i suoi occhi stanchi ammirano da un lato la spaventosa bellezza che lo circonda e dall’altro cercano una traccia di vita come la sua. La lettura coinvolge lentamente dentro alla storia fino a far cadere anche noi, rassegnati e consapevoli, verso la fine.