La signorina magica

penso che lei debba tacere perchè magari quando ci si conosce così ...le parole non sono più importanti...
wow se io fossi quella donna...non me lo farei ripetere due volte.
Bravo Max!

ahahahah MAX sei straordinario!! SMACKK!!!;-D Lo scherzetto della pagina bianca, mi ha completamente tratta in inganno,ma poi...che meravigliosa composizione!!

Max, all'inizio mi è apparsa una pagina bianca e ho pensato fosse uno scherzo!
Poi sono andato alla seconda e la poesia era lì.

Sono d'accordo. Quando c'è trasporto emotivo, quando la persona che abbiamo di fronte ci capisce e lo percepiamo, a volte il silenzio è più importante delle parole... anche se deve rimanere il dialogo ovviamente.

Ma falla parlare, povera creatura! Falla parlare finché ne ha voglia, travolta dall'allegria, dall'entusiasmo, dalla passione. Se poi andrá  benissimo, ci sará  una vita intera in cui ti fará  degli educati sorrisi e scoraggiata quello che pensa davvero lo terrá  per sé. Tu, soddisfatto dietro il tuo giornale, "sentirai" felice i suoi sorrisi da Monna Lisa. Sempre lì, che certo ti vuole bene: persa!

però! quel "Prendimi! E taci!" è giá  di per sè poesia. e che passione! nel percorso ti sei un po' mimetizzato, o almeno ci hai provato, ma l'emozione arriva tutta. sì: Prendimi e taci. così dovrebbe essere. betta

Prendimi e taci! beh: frase ambigua anche se spontanea. "Ognuno la interpreti come vuole" sembra dire l'autore ed infatti noto dalle recensioni modi molto diversi d'intenderla e gustarla.
p.s. Se poi áƒÂ¨ veramente riuscito a farla “tacere”, dovremo candidare Max per un premio speciale.

"Fiat lux!" o "Fiat femina!". In questo testo scopro la sorpresa di un Adamo che vede dinanzi una creatura "magica", simile ad un box ricco di mille congegni meravigliosi. È soggiogato da questa novitá  tanto da voler essere l'unico oggetto del desiderio, ribaltando il ruolo del conquistatore per divenire il consapevole strumento del piacere di lei. E le parole sono superflui preamboli di un rapporto d'amore istintivo e predatorio. L'archetipo è semplice e il contenuto può apparire tipicamente infantile nell'uso di alcune onomatopee, ma è presente un fine che libera la coscienza di essere uomo e sempre uomo.

Pure se mostrata nella visione sognante dell'autore, è altamente accattivante, questa immagine della signorina magica, dotata di virtù coinvolgenti, giacché, l'uomo che la considera, quando accanto a lei si trova, assume un'aria da fanciullo incantato e lei, che gli è vicina, riscopre l'ingenuità di quando era piccola, nei sentimenti anacronistici, in grado di raccogliere il palpito del ricevente. Cambia la vita e la visione della femminea figura, in funzione di un anelito, assaporato al primo incontro. Non so se è arrivato il messaggio, ma, la donna descritta, ha suscitato molto interesse, carpendo appieno i bisogni del suo osservatore. Un'occasione, colta al volo e assai apprezzata, dal poeta. Poco da aggiungere al testo, che si spiega da solo. Sinceramente, gioisco per l'autore. Un cordiale saluto, Massimo.

Molto bella! Complimenti La signorina magica , impertinente .. tempo che sfugge dopo uno sguardo ipnotizzato .. Non parole ma vita ..!☺