Recensione o commento # 1, data 08:28:41, 03/09/2022
Due brevi poesie dal sapore malinconico, due lavori ben riusciti. Leggendole sotto un unico titolo ho pensato che potrebbero essere anche versi facenti parte di un'unica poesia.
Recensione o commento # 2, data 10:17:31, 03/09/2022
Entrambe le liriche rimandano chiaramente, attraverso le immagini, i sentimenti che evoca l'estate, quando sta per finire. Bella. Per me, è come se fosse una sola.
Grazie Fra, quella sensazione di malinconia e a volte nostalgia che si prova a fine agosto (che ho chiamato malinconia d'agosto) è proprio ciò che volevo trasmettere. Le due poesie hanno lo stesso scopo e lo stesso sentimento di base, perciò sono molto affini e le ho raggruppate sotto lo stesso titolo. Sono simili, ma le considero comunque come due lavori distinti. Grazie per il commento, ti saluto!
Recensione o commento # 3, data 13:29:00, 03/09/2022
Ho apprezzato molto la prima, il suo voler fermare mentalmente il tempo sull'ultima sera d'estate. È ambigua l'estate, per molti, me compreso, risulta particolarmente soffocante, forse a causa delle tante stagioni spese a lavorare mal pagato sotto il sole (su altri risvolti del suddetto lavoro di certo invece non mi posso lamentare), troppa gente (sono e abito a Rimini) e la canicola spesso veramente insopportabile, solo per citarne qualcuna, ma alla fine quando finisce si avverte ben di più che in altre stagioni il suo passaggio, non tanto ambientalmente, ma socialmente, la gente tende ad essere molto più "grigia" già da inizio settembre mese che tra le altre cose adoro. Il tuo testo quindi rende metaforicamente e soprattutto emozionalmente, assai bene, questo strano contrastato sentimento sociale, da molti condiviso. Bravo.
Grazie per il passaggio e per la bella riflessione, Gabriele. Io ho sempre visto l'estate come la stagione dell'esperienza, del contatto diretto con le cose e con la realtà. Quando finisce sentiamo fortemente il suo passaggio perché è concreta, quantificabile, tangibile. Le altre stagioni però sono fondamentali quanto essa perché è come se immagazzinassimo e facessimo nostre le esperienze fatte, sono le stagioni della riflessione e dell'astrattismo. Si processano quei densi 3 mesi, arrivando a un'altra estate con consapevolezze in più. Questo penso sia solo uno dei punti che differenzia l'estate dalle altre stagioni, ma è per questo che alla sua fine sentiamo malinconia e nostalgia. Sentiamo il passaggio fra la stagione dei sensi e quella della riflessione. Grazie per il commento, una buona giornata!
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Descrizione: La Fata è sostanzialmente costituita da Energia, e viene concepita asessuata sul piano astrale. È poi un evento naturale, solitamente, a far sì che la Fata nasca anche sul piano Eterico, ossia nel mondo umano.
incipit: Quel che so di come son nata me lo han raccontato i miei amici cervi che furono presenti al'evento che mi generò. Era una notte buia e fredda di fine autunno, era stato un anno eccezionalmente prospero, e tutte le famiglie della Foresta di Llandindod ebbero cucciolate numerose e sane. Un' inaspettato anticipo del gelido inverno sorprese tutti gli abitanti della foresta con un'abbondante nevicata…
incipit: Hirz ad-Grutufinis sperava tanto di ritornare sul suo mondo in tempo per il saad-ad-suud, ormai mancavano pochi mesi e si augurava di non superare il periodo di scadenza del perno temporale.
Descrizione: Un classico esempio di "What if": un uomo, un'auto un tunnel. Niente di spiccatamente originale, ma riflette molto bene il mio attuale stato d'animo. Buona lettura!
Descrizione: Racconto di un sogno di un'apocalisse annunciata in mondovisione. Angoscia e panico tra i popoli, ma…
incipit: Sogno di una preannunciata prossima apocalisse a reti unificate e in mondovisione, di una psicosi di massa e del chi si salvi chi può. Nel caos dei popoli i governi dei paesi sviluppati offrono un'effimera speranza di salvezza volando nei cieli. Nessuno sa o dice come si manifesterà il cataclisma. C'è chi parte su aerei, che sono fortezze volanti, sperando o non volendosi arrendere, chi rimane a casa rinchiuso per scelta o per rassegnazione, aspettando che il destino si compia.
Descrizione: La fine è prossima, e sarà per "follia collettiva". Dal Libro di Poesie "DEDICATE E DEDICATEMI", a cura di GILBERT PARASCHIVA. www.GilbertParaschiva.com.
incipit: … la gente non è più col cervello a posto!
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(Sam L. Basie)
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