Cronaca di una notte di mezza estate
Cronaca di una notte di mezza estate
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Un'osservazione di minima importanza: personalmente, in frasi come questa (ce ne sono parecchie) "Il battito del cuore accelerò inconsultamente, pensò che le sarebbe scoppiato nel petto." sostituirei la virgola con una "e".
Questa frase non funziona: "Fu strattonata con maggiore violenza facendola cadere e battere violentemente l’anca." Se avessi scritto "Qualcuno la strattonò.. facendola.." sarebbe andato tutto bene, ma scrivendo come hai scritto, quale è il soggetto di "facendola"?
Per il resto non posso che ripetere quando ha detto Diego sulle domande senza risposta. E ci aggiungo anche lo strano scricchiolio e l'odore di benzina che prima non c'era. Non è che la bruceranno nel prossimo episodio?
Riassumendo, un racconto scritto molto bene che lascia a bocca asciutta.
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Sembra che tu abbia preso una pagina di un tuo racconto, molto più ampio, e l'abbia incollata qui. Comunque a discapito del finale è carino. Voto 3
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Re: Cronaca di una notte di mezza estate
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Riesci a trasmettere l'incertezza e l'angoscia della protagonista, legata e imbavagliata, meno l'offesa per la violenza subita, che solo lasci immaginare - è una tua legittima scelta, dato che i fatti avvengono sempre in moment di incoscienza indotti da un qualche anestetico- quindi l'obiettivo è centrato da parte mia. Il finale, con il temporale cessato e il cielo che si apre la notte, lascia ben sperare sull'epilogo. Ma anche questa è una sensazione, perché l'orrore potrebbe ricominciare.
Beh, forse sul finale potevi essere più esplicita.
Non mi è piaciuto quell'inconsultamente, ma da dove ti è venuto? E quel silenziosamente dopo pianse non serve a nulla. La protagonista era imbavagliata, o sbaglio?
Re: Commento
Grazie. Nemmeno io so da dove mi sia uscito "inconsultamente", è davvero brutto e credimi se ti dico che mi sono soffermata molto su questo termine, ma non ne ho trovato nessuno che potesse sostituirlo. La protagonista era imbavagliata, ma "pianse in silenzio" ha un significato evidente (per via dell'impossibilità a causa del nastro adesivo ) e inoltre, come hai sottolineato tu, perché ognuno ha un suo modo personale di reagire alla paura, sull'esprimere e il non esprimere.Namio Intile ha scritto: ↑12/11/2019, 11:29 Non ho trovato strappi logici nel racconto. Il come e il perché sono spiegati bene. La protagonista aveva un appuntamento e si trovava in quel posto per quel motivo. Quel che succede dopo va da sé.
Riesci a trasmettere l'incertezza e l'angoscia della protagonista, legata e imbavagliata, meno l'offesa per la violenza subita, che solo lasci immaginare - è una tua legittima scelta, dato che i fatti avvengono sempre in moment di incoscienza indotti da un qualche anestetico- quindi l'obiettivo è centrato da parte mia. Il finale, con il temporale cessato e il cielo che si apre la notte, lascia ben sperare sull'epilogo. Ma anche questa è una sensazione, perché l'orrore potrebbe ricominciare.
Beh, forse sul finale potevi essere più esplicita.
Non mi è piaciuto quell'inconsultamente, ma da dove ti è venuto? E quel silenziosamente dopo pianse non serve a nulla. La protagonista era imbavagliata, o sbaglio?
A proposito di questo hai perfettamente ragione, avrei dovuto approfondire di più il suo stato d'animo per l'offesa subita.
Re: Commento
Grazie Diego. In realtà questo è un racconto che ho scritto qualche anno fa. L'ho ripreso, ho fatto un taglia e cuci...ho tolto di qua, ho aggiunto di là e voilà, il risultato è questo.Diego.G ha scritto: ↑03/11/2019, 18:44 Il racconto è scritto davvero molto bene, descrizioni belle, veloci e coinvolgenti. Rappresenta proprio la cronaca di un avvenimento da film horror (del tipo "Non aprite quella porta") e per questo mi piace anche di più… purtroppo non capisco il finale, la ragazza si risveglia con gli abiti asciugati, va bene, ma perchè? Cosa le succede? Sembra quasi ci debba essere un prosieguo, se così fosse lo aspetto volentieri.
Buona scrittura.
Diego. G
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Re: Cronaca di una notte di mezza estate
Io ho apprezzato i "buchi" lasciati di proposito, ho volato con la fantasia, mi sono sentito coinvolto perché ho potuto cercare e immaginare i motivi.
Scritto molto bene.
Massimo punteggio
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Human Take Away
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Intellinfinito
Questo libro è il seguito di "Un passo indietro". Come il primo, è autoconclusivo.
"Esistevano davvero, gli dèi. Ma non erano dèi. Non lo erano stati per un'oscura volontà divina, ma lo erano semplicemente diventati mediante un'accanita volontà terrena di sopravvivenza".
L'Evoluzione umana (e non) come non l'avete mai immaginata.
Un romanzo postumano e transumano che vi mostrerà un futuro che forse non tarderà a divenire.
Di Massimo Baglione.
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