
I demoni, l'acciaio e le magnolie




Descrizione: In un paese immaginario della Sicilia, all'inizio del secolo passato, l'indagine condotta dal capitano dei Reali Carabinieri Pellegrino Mancuso sulla scomparsa della baronessina Adelina si interseca con quella della morte di un povero bracciante.
Incipit: «L'hanno sparato nella schiena» constatò Gerlando Calascibetta. Apparteneva all'Arma da neanche sei mesi, ma pareva già uno dei veterani. Il carabiniere sfregò le suole sulla terra grigia e secca e si piegò sulle ginocchia fin quasi a sedersi, affacciato sui fiori rossi sbocciati dalla maglia sudicia del morto ammazzato che giaceva con la faccia all'ingiù, la testa piegata d'un lato, le braccia e le gambe scomposte, a un metro e manco dai suoi stivali. «Queste lupare sono, maresciallo» rilevò. «…
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incipit: La sera, rimbecillita dalla calura, s'era ormai decisa a stravaccarsi sul terreno dell'anzianotta contea di M*****, dove la cenere dei morti istruiva la polvere delle strade sul da farsi, ed ebbra d'invincibile indolenza, senza neanche rendersene gran conto, lasciava che le ombre, prive dei con-trolli di rito, si adagiassero al suolo come - svogliate anch'esse - onde stracche.
descrizione: Tra gli scogli di Favignana, nel porto colorato di blu o accanto al grande faro. Ovunque il silenzio.
incipit: Tra gli scogli di Favignana, nel porto colorato di blu o accanto al grande faro. Ovunque il silenzio.
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incipit: Bianche come signore artiche Danzano nell'infinito mare
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descrizione: Un temibile capomafia tradito da un regalo e catturato grazie ai ricordi di un cronista di nera che da ragazzino portava alla zia le lettere d'amore dell'insospettabile futuro boss
incipit: Sebastiano non era un ragazzo come gli altri. Gli altri infatti avevano nonni che arrivavano con le merendine e i sacchetti di caramelle, invece Sebastiano aspettava ogni pomeriggio suo nonno, su per giù sempre alla stessa ora, per strappargli dalla tasca della giacca il giornale. Vedeva arrivare suo nonno salendo sul muretto del piazzale, quello dove ogni giorno giocava dopo avere fatto i compiti. Avvistatolo saltava a piedi uniti giù e si nascondeva accovacciato dietro il muretto, aspettando c…
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descrizione: Questo testo, in vernacolo, ha partecipato ad un concorso, anche se non è mai arrivato…
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descrizione: Un episodio di lotta di classe, in una Sicilia dove anche uno sguardo di troppo può essere un'offesa da lavare con il sangue
incipit: Suo padre, buon'anima, glielo ripeteva sempre, fino a "stonargli" la testa:" calati juncu quannu passa u patruni", che voleva dire abbassati, come una canna piegata dal vento, quando vedi passare un signore, un Voscenza. Ma Antonino era troppo orgoglioso e rispetto per i Voscenza del suo paese di Girgenti non ne aveva proprio. E suo padre tante volte aveva dovuto fargliela piegare a colpi di verga quella testa. Finalmente, aveva sentito dire che una nuova legge cambiava la vecchia e cioè che, da
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