Dove vanno a morire i gabbiani

(poesia narrativa, brevissimo - per tutti)

6.211 visite dal 21/12/2011, l'ultima: 1 settimana fa.

3 recensioni o commenti ricevuti

Autore di quest'opera:

Giovanni Minio

donatore 2017 (5 dal 2010)

Descrizione: da definire...

Incipit: Io so' dove vanno…

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recensore:

Massimo Baglione

(amministratore)

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 21/12/2011

Tutti i tuoi componimenti sono belli e piacevoli alla lettura, ma questo Ã¨ proprio potente. Bravo!
Io, per esempio, Ã¨ fin da quando sono piccolo che mi chiedo "Ma dove vanno a morire i piccioni?".
Ce ne sono migliaia e migliaia, di giorno, che svolazzano allegramente, eppure tranne rari casi di piccioni schiacciati sotto le ruote, non mi pare di averne mai visto uno, dico uno, morto di vecchiaia o di morte naturale.
Mistero della Natura. Che bella, la Natura!

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recensore:

Angela Di Salvo

(socio onorario, collaboratore)

donatore 2015 (3 dal 2011)

Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 21/12/2011

Il gabbiano Ã¨ il simbolo del volo, della libertÃ , di tutto ciÃ² che si erge sulle miserie umane. Il poeta associa la loro morte alla "sua" morte, quella dello spirito che ha osato "violare le leggi delle stelle" portando avanti le proprie idee e pagando un prezzo molto alto. Ogni uomo Ã¨ un mondo a sÃ¨ e crede di poter cambiare il mondo, ma gli esseri umani, compresi gli eroi e gli idealisti, sono niente al cospetto dell'universo e del tempo che tutto travolge, persino "il nulla". Esiste forse un Dio che sta sopra tutto e tutti, ma allora anche il male, le sofferenze, i crimini provengono da "LUI". E non c'Ã¨ un perchÃ¨, un senso in questo "squallore". L'unica risposta Ã¨ la bugia, l'autoinganno quotiodiano che ci induce a credere in qualcosa per andare avanti, per arrivare alla fine della nostra esistenza, verso un luogo e un tempo in cui la morte ci attende, come attende anche i gabbiani.
Bel testo, forte e chiaro, lucido e amaro. Come il nostro essere, la nostra vita utile e inutile allo stesso tempo.

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recensore:

Arcangelo Galante

Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 23/06/2017

Singolari rivelazioni che l'autore trasmette al lettore, con una conoscenza che supera il trascendentale e rimanda a una destinazione, sconosciuta a molti, ma non a tutti. Là, dove vanno a morire i gabbiani, è un luogo ove i pensieri superano i confini dell'umano sapere, senza lasciare traccia alcuna di ogni personalissima percezione. Il gabbiano, del resto, spazia con le sue ali verso nuovi lidi, senza far conoscere ad anima alcuna la propria destinazione. Così il poeta si immedesima in loro, per arrivare a "mentire sfacciatamente all'Universo", mantenendo, in eterno, il suo segreto. Lirica molto bella e apprezzata.

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