incipit: - Hey Frank, quante oggi? Il sergente Frank Malick alzò lentamente lo sguardo, col piglio che un tempo faceva tremare qualsiasi malavitoso, e chiese, duro: - Quante cosa? Il pivello che gli stava di fronte oltre la scrivania, l'agente Mark Twain, smise suo malgrado di sorridere. Poi indicò con mano tremante la pila malferma di multe che il suo superiore era intento a scartabellare.
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Descrizione: descrizione da definire...
incipit: x0 SASHA I buchi neri nascono quando Dio divide per zero. (Anonimo) Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati. (Heinrich Heine) Tutto ebbe inizio una mattina d'aprile, all'entrata della scuola. Furono tre quindicenni a erigersi a branco, a dare prova della loro vigliaccheria. Quella mattina aspettarono Sasha davanti il cancello, videro la madre andare via e diedero vita al loro solito g ioco: lo spinsero, strattonarono la sua giacchetta e buttarono a.
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Descrizione: descrizione da definire...
incipit: L'orizzonte lontano era striato da fasce orizzontali di nuvole piatte che si stemperavano chiare nello sfondo arancio. L'altura su cui si trovavano regalava una vista magnifica; sotto di loro una vasta conca arida si perdeva a vista d'occhio mischiandosi al limitare con quell'atmosfera anomala ma respirabile, in lontananza una catena irregolare e grigia rendeva il tutto più tetro e desolato.
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(racconto fantascienza, medio) di
Sphinx Descrizione: Colgo l'occasione dell'uscita di NASF 7 per pubblicare il racconto che mi è stato pubblicato su NASF 5.
incipit: Seduto sulla sua poltrona Queen Anne, illuminato soltanto dal fuoco del caminetto, non udiva lo scoppiettio della legna di betulla mentre osservava l'oggetto. Lo teneva davanti a sé, tra l'indice e il pollice della mano sinistra. Come poteva una cosa così piccola nascondere un così grande potere?
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Descrizione: Quanto velocemente passa il tempo e quanto ci sfugge il suo passaggio!
incipit: L'Orologio della vita Ieri, solo ieri, mi pare paffute manine di bimba afferravano i miei riccioli …
(racconto narrativa, breve) di
Athosg Descrizione: In un pomeriggio d'inizio estate un nonno racconta al nipote i suoi pomeriggi da ragazzino. Siamo nel 2050 e la tecnologia è avanzatissima, eppure le storie raccontate creano stupore e risate al nipotino.
Descrizione: Questo è un documentario a lieto fine.
incipit: Niente di importante; ieri ho perso gli occhiali…
Descrizione: Un racconto breve su un insolito hobby e sugli incontri casuali di anime di tela che possono diventare poesia di espressioni, obiettivi, dipinti, fotografie e tazze di tè in giardino.
incipit: E chi l'ha detto che per dipingere servono per forza solo i pennelli? Oggi si dipinge con qualsiasi cosa: un bambino usa pennarelli, pastelli, tempere, per disegnare il mondo che vede e quello che immagina; oggi basta perfino un click del mouse su programmi ipertecnologici per modificare fotografie che forse sarebbero già perfette così come sono, con le loro imperfezioni; io ho scelto il punto croce.
(racconto fantascienza, breve) di
Vihio Descrizione: Esistono cose da maneggiare con prudenza.
incipit: – Ah, sei tu? E sì, senza occhiali vedo tutto talmente sfuocato che oltre a non distinguere i visi, mi ritrovo a urtare la gente. Purtroppo li ho persi. E sarebbe stato meglio che non fosse accaduto.
Descrizione: I vetri che oscurano il sole, la metropoli sovraffollata, la perdita del senso di umanità, il gadget sessuale umano fornito dall'albergo. Blade Runner 1982, che film. Questo non è un racconto di SF ma come si fa a non prendere su qualcosa lo stesso?
incipit: Tokyo, 2020. 9:00 am. Millenium Garden. 47 piani tra la metropoli e il cielo. 10.317, 51 km in linea d'aria da casa. Cioè Detroit, Michigan. Ingrid non ricorda nemmeno di essersi svegliata. È passata direttamente dal sonno al telefono con suo marito e, allo stesso tempo, in chat con sua madre. Frank è talmente infoiato da non accorgersi di disporre soltanto del 25% della sua attenzione, la stessa percentuale riservata a mamma Florence. Quella che resta è tutta per sé stessa…
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Descrizione: Con la tecnologia ci si può fare davvero di tutto, spesso sopperisce anche alle passioni più intime dell'uomo. E quando questo meccanismo raggiunge il suo acme, tutto si racchiude, limitando l'interazione sociale.
incipit: Le serrande abbassate sui colori della strada non riuscivano a relegare fuori il resto del mondo. Sgattaiolando dagli intercapedini più in alto, lame di luce esterna infilzavano la penombra e andavano a spiaccicarsi contro lo scorcio di parete appena sopra la testiera del letto. Un trionfante fuoco di crisalide. Unici suoni nella stanza, un mix di respiri ansanti e grugniti. E un cigolio di molle a battere il tempo.
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incipit: Il detto restò il fatto…
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Descrizione: Vi è uno studio riguardo il tema della pazzia, più in generale associata a una sindrome, che riguarda disturbi derivati da esperienze personali. Il folle è anche uno dei soggetti preferiti da Lovecraft, che lo associa ad …
incipit: Non un cenno da parte del segugio, ormai a terra senza respiro. Il battito del dalmata non rispondeva agli impulsi spaventati di chi l'ha investito senza pietà. È tardi, e non c'è nessun altro sulla strada, onde per cui Giulio non si pone il problema di lasciarlo lì senza rimorso. Aveva bevuto giusto un poco per rivivere i bei vecchi tempi con gli amici e il cane s'era messo sulla traiettoria dei fari alti. "Se nessuno l'ha visto, non c'è niente che debba fare. Occhio non vede, cuore non duole".…
Descrizione: Un incontro inaspettato con una persona dimenticata e poi ritrovata in mezzo a un folto cespuglio di vecchie rievocazioni. Tornare bambini per un attimo è sufficiente per condividere un ricordo?
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Descrizione: Camillo Benso Conte di Cavour perde i pince-nez al Bennet di Caselle Torinese. Era Aprile del 1861, un mese dopo la riunione del Primo Parlamento italiano. E il sogno svanì.
incipit: Tempo fa mi successe una cosa buffa al supermercato, dove vado tutti i lunedì da oltre 20 anni: trovai su di uno scaffale questi occhialini da vista, dei pince-nez, quel tipo d'occhiali in uso nell'ultimo Ottocento e primo Novecento, quelli con le due lenti unite da una molla che le teneva ferme sul naso, stringendolo da una parte e dall'altra. Proprio quelli che metteva Camillo Benso Conte di Cavour.
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Descrizione: Una storia d'amore in bilico tra il virtuale e il soprannaturale. Buona lettura.
incipit: «È per questo attimo condiviso che è valsa la pena inseguirti per cent'anni ora che so cos'è la felicità posso andarmene sereno.» La solitudine da combattere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto da quando, tre anni prima (il 20 giugno 2035), la compagna di una vita se n'era volata in cielo, era il tormento dell'ottantanovenne Marco Aurora. Era riuscito a scavallare un altro inverno, il periodo più duro, con le sue giornate brevi e cupe da trascorrere chiuso in casa; e la primavera, seduto sulla so…
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incipit: Kiss me Quando cerco di baciarla lei rimane impassibile dietro i suoi grandi occhiali da sole e poi mi…
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Descrizione: Vignetta sulla scomparsa dell'imprenditore di Agordo.
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Descrizione: Cercare di scappare quando il destino ha un altro progetto per te diventa difficile. Specialmente per un ragazzino delle scuole medie. Scappare, in certe circostanze, non serve.
incipit: È proprio vero che se il destino decide di farti accadere qualcosa cercare di fuggire non serve a nu…
Descrizione: Cosa potrebbe succedere se incontrassi il tuo idolo nella vita di tutti i giorni? La sorpresa e le emozioni potrebbero rendere l'esperienza diversa da come ci si aspettava…
incipit: Maicol è un cameriere di un piccolo bar che si trova affacciata ad una grande piazza. Simpatico e dalle movenze teatrali fluttua tra i tavolini ormai vuoti bramando la fine della giornata, quando inaspettatamente uno straniero dal volto familiare decide di sedersi e ordinare. Per Maicol si tratta di un cliente speciale per il quale sarà felice di fare un po' di straordinari.
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