Sotto il letto

Ciao! Ho letto il tuo racconto e non oso più guardare sotto al letto. Lo so, non è una novità pensare a un mostro là sotto ma il tuo è proprio autentico e terribile.
Paura fa paura, però devi fare qualche revisione. Le battute dei dialoghi hanno sempre l'iniziale maiuscola, attento alle troppe ripetizioni (il nome del bambino), quando parli al passato si dice "un anno prima" non "un anno fa", ecc.
Mi piace come hai descritto l'avanzare del mostro e dei suoi tentacoli, causando brividi ma lasciando nel dubbio se la cosa fosse un sogno o la realtà. Quando il lettore capisce che sta succedendo davvero, bam! La paura raddoppia.
Mi permetti di dire ancora una cosa? Non lasciare quella frase nel finale, perché rovina l'effetto che crei con la narrazione adrenalinica di prima. I tuoi protagonisti hanno appena perso (e in qual modo!) marito e padre. Non possono "dormire". Non so cosa suggerirti, sono ancora spaventata!

Un breve racconto, del genere horror, che mi ha fatto veramente rizzare i capelli, dalla paura. Mi sono tornati alla mente i ricordi di quando si era fanciulli, e, spesso, si gareggiava a far spaventare i propri coetanei, inventandosi storie di presunti mostri, nascosti sotto al letto. La verità è che, una volta tornati a casa, si aveva paura, noi stessi, di entrare in camera, per evitare di fare qualche brutto e spiacevole incontro. Una bella lettura, non proprio tranquilla, ma, sicuramente gradita e apprezzata. Cordialmente, saluto.