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Gioconda del cielo
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Incipit: Giorni celebrativi, forse nostalgici per noi che ormai siamo grandi.
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Gioconda del cielo di Ivana Piazza è pubblicata sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Italia.
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Descrizione: Quando scrivere una poesia è tempo perso…
incipit: È mezzanotte l'ora di restituire un altro vuoto. Passo su passo arranco nel divenire da vuoto a vu…
tag dell'autore: #passo (6) #vuoto (9) #divenire (2)
tag automatici: #mezzanotte (8) #quando (627)
Descrizione: Nella strada della vita, a volte buia, camminiamo insieme.
incipit: Insieme
Descrizione: Un canto doloroso sui migranti e sulla loro sorte a partire dagli albori della storia umana.
incipit: Nulla par essersi nei secoli mutato del triste lor peregrinar destino di genti tante del consorzio umano: erravano nell'arido deserto un tempo quei figli miseri del già un dì errante Abramo al cercar della promessa terra altre par utopiche speranze nutron oggi lasciando pur quell'antica terra le siriane genti verso le serbo danubiane sponde, premevan e premon indios meticci messicani altro ostil deserto a un passo lì quell'eldorado americano, e partivano un tempo i bastimenti nost.
Descrizione: Se l'anima si veste di sensualità…
incipit: Ho indosso il vestito più bello, un vestito di sospiri e sguardi,
Descrizione: Nei sogni le speranze, i sogni a volte rifugio altre un luogo da cui tornare rinfrancati e pronti a vivere nuovi giorni.
incipit: Dormi, che la notte ormai s'affaccia Dormi, d'un sonno ch'è soffio leggero.
Descrizione: Divagazione e interrogativi che nascono dall'udire passi notturni solitari e alla fine scoprire essere battiti del cuore.
incipit: Risuonano nel silenzio della notte passi son passi solitari senza compagnia mi domando di chi e quali siano la meta e scopodi questo notturno e solitario viaggio la curiosità di vedere e di voler capire tanta ma la paura l'oscurità e un cielo senza stelle son di freno a tale desiderio, non rimane che ascoltarli più attentamene misurarne il ritmo il batter la frequenza lasciarsi poi andare a divagare spazio lasciando puranco alla fantasia e in questo il pensier vo.
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incipit: Ogni paese ha le sue leggende. Nel mio, tanto tempo fa, c'era quella dell'albero dell'impiccato. Non credo che la sua antica funzione fosse esattamente quella di dare un appiglio a una corda, ma sta di fatto che la sua forma era quella. Era ormai morto e sulla sua cima c'era il nido scavato da un picchio, o almeno così mi disse un vecchio. Quell'albero era cresciuto sulla riva di un ruscello, all'inizio di un bosco, ai piedi del monte Serva, la mia montagna p…
Descrizione: L'ultimo spettacolo di un pagliaccio girovago. Poesia segnalata al premio Levante '88 della Rivista Radar/SEI di Bari.
incipit: Venne un vecchio clown chissà da dove, chissà perché.
Descrizione: Copia 60x60 Gerrit Van Honthorst - allegro suonatore.
tag dell'autore: #allegria (7) #piume (4) #sorriso (18) #violino (9) #bicchiere (18)
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