
Lettere




Descrizione: Le tormentate vicende del barone Alfio Coviello.
Incipit: Al mio amico barone Alberto Boccafosca Acireale, 3 marzo 1770 Alberto caro, Avete notato l'espressione di Carlotta quando si accorge che la state guardando? In un bocciolo le si racchiude il viso. Sempre un'ombra che le cade negli incavi degli occhi, sempre un increspar di sopracciglia.

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incipit: L'ho riconosciuta subito. Anche ieri è andata dalla parrucchiera per farsi mettere a posto quella massa di capelli tinti e cotonati. Sempre col braccio stretto attorno a quello del marito, che al confronto pare suo nonno. A vederli devono avere un sacco di soldi da non sapere come spenderli! Lui con quel vestito elegante acquistato in sartoria, e lei con la borsa firmata che costerà duemila euro. Eppure, mai una volta che mi abbiano sganciato qualcosa!
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descrizione: Camillo Benso Conte di Cavour perde i pince-nez al Bennet di Caselle Torinese. Era Aprile del 1861, un mese dopo la riunione del Primo Parlamento italiano. E il sogno svanì.
incipit: Tempo fa mi successe una cosa buffa al supermercato, dove vado tutti i lunedì da oltre 20 anni: trovai su di uno scaffale questi occhialini da vista, dei pince-nez, quel tipo d'occhiali in uso nell'ultimo Ottocento e primo Novecento, quelli con le due lenti unite da una molla che le teneva ferme sul naso, stringendolo da una parte e dall'altra. Proprio quelli che metteva Camillo Benso Conte di Cavour.
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