Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 13/02/2011
Quale scelta: CONTINUARE A VIVERE UNA VITA DISSOLUTA E SENZA AMORE O OCCUPARSI DEL SUO VECCHIO E MALANDATO PAPá ? Alla fine non capisco cosa spinge GIORGIA — dopo breve
o interminabile riflessione secondo i punti di vista — a raggiungere suo padre ormai distante e mescolato tra la folla: il ricatto del padre di coinvolgerla come complice nel omicidio di suo marito o l'amore figliare? Ho capito fin dal suo apparire sulla scena che si trattava del padreÂ… Come hanno potuto pensare gli avventori del bar (cameriere in particolare) che fosse uno spasimante della dotata giovaneÂ… haimè senza speranza? Da qui si capisce il doppio senso del titolo. Il racconto scorrevole nella lettura mostra un paio di errori di battitura.
risposta dell'autore, data 00:00:00, 13/02/2011
L'ambiguitá del titolo è voluta, come è voluta la scena finale per nulla definibile e univoca. I testi "aperti" sono proprio questi: quelli che lanciano doppi sensi o altre possibili interpretazioni, affinchè il lettore si senta coinvolto nella lettura e sia stimolato a pensare e a immaginarne il possibile senso. Grazie dell'attenzione e della segnalazione degli errori. Per quanto legga e rilegga, c'è sempre qualcosa che mi sfugge.
recensore:
Giuseppe Novellino
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 13/02/2011
Il racconto, pieno di tensione e sapientemente orchestrato su un caleidoscopio di atteggiamenti e risvolti psicologici, si snoda quasi in tempo reale su un incontro e una conversazione al bar. Un uomo male in arnese ha convocato Giorgia, una splendida ragazza, e la costringe con una specie di ricatto a lasciare il suo mestiere di escort per dedicarsi a lui. Chi è l'uomo? Il lettore se lo chiede fin dall'inizio dell'incontro; poi ha la rivelazione: è il padre ammalato di Giorgia che è venuto a riprendersela. Un colpo di scena dopo una lunga sequenza sul filo dell'ambiguitá . La ragazza si trova a dover scegliere tra una vita accanto al padre malandato, oppure il denaro e il successo dovuti alla sua attivitá di prostituta di lusso. Bella la caratterizzazione dei personaggi. La ragazza, descritta magistralmente all'inizio, possiede una potenza erotica notevole:il lettore riesce a raffigurarsela molto bene grazie alle pennellate incisive della descrizione.
Ancora un racconto pieno di suspense e di rilievo umano, come altri che Angela ci ha fatto leggere.
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 15/02/2011
tra Giorgia e il padre non si capisce molto bene chi è peggio: lui che è pronto a ricattarla pur di riaverla, ma solo per essere assistito e non per amore filiale. Lei da parte sua fa un tipo di vita a cui non intende rinunciare, ma è posta di fronte a una scelta, cosa fará ? Possiamo solo azzardare delle ipotesi. Le descrizioni sono molto ben fatte, anche il dialogo è credibile, quello che disturba molto sono gli innumerevoli refusi, a iniziare dai punti di sospensione che quasi mai sono tre come dovrebbe essere, a volte due, altre quattro e anche di più. Parole non staccate dalla virgola che precede o spazio tra la parola e la virgola seguente, in un caso anche due virgole di seguito. Ti segnalo inoltre un "le sue mani era affusolate", "un ora" senza apostrofo, "la palese ironia [...] avevano", "scatto" senza accento, "la sua ennesima furia", "non n'era ancora andata prima" insomma sono un po' tanti perchè non li si possa notare, una bella editata generale e verrá fuori sicuramente un bel racconto
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 17/02/2011
Onestamente la descrizione della ragazza non mi ha convinta moltissimo, l'ho trovata un tantino esagerata nel suo voler farci capire la sensualitá della giovane, mi è sembrato un po' troppo.
È un'impressione che ho avuto anche più avanti nel testo, quella che l'autrice voglia sottolineare ogni cosa più volte, forse pensando che i lettori siano un po' lenti di comprendonio. Comunque l'idea del racconto mi è piaciuta, anche se legalmente le minacce del padre non potrebbero portare altro che, al massimo, un interrogatorio della polizia (ci vuole ben altro per una complicitá in omicidio, anche in quanto contributo "morale" ). L'essenza del racconto, la sua "ambiguitá ", credo che arrivi molto bene al lettore.
Peccato per tutti quegli errori di battitura!
risposta dell'autore, data 00:00:00, 18/02/2011
Un testo letterario si distingue non solo per la ben fatta narrazione di una vicenda, ma anche per la denotazione e la connotazione dei personaggi. Certa insistenza nel descrivere l'aspetto, l'atteggiamento e il comportamento di un determinato personaggio non viene effettuata per "convincere" un lettore (più o meno lento di comprendonio) sulla sua credibilitá (altrimenti come potrebbero essere "credibili" certe creature di racconti horror o di fantascienza?), quanto per rendere più marcata "la sovrastruttura caratteriale" che quel personaggio si è costruita addosso a seguito di particolari accadimenti pregressi. Sono scelte stilistiche legate al modo specifico di concepire un testo letterario e di realizzare il "proprio" progetto di scrittura legato a un'idea di partenza. Il lettore può gradire o meno: tutto dipende dal suo bagaglio di letture precedenti, dal suo gusto e dal tipo di approccio che "desidererebbe" avere con i testi narrativi. Grazie per la segnalazione degli errori, provvederò,(se ci riesco), a rimuoverli.
recensore:
Cosimo Vitiello(socio onorario, collaboratore)
socio premium 2025 (15 dal 2011)
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 07/03/2011
Bel racconto, caratterizzato da descrizioni curate e ben descritte. Tutto appare preciso e chiaro, mentre si legge, fin dall'inizio. Il risvolto finale della storia chiarisce tutto, ma fino a lì la narrazione lascia intendere molte cose che si riveleranno tutte sbagliate. Questa costruzione riesce bene ma per quanto impeccabile sia il racconto non ho potuto far a meno di notare numerosi refusi che sono imputabili credo solo alla fretta. Una rilettura e un passaggio con EdOra penso possa rimediare alla carneficina.
recensore:
Ida Dainese(socio onorario, collaboratore)
donatore 2019 (2 dal 2015)
Recensione o commento # 6, data 00:00:00, 14/08/2017
Un bella storia che corre sempre in bilico tra quello che appare e quello che è. Le descrizioni dei personaggi li mettono a confronto sia fisicamente che caratterialmente. La ragazza bellissima e giovane con un brutto passato e un altrettanto brutto presente, il vecchio malato ma con uno scopo chiaro in mente. Lei che esplode davanti agli ostacoli, lui che rimane fermo e deciso. Il cameriere crede a un incontro amoroso che non avrà fortuna, lei pensa a un ricatto che voglia tenerla prigioniera, lui cerca di salvare una figlia anche a costo di ricattarla.
Il mondo è fatto così, come quel bar e quella strada: si crede di capire quel che si vede ma ci si sbaglia, si crede di essere padroni della propria vita ma si è sempre costretti a sceglierne ogni istante, si crede di avere ancora tempo ma si arriva sempre tardi.