La sera delle certezze

Posso solo accompagnarti
e dividere con te
le mie incertezze
aggiungendole alla tue;
forse è già qualcosa
finire in compagnia.

Grazie per il componimento Mauro, alla fine comunque, sei tu che decidi cosa è meglio o per te giusto comprendere di quello che ho scritto, seppur io lo ritengo già come un dato di fatto realmente oggettivo, non deve togliere per forza anche una tua soggettività, essa può anche non essere disvelata, non subito almeno, il che non toglie il continuare nel frattempo, a comprendere al meglio te stesso, tempo al tempo Mauro, ho avuto più di dieci anni di dubbi, dieci anni in cui capivo che qualcosa non tornava nel ragionamento applicabile su ogni diverso, ma al fine del tutto assimilabile, sentire dell'uomo, poi ho cominciato a dibattere con Giancarlo, a provare a cambiare punto di vista, non ad adottare il suo, anche se ho sempre cercato al meglio di comprenderlo, ma provare piuttosto come ti dicevo, a riflettere diversamente sul mio, ponendole verso di me le domande, invece che porle al di fuori di ciò che sono, questo è il passaggio cruciale che fa, e porta a cascata, sulla reale comprensione della realtà, prima soggettiva, e poi oggettiva.

Sappiamo che tutti che prima o poi tutto finisce, se credi in dio hai la speranza che ti sorregge, se non ci credi sai che tutto finisce, senza soffrire ulteriormente, nell'oblio. Dunque non farti problemi e vivi sereno.