A Mario Monti e agli italiani

Una simpatica filastrocca che, tra il serio e il faceto, intende fornire consigli agli italiani e persino al capo del governo impelagato in una serie di operazioni scomode e difficili che mai i governi precedenti avevano avuto il coraggio e la volontá  di mettere in atto.
Quando si tratta di pagare le tasse, per le categorie più deboli è un sacrificio enorme. Il poeta implora compassione e ci scherza sopra, cercando di svelare, con una veste di piacevole leggerezza ironica, un tema di certo scottante e di grande attualitá . Monti cerca di darsi da fare, ma come si fa a riparare agli errori del passato che hanno portato l'Italia sull'orlo del baratro? Purtroppo si tratterá  di stringere la cinghia, privarsi di tanti piccoli piaceri, mentre i poveri diventeranno sempre più poveri e i ricchi continueranno a essere ricchi. Non c'è altra strada di fronte a tale irreversibile situazione che quella di sorriderci sopra, come ci invita a fare il buon Gilbert.

Bravo Gilbert!
Ma sì, prendiamola con il sorriso, almeno fino a quando non tasseranno anche quello.
Acuto l'accento sull'alibi di Monti, e di tutti i Premier che lo hanno preceduto. E' sempre colpa di qualcun altro.
Maria Antonietta offrì al popolo le brioches, a noi offrono pane e veleno, anzi, come disse il grande Totò in "Miseria e nobiltá ": "Solo veleno."