La verità sia con te

In effetti hai continuato questa storia cambiando proprio genere. Un incontro iniziale tra giovani che poteva sfociare in amicizia e invece è andato a finire in tragedia. Certo, bevono tanto questi ragazzi e in situazioni simili le menti non ragionano più lucidamente, però mi chiedo se sarebbe andata a finire lo stesso in questo modo se i ragazzi fossero stati quattro maschi.
L’elemento disturbante è la ragazza, che fin da subito attira gli sguardi, che viene vista come conquista e non come complice; nessuno cerca amicizia in lei come persona, Tom la desidera, Jerry la corteggia, Clyde la veglia come un falco. Di lei diranno che non era sobria, che il vestito era provocante, che aveva accettato i baci, ma la cosa di fondo non cambia: rimane una persona per cui non si è provato rispetto. Anche la reazione di Clyde è quella di qualcuno a cui hanno portato via la dignità e l’onore, la decisione che prende è sua, non di Bonnie. L’impressione che mi hai dato con questo racconto è che la tragedia non sia tanto quella della vita che finisce, quanto quella di una vita che non si riesce a vivere.

Scusa, ho cambiato leggermente la mia frase finale perché non mi pareva chiara. Il commento è positivo, hai colto nel segno, quando parli di situazione che esce dal controllo, di "male" che improvvisamente esplode. Facevo solo notare come nella realtà, e quindi anche nel tuo racconto che la rispecchia, sia facile considerare una figura femminile diversa da un essere umano. Nessuno dei tuoi personaggi è negativo, sono deboli e imperfetti come sono gli esseri umani, Clyde è anche più fragile, Jerry il più positivo.
Ciao, buone vacanze.