(racconto fantascienza, breve)
di
Vihio
Descrizione: Occhio dell'immaginazione che vedi l'impensabile.
incipit: – È così, il centro dell'universo in verità esiste. Certo, i sapienti ci dicono che, piuttosto, lo costituisce ogni suo punto, siccome esso è un piano incurvato positivamente a generare una pellicola di sfera col nulla dentro e il nulla fuori. Dunque, similmente al cerchio che non ha capo, l'universo bolla non potrebbe avere centro. E devo dare a costoro anche ragione. Tuttavia, tuttavia mie care e miei cari, l'universo il centro l'ha, in pratica non ha nient'altro. Lo so giacché l'ho visto.
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(racconto fantasy, breve)
di
Vihio
Descrizione: Nessuno vede il ragno stizzoso dai grandi poteri, appostato immobile sul muro, tranne una donna sola.
incipit: – Il ragno sta là sul muro pure adesso, signora. Comunica sempre solo con me, dice, giacché resto io l'unica a vederlo e l'unica a sentirlo. Brutta bestia, nera quanto l'inferno. Perché sì, l'inferno è nero, signora, è nero come la notte, il nero assoluto del nulla; difatti l'inferno è precisamente il nulla, è il nulla completo. Ne parlo con cognizione, essendoci stata. Mi ci ha portata in visita il ragno, malgrado fossi viva.
Descrizione: Poesia disperata e rassegnata dedicata ad una persona che non rivedrò mai più
incipit: Tu e la tua foto I tuoi capelli neri e lucenti Son vezzo di corvo bruno Che su di te poggiò Le più splendenti piume. Nei tuoi occhi blu, Nuvole alte dell'Eden Risiedono sfumate d'argento.