The Academy of Despair

Ho avuto già modo di leggere alcuni tuoi racconti qui. Questo, in particolare, si appresta a partecipare a un concorso e i miei complimenti, soprattutto in relazione alla tua giovane età, sono imprescindibili oltre che meritati.
Ho letto il tuo racconto lungo (o romanzo breve) e devo dire che si nota subito il tuo stile che costringe il lettore a trovarsi all'interno di avvenimenti all'improvviso senza un minimo di conoscenza dei fatti. Vero che è il tuo modus narrandi ma certe volte, specialmente quando il lavoro è lungo molte pagine, non sarebbe male, secondo me, fornire al lettore alcune primissime informazioni, tramite una prefazione e usando le famose cinque "W" della regola anglosassone del giornalismo ( Who? [«Chi?»] What? [«Che cosa?»]When? [«Quando?]» Where? [«Dove?»] Why? [«Perché?]).
In questo modo eviteresti di confondere il lettore a seguire una trama che, invece, preferisci esporre più avanti.
Per il resto, mi appare scritto tutto molto bene anche se, personalmente i racconti usando la coniugazione al presente, non mi fanno impazzire (ma questa, intendiamoci, è solo una preferenza del tutto soggettiva).
Non mi dilungo oltre sulla trama per non fare outing ad altri lettori. Un'ultima osservazione: nelle primissime righe il nome "Duncan" è citato un po' troppo spesso e molto ravvicinato; questo potrebbe indispettire (o non piacere)a coloro che lo valuteranno in sede di concorso; il mio consiglio è di eliminare qualche....Duncan di troppo.
A rileggerti in altri racconti, in attesa di sapere come è andato il concorso.