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"Storia di un elastico per capelli (elastico marrone per capelli della Signorina C) - MercuryFly".
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un'ode a un elastico per capelli ancora non mi era capitato di leggerla, certamente l'argomento è originale. A mio avviso sarebbe stata più fluida e scorrevole con qualche ripetizione in meno anche se suppongo siano volute per dare più enfasi al racconto, ma a me ha stancato un pò per quanto sia ben scritto. Ti segnalo un "gli" rivolto al femminile e un refuso che non ho segnato ma è in quei paraggi, scusami benvenuto tra noi
Perdere un empc è cosa del tutto normale, mi pare. Ed annusarlo per ricordare l'odore dei capelli della proprietaria dell'empc è anche questa una cosa normale . Forse è anche del tutto normale scrivere una storia che ricordi l'empl e l'odore dei capelli della proprietaria dell'empl. Ma, amici miei, è normale che io mi sia appassionato a leggere siffatta storia e che la stia recensendo dicendo bravo al suo autore? Ebbene si. Io credo che sia cosa del tutto normale!
Chapeau! Un racconto meraviglioso. L'apoteosi del feticcio. Nell'empc la Signorina C. Desiderata, respirata e non posseduta. La prosa è originale e scanzonata ma il sentimento di nostalgia e di desiderio c'è tutto e per giunta intatto. Un grande plauso a MercuryFly, scrittore di emozioni capaci di arrivare al lettore
Sfruttare un oggetto banale per impiantare una storia è inusuale, ma l'esperimento, se di esperimento si tratta, credo sia riuscito. Questo riguarda solo la storia però.
Ci sono molte ripetizione, tanto che a tagliarle un quarto dello scritto andrebbe via. Se sono volute allora è proprio un esperimento. Nell'esposizione si nota chiaramente l'ingenuità delle prime armi, d'altronde questa è una strada tortuosa che tutti hanno percorso. Si nota però uno sforzo nella scrittura che presagisce che l'autore non si fermerà certo qui. Continua a scrivere.
Sembra un racconto scritto per gioco, per celia o per passar tempo a rovistare tra i ricordi e gli oggeti del passato. Eppure dietro le parole leggere si nota una vena di rimpianto e di malinconia che non pare amore (non è mai scritta questa parola) ma forse di amore si trattava, se ancora l'uomo sente il bisogno di odorare l'elastico e sentire il profumo dei capelli di quella signorina C che non ha mai dimenticato. Avrebbe potuto gettarlo via quell'elastico;in fondo è un oggetto insignificante, e se una storia finisce, si butta via tutto per dimenticare. Ma l'uomo non vuole affatto dimenticare. Però prende le distanze da questa donna e la chiama "signorina", questo appellativo sa di misterioso come il motivo per cui non aveva voluto avere rapporti completi con lei. E' una storia originale, scritta con un periodo paratattico formato da molte frasi brevi e spezzate. Eppure risulta gradevole alla lettura e quell'aria di mistero per quelle cose non dette gli conferisce unnonsochè di particolare.
Il raccontino è divertente...anzi, sembra un divertimento un po' fine a se stesso, senza pretese. Tuttavia è delizioso soprattutto per lo stile. Il discorso fluisce come spontaneamente, seguendo un flusso di coscienza che riesce bene a caratterizzare l'amore incompiuto del narratore con la signorina C. L'oggetto, poi, rasenta il feticcio...e comunque diventa il vero protagonista della storia.
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