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Un percorso psicologico interessante, intreccia elementi biografici, ricordi affettivi, radiografie emozionali... Mi piace soprattutto l'incipit con la summa dei gusti letterari del protagonista, che assume maggior rilievo nel momento in cui si scopre che la location è l'ospedale. Sono stata attirata dal tuo nick (presumo che lo sia!), che svela a sua volta un interessa letterario che condivido appieno e...aspetta primavera!
Grazie Gabriella per la tua bella recensione. Mi dicono che primavera sia già arrivata, ma L'Arturo Bandini che mi porto dentro non s'è ne accorto perché la stava aspettando dal lato sbagliato.
Mi hanno colpito questi ascensori che trasportano emozioni a velocità diverse. A volte arrivano in un lampo e scaricano una folla, a volte sono lenti e pesanti, a volte improvvisi e invitanti. Come spiegare a se stessi i sentimenti potenti che nascono di fronte a stimoli come una morte che respira vicina, dietro le spalle? Come spiegare reazioni sorprendenti (bambino) e gesti istintuali (madre) in quel momento? E se ci facciamo mancare il momento del confronto, dello spiegare, del chiedere perdono allora l’ascensore del rimpianto comincia la sua salita e si piazza lì, nell’adulto, con le porte spalancate, continuando a scaricare, senza mai scendere, bloccato, tra l’andirivieni degli altri.
Il racconto mi è piaciuto moltissimo. Bella l'idea delle emozioni trasportate dagli ascensori che rende "visibile e toccabile con mano" il turbinio di sensazioni scatenate nel ragazzo dalle rivelazioni della madre. Lo schiaffo della madre rappresenta (a mio avviso) la difficoltà che un po' tutti abbiamo a "leggere" il vero significato che si cela dietro certi comportamenti. Ciascuno di noi interpreta e giudica ciò che vede e sente in base alle proprie esperienze e convinzioni.
Bel racconto pervaso di ottimismo, come bella l’idea dei due ascensori. Peccato quei “fargli” e “dirgli” al posto di “farle” e “dirle”, riferiti alla madre Comunque... Bravo Arturo!
Ho solo corretto un paio di errori e mi sono visto il testo ripubblicato… è così che funziona il sito oppure ho commesso un errore di procedura? Qualcuno più sveglio di me mi aiuti a capire, grazie.
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