(racconto narrativa, breve)
di
Mato
incipit: Autore: Mauro Tolu Titolo: Il fischio e lo scoppio. Suonano le sirene. È un suono nuovo al quale non siamo abituati ma sappiamo già che cosa fare. Dobbiamo scappare verso i rifugi che sono stati preparati per accogliere la popolazione. Una delle prime volte era un sabato e mamma era andata molto presto al mercato dei pesci nel Largo Carlo Felice. Era una mattina fredda di febbraio, zierru forti. Mia madre a mezzogiorno non era ancora tornata
da far la spesa. Noi siamo dovuti scappare al rifugio.
incipit: opera di Nuriel Roberta Volpi
Amate…
Descrizione: Che cosa ci permette di distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è? Sarebbe peggio pensare di aver perso questa capacità o scoprire che non esiste una realtà oggettiva, valida per tutti?
incipit: Il rasoio Ockham Quando viene l'ora di coricarmi sono assalito da una terribile inquietudine, che diviene puro terrore una volta spenta la luce. Per questo tengo una piccola luce guida accesa, di quelle che si usano per aiutare i bambini a superare la paura del buio, anche se con me non è mai servita a un granché. Spesso non riesco a dormire nemmeno con l'ausilio dei farmaci, perché comunque so.
(racconto fantascienza, breve)
di
Vihio
Descrizione: –Non si può che fuggire e io fuggo.–
incipit: Mi insegue da un tempo persino lungo. Il cespuglio nascondeva una grotta e io ho scelto di nascondermi in essa. I fruscii sono vicini. I muscoli bruciano ma io corro e corro. Verso la nera grotta io corro. Nella grotta mi getterò. E la sua volta è buia, scuro il fondo. Non offrirà comunque protezione dal mio destino.
incipit: Un futuro non molto lontano. Lo Stato, onnipresente, che vede e sa tutto. La paura e l'isteria che schizzano a livelli sempre più alti. Allarmi terrorismo. Minacce nucleari. La tecnologia e i social network che diventano indispensabili strumenti di controllo, e la necessità di punire chi sfugge a questo controllo. In questo contesto si profila la vicenda di un comune cittadino: vittima dell'assurdo, protagonista di una storia grottesca, ma anche spaventosa…
tag dell'autore: #assurdo(28)
#dispotico #social network
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#detective(14)
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#criminale(9)
#terrore(46)
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(racconto fantascienza, breve)
di
Vihio
Descrizione: Nel buio una mente feroce.
incipit: Dajoji corre nel buio, nera come il buio; sul guscio degli uomini pallidi si cela tra le ombre e colpisce. Gli uomini pallidi vennero con il loro gran guscio di metallo, solcando le onde dell'immenso mare abisso. Gli uomini pallidi accostarono il gran guscio di metallo alla carcassa su cui stava Dajoji.
(racconto narrativa, breve)
di
Athosg
Descrizione: La paura verso un piccolo cane, retaggio dei ricordi dell'adolescenza.
incipit: IL CANE KAMIKAZE Giobbe abitava in un palazzo di sei piani. Tutta gente tranquilla che lavorava come cantava Celentano. La vita nei paesi era scandita dai ritmi lavorativi. Chi passava per il centro del paese alla una del pomeriggio trovava la piazza quasi vuota, tutti erano in casa a mangiare. Così era la Brianza, una delle regioni più ricche d’Europa. Nonostante la crisi il benessere ancora abitava da queste parti, non più rigoglioso e felice come un.
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Descrizione: L'urlo di MUnch, riprodotta con colori a tempera, pastelli e matita, è stata l'impresa più ardua da riprodurre (è molto imperfetta) ma il gioco di colori e di deformazioni del paesaggio scaturiti dall'urlo immortalano ancora l'urlo come un'istantanea.
incipit: Quando l'unica cosa che vorresti e riesci a esprimere nell'istante in cui ti mancano le parole o magari te ne hanno privato è l'urlo, tutto intorno si deforma e si adatta ad esso esternando e rendendo visivo ciò che quell'urlo, che pare simile a tanti altri, comunica.
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incipit: Era strano trovarsi seduti ad osservare dalla finestra la città che lentamente si risvegliava. In casa mia tutte le luci erano spente e c'ero solamente io, annoiato e stanco. Non avevo mai passato il giorno di Natale da solo.
Descrizione: Un'ombra avanza lentamente divorando tutto ciò che incontra. Quando si avvicina, la paura ti assale, rimani paralizzato, ormai è la fine. La morte è qui per prenderti.
incipit: In questa stanza un'ombra avanza, la vita sparisce dentro lei. La morte è qui per prenderti.
Descrizione: Una semplice dispensa con le scorte per l'inverno vista in un ottica diversa.
incipit: Non buttare via la tua anima! È lei che ti protegge e, a differenza di tutte le persone al mondo, non ti giudica ma ti porta sulla retta via. Sta a te seguire i suoi consigli.
Descrizione: Capire che le tragedie non succedono solo agli altri, che basta un minuto di follia per commettere qualcosa di irreparabile.
incipit: "Vieni e ammazzami pure! Ho detto che voglio vederti, stronzo! Mettitela nel culo la tua pausa di ri…
Descrizione: Un episodio realmente accaduto, presumibilmente nel dicembre del 2017, che qualche mese fa ho deciso di racchiudere in questo breve racconto. Un incontro "ai confini della realtà", per chi ci crede.
incipit: Non ricordo che giorno fosse, ma erano da poco passate le 12.30, ero appena uscita dall'ufficio e stavo…
Descrizione: Quando una madre prega per la guarigione della propria figlia, una misteriosa forza interviene lasciando dubbi sulle vere intenzioni…
incipit: Ascensione di Cesare Massaini Una falce di luna si stagliava nel cielo, rischiarando i filoni carichi di grano che si flettevano sotto il vento. Poco oltre, la fattoria dei Del Re sorgeva al centro di una radura di erba rasata. Una cane sedeva sul porticato. Ringhiava, fissando il cielo. Da una delle finestre del piano superiore, una sagoma femminile osservava all'esterno. All'interno della stanza, Elena Del Re teneva gli occhi incollati oltre la finestra.
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Descrizione: Per la giornata mondiale della poesia e per le giornate tremende del coronavirus.
incipit: Un’ idea di poesia, oggi poesia… parole antiche come la vita intrecciate per nuovi significati che s’insinuano sottili aguzze come lame secche come spari… parole d’illusioni e d’amore che.
tag dell'autore: #giornata mondiale poesia
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Descrizione: Essere travolti dalla propria anima, assumere un volto che la ritrae, essere obbligati ad abbandonare la maschera che si indossa nella quotidianità
incipit: Di lavoro da fare ce n'era ancora parecchio, ma a poco a poco quella nuova casa cominciava ad assomi…
Descrizione: . Lo spettro poeta dell'epica orrifica s'è impossessato della mia carne.
incipit: "Qual fu il peccato di Sodoma e Gomorra?", si chiese il poeta seduto sopra la lapide. Prende la penna d'oca mentre pensa a queste parole, non facendo caso al corsetto in pelle che gli stringeva lo stomaco. Il poeta era dell'idea che la fame fosse come un tappo che bloccasse la fantasia, e il digiuno una spinta per creare. Attorcigliando il ventre fa dell'appetito la sua fonte di saggezza e castiga la sua carne in modo da chiedere scusa al lettore per l'ouverture d'inchiostro, regalo del calamaio,
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Descrizione: Una sagoma scura, sotto la pioggia battente, attraversa il giardino. Ma chi può essere? Cosa vuole nel pieno della notte? Ingrid è terrorizzata.
incipit: Pioveva a dirotto e si era fatta già una certa ora perciò Ingrid pensò che aveva letto abbastanza ed…
Descrizione: La palude è sempre stata una grande fonte di ispirazione per le opere Horror. Basti pensare ai luoghi incontaminati che si allacciano al tema della solitudine, dei mostri e dell'ignoto. La storia si svolge in Italia, nelle Paludi di Ostiglia.
incipit: Sono paesaggi che mutano e corrono nelle grandi zone dove sorgono licheni, gorgheggiano raganelle e tritoni, e si affaccia sulla finestra della terra lombarda simil-catrame formato da torba e sfagno. Qui, il terreno è ricco di minerali. Non sono le Padule di Bolgheri, o il sistema di Okefenokee dell'altro lato del globo terracqueo, ma le paludi di Ostiglia, prossime in un futuro incerto ad essere battezzate come riserva naturale. Ed è di secoli addietro il tempo qui narrato, evidenziato dalla ma…
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Descrizione: Un cold case degli anni trenta a Mosca.
incipit: Curiosando tra i file dell'archivio segreto dell'FSB (ФСБ- Servizio di Sicurezza Federale) mi sono imbattuto in un fatto che ebbe una certa risonanza ma la cui conclusione non fu portata alla conoscenza del pubblico, la vera storia di Antonin Ivanovich Sherbakov. Tutto iniziò il 15 giugno 1936, quando l'amo del pescatore Artiom Ghennadevič Soloviov (Артём Геннадьевич Соловьёв) in una ansa della Moscova, nei pressi di Novoe Milkovo (Новое Мильково) rimase impigliato in un voluminoso oggetto.
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Descrizione: Ho voluto scrivere questa poesia molto lunga, perché piena di particolari sulle atrocità di Auschwitz in modo che rimanesse come un tatuaggio indelebile contro gli orrori dei nazisti e dei fascisti.
incipit: Ad Auschwitz sotto la neve, il fumo acre di carne innocente bruciata nei forni saliva lento, portando ceneri e atrocità nel vento…
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#persone(344)
#terrore(46)
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(racconto narrativa, breve)
di
Kork75
Descrizione: I suoi compagni gli batterono il cinque, mentre la responsabilità gli offuscò la vista e i rimanenti quattro sensi.
incipit: A Ettore l'ansia gli rubava l'aria, procurandogli un forte senso di terrore, fin da bambino aveva imparato a riconoscerla l'ansia, a conviverci e a combatterla; se non era per i suoi vent'anni e la vita d'atleta, più di una volta aveva pensato seriamente che quelli fossero i sintomi dell'infarto: difficoltà di respirazione, sudore, tremore, vertigini. Il medico sociale gli aveva detto che soffriva di sindrome "del cuore irritabile", in parole ancora più semplici il suo era panico; quel tipo di p…
Descrizione: Trenta giorni di storie per Inktober 1 Crystal.
incipit: E d'uopo mi svegliai così in fretta che non ebbi il tempo di far crescere in me il sentimento di tacita meraviglia per le immagini e i suoni che venivano impressi sul mio volto; tanto ero estasiato e terrorizzato dalla figura su nel ciel che di rimando mi si allargarono le pupille, il fegato si strinse e venni colto da un'improvvisa carica di sudore. Il sentimento più accorto che riuscii a percepire fu Terrore.
Descrizione: Da ragazzini ognuno di noi ha scommesso con gli amici chi sarebbe salito sull'albero più alto. O chi entrava nel buio di una casa disabitata. Una sorta di prova di coraggio. L'unica differenza dal racconto è che noi siamo qui per leggerlo…
incipit: Da quando la miniera era stata chiusa Frank era l'unico rimasto a sorvegliare l'ingresso e tenere alla larga chiunque. Erano passate già due settimane e ancora non si era vista l'ombra di un pivello in uniforme a riaprire la vecchia miniera di carbone. Ciò dava la speranza di pensare che finalmente l'avrebbero chiusa per sempre.
incipit: Dal diario dei 18 anni … ma in verità, il mio IO nel profondo, si ribella e la mia mente si arrovella:…
Descrizione: La tragedia degli Ebrei.
incipit: ……………………………………………… Il giorno della Memoria Treni piombati ammassate dolenti il terrore negli occhi misere figure nudità offerte a biechi sorrisi povere mani in cerca invano del velo del pudore vince dell'aguzzino la violenta frusta figure dolenti nudità che più vedranno il sole la gioia ridente di un sorriso povere anime belle da gas mortali spente acre fumo di bruciate membra ossa a fare di …………………………………………………………………………………………
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#tragedia(23)
Descrizione: "Tutto è determinato da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Vale per l'insetto come per gli astri. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile."…
incipit: Il destino è un quadro che ognun si dipinge, ciascuno è un po' ladro, ciascuno un po' finge.
Descrizione: Sogni e incubi… poi il risveglio.
incipit: Sogni Veleggiava così credevo la barca mia verso l'isola dei sogni quelli belli solo della felicità mare tranquillo dell'onde quel cullare nell'immensità del mare già fantasticavo laggiù non più sogni neri da neri incubi percorsi solo all'animo dolcezze cieli azzurri solo il vagar mio lì tra fioriti campi rallegrato dal canto di variopinti uccelli Titiro novello dal suon di una zampogna lieto e l'ombra di un grande ed alto faggio solo sogni sognare di tranquillità e di pace ma ecco una.
tag dell'autore: #barca(29)
#immensita(17)
#isola(22)
#mare(191)
#sogni(161)
#titiro #tristezza(111)
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Descrizione: Riflessione di dove vanno a finire i nostri sogni.
incipit: Dove vanno a finire svaniti i sogni nostri Mi sono spesso nel tempo domandato dove finiscano i nostri sogni sia che svaniscano lievi al risveglio nostro tra un sorriso sia che l'incubo notturno li tronchi noi presi dal terrore nero così mi piace al riguardo sognare ad occhi aperti sui primi fantasticare sui secondi invece meditare in ciel vedo salire quelli eun angelo li raccoglie man mano in un libro colorato e rilegato gli altri un demone in fila li mette legati t incerto tra il gioire od es.
tag dell'autore: #aperti #libro(43)
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#sorriso(36)
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#demone(21)
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#terrore(46)
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#terrena(7)
#visione(43)
#lettura(28)
#riflessione(100)
Descrizione: Ricordi di un passato immaginario.
incipit: Come dimenticare le serate di inverno.
Descrizione: Paure. fobie umane.
incipit: Le persone sono afflitte dalle piu' strane paure e fobie che determinano scelte quotidiane e possonorisultare pericolose.
tag dell'autore: #fobie umane
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#oscurita(47)
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#riflesso(78)
Descrizione: Reinterpretazione del mito di Medusa. Possibilmente, prima parte. Il racconto è autoconclusivo.
incipit: Aithia era una bimba come tante: occhioni azzurri, lunghi capelli neri, prepotente come il padre e dolce come la madre. L'unica persona capace di tener testa a quel carattere capriccioso era la nonna, la rispettata regina madre che, in una società patriarcale e guerriera come quella dell'antica Micene, riempiva i propri giorni dirigendo i servi ed educando i nipoti.
Descrizione: Leonard Cohen e il Giappone si incontrano.
incipit: Jinsei parole inesplicabili.
Descrizione: Una civetta che canta di notte, usata come vendetta.
incipit: Le civette amano il rosso che per la suocera si dimostrò fatale.
Descrizione: Un racconto gotico di orrore e follia: una famiglia sull'orlo della disperazione esegue un oscuro rituale, mentre l'inesorabile mezzanotte segna il loro destino.
incipit: In una notte ormai svanita nel velo del tempo, forse solo un'illusione impressa nella fragile memoria dell'umanità, la mia mente mi cullò, trasportandomi come un sussurro gelido proveniente da regioni ignote. In quel lungo e tormentato crepuscolo, mi destai all'interno di una villa sfarzosamente addobbata. Le stanze, vaste e opprimenti, erano decorate a festa, con drappeggi d'ogni colore e fragranze così intense da stordire, trascinandomi in uno stato febbrile di confusione.
Descrizione: In un futuro non troppo lontano, le corporazioni dominano il pensiero collettivo, trasformando la realtà in un teatro di illusioni. Durante un evento misterioso a Lucca, la meraviglia si trasforma in incubo.
incipit: Due delle più imponenti società tecnologiche al mondo, colossi talmente potenti da poter piegare interi governi con le loro pressioni, si erano unite in un'alleanza senza precedenti. Il loro obiettivo? Creare un dispositivo all'avanguardia, qualcosa che, a detta loro, avrebbe segnato una nuova era. Per promuovere l'invenzione del secolo, avevano allestito un evento di proporzioni titaniche, scegliendo l'Italia come palcoscenico e Lucca come cuore pulsante delle loro ambizioni.
incipit: Ore 8:00 del mattino. A Roma, questo non è solo un orario, è il confine. Il confine tra il caos sopportabile e la scelta che mi terrorizza. Le multe accumulate, fardelli di precedenti azzardi, mi avevano messo alle strette. La mia auto era diventata un lusso che non potevo più permettermi di usare in quelle ore. Restava l'alternativa, quella che evito da vent'anni, quella che affonda le radici in un buio diverso dal semplice traffico. La metropolitana. Il pensiero mi ha attraversato la mente,