Ben tornato a casa, Mr. Jones
Ben tornato a casa, Mr. Jones
Re: Ben tornato a casa, Mr. Jones
- Lodovico
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 607
- Iscritto il: 19/05/2011, 10:22
- Località: Borgosesia
- Contatta:
-
Author's data
Commento
E, nell'era di Onlyfans, anche molto attuale.
A me è piaciuta molto, complimenti!
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Re: Commento
Sarò breve,Lodovico ha scritto: ↑25/03/2024, 10:37 Ciao Antonio. Bella storia, secondo me scritta bene. Né troppo corta né troppo lunga. Rende bene l'idea della ragazza viziata, che sfrutta la sua fortuna per avere ancora più agio.
E, nell'era di Onlyfans, anche molto attuale.
A me è piaciuta molto, complimenti!
Lodovico, sono contento che il mio racconto ti sia piaciuto.
E che non sia stato frainteso il finale che non ha nulla di malizioso/erotico o altro: poi ognuno è libero di vederci quello che vuole, perché una cosa una volta scritta diventa a sé stante: per fortuna! Ma è solo rappresentativo di un personaggio che avevo in mente e che “per necessità” ho dovuto descrivere usando parole e una “scena finale” un po’ audaci per una 15enne.
A presto!
Antonio
Commento
Re: Commento
Volevo creare un racconto leggero e divertente, senza drammi o dilemmi, sfruttando il mio senso dell'ironia. Isabella, con i suoi difetti di civetteria, vanità, la sua furbizia, propensione alla bugia, rappresenta un tipo di intelligenza pratica tipica di molti giovani, ma anche più grandicelli, che hanno un approccio concreto alla vita. Perché "i giovani veri di oggi e di sempre" non si legano "necessariamente e pretestuosamente" (essendo pochi i veri idealisti) a grandi ideali, ma tendono a concentrarsi maggiormente su se stessi e sui propri obiettivi, anche a livello più concreto e non futile, come può essere "apparire in un certo modo". E magari fanno bene! Un po' di egoismo ci vuole nella vita. Grazie di avermi letto, Andr60.Andr60 ha scritto: ↑12/04/2024, 17:19 Per una ragazzina abituata a social, GF e isola dei famosi, la scena finale più che audace è necessaria, per mettere in imbarazzo l'adulto di turno. Un racconto ben scritto che evidenzia le aspettative e i desideri delle adolescenti, o almeno della maggior parte di loro. L'unico augurio che mi sento di fare alla cara Isabella è che stia lontana dai pandori
Isabella è quindi un espediente, riscontrabile ovunque, per estremizzare "questa idea che avevo nella testa".
Magari il gatto… Mr. Pandorino! Ci penso su…
Il racconto riporta oltre venti correzioni, perché l'ho terminato quasi sul sito. E mi meraviglio che abbia un 5 e un 4. Vuol dire che tanto male non scrivo.
Tante belle cose, Andr60
Antonio
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 701
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Commento
Concordo con chi mi ha preceduto, il racconto è scritto bene, ho poco o nulla da segnalarti, se non le maiuscole uscendo dal discorso diretto in presenza di segni di interpunzione che richiedono la maiuscola. Ma so bene che la maggior parte delle case editrici se ne fotte.
Il racconto segue due strade, quella dell'incontro tra il protagonista e Mr. Jones, a cui si deve il titolo, e quella dell'incontro tra il protagonista e Isabella. I due racconti non si incrociano, ma, a un certo punto, il primo prosegue nel secondo. All'inizio l'attenzione del lettore si concentra sul gatto, nella seconda parte il gatto diventa un mezzo per l'incontro tra la Lolita di turno e un maturo Humbert, che rimane attratto da quell'ombelico e da quei modi spicci, allusivi, provocanti, della disinibita ragazzina. Una faccia da bambina in un corpo di donna. Ho finto di crederci, a Mr Jones che si perde realmente otto volte in un anno per far guadagnare cinquanta euro alla sua padroncina, alla madre che offre per otto volte di seguito tale ricompensa, alle foto del gatto, alla ragazza che adesca un estraneo con tanta naturalezza e che non si scompone quando il suo gatto ritorna (è sparito davvero?), al gatto che ritorna con Humbert al guinzaglio, come se fosse il Behemot di Bulgakov, all'incontro tra Humbert e Mr Jones insieme a Isabella in un parco. Ma un gatto non è un cane, però io ci ho creduto, a tutte queste strane coincidenze, perché sei stato bravo a lasciarmelo credere.
Alla fine, il tema del racconto qual è? Credo proprio il turbamento del protagonista nel finale, per quell'elastico e quell'ombelico messi in mostra con impudica innocenza. Non male, ma un po' - da gattaro - mi spiace per Mr. Jones, che passa da coprotagonista a volgare adescatore, il che regala a quel titolo un sapore un pizzico beffardo.
A rileggerti
Re: Commento
Grazie di avermi letto e del tuo commento, sempre accorto e dettagliato, Namio.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2024, 11:41 Ciao, Antonio.
Concordo con chi mi ha preceduto, il racconto è scritto bene, ho poco o nulla da segnalarti, se non le maiuscole uscendo dal discorso diretto in presenza di segni di interpunzione che richiedono la maiuscola. Ma so bene che la maggior parte delle case editrici se ne fotte.
Il racconto segue due strade, quella dell'incontro tra il protagonista e Mr. Jones, a cui si deve il titolo, e quella dell'incontro tra il protagonista e Isabella. I due racconti non si incrociano, ma, a un certo punto, il primo prosegue nel secondo. All'inizio l'attenzione del lettore si concentra sul gatto, nella seconda parte il gatto diventa un mezzo per l'incontro tra la Lolita di turno e un maturo Humbert, che rimane attratto da quell'ombelico e da quei modi spicci, allusivi, provocanti, della disinibita ragazzina. Una faccia da bambina in un corpo di donna. Ho finto di crederci, a Mr Jones che si perde realmente otto volte in un anno per far guadagnare cinquanta euro alla sua padroncina, alla madre che offre per otto volte di seguito tale ricompensa, alle foto del gatto, alla ragazza che adesca un estraneo con tanta naturalezza e che non si scompone quando il suo gatto ritorna (è sparito davvero?), al gatto che ritorna con Humbert al guinzaglio, come se fosse il Behemot di Bulgakov, all'incontro tra Humbert e Mr Jones insieme a Isabella in un parco. Ma un gatto non è un cane, però io ci ho creduto, a tutte queste strane coincidenze, perché sei stato bravo a lasciarmelo credere.
Alla fine, il tema del racconto qual è? Credo proprio il turbamento del protagonista nel finale, per quell'elastico e quell'ombelico messi in mostra con impudica innocenza. Non male, ma un po' - da gattaro - mi spiace per Mr. Jones, che passa da coprotagonista a volgare adescatore, il che regala a quel titolo un sapore un pizzico beffardo.
A rileggerti
Sì, il racconto si sviluppa su due binari paralleli che, anche se non intrecciati, convergono nel finale. Vero pure che esistono "coincidenze poco credibili", ma quando scrivo racconti mischio sempre reale e irreale. Li scrivo da poco e ho sempre paura di presentare testi troppo lunghi. Sto imparando, diciamo.
Mi lusinga molto, e spero che sia vero, che sia riuscito a farti credere questo:
"A Mr Jones che si perde realmente otto volte in un anno per far guadagnare cinquanta euro alla sua padroncina, alla madre che offre per otto volte di seguito tale ricompensa, alle foto del gatto, alla ragazza che adesca un estraneo con tanta naturalezza e che non si scompone quando il suo gatto ritorna (è sparito davvero?), al gatto che ritorna con Humbert al guinzaglio, come se fosse il Behemot di Bulgakov, all'incontro tra Humbert e Mr Jones insieme a Isabella in un parco. Ma un gatto non è un cane, però io ci ho creduto, a tutte queste strane coincidenze, perché sei stato bravo a lasciarmelo credere."
Il mio è un racconto leggero, che gioca sulle false apparenze, la furbizia, le bugie, la vanità, la verità.
E il "cangatto" Mr. Jones, Isabella e Humbert Humbert funzionano abbastanza bene nella piccola allegoria sfumata e simpatica di questo racconto non troppo pretenzioso, ma gradevole da leggere, penso.
Ultima cosa, le maiuscole uscendo dal discorso diretto in presenza di segni di interpunzione che richiedono la maiuscola: condivido, però si vede di tutto oggi, perché in teoria, per essere proprio pignoli, quando necessita, andrebbe messa pure una virgola dopo le caporali se la frase continua, e molti la usano. Me compreso, ma non in questo racconto.
Cari saluti, Namio Intile
Antonio
P.S. Gattaro anch'io
La Gara 17 - Non è vero ma ci credo
A cura di VecchiaZiaPatty.
Scarica questo testo in formato PDF (1,04 MB) - scaricato 562 volte.
oppure in formato EPUB (481,03 KB) (vedi anteprima) - scaricato 231 volte..
Lascia un commento.
La Gara 23 - Pochi istanti prima del sogno
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,87 MB) - scaricato 670 volte.
oppure in formato EPUB (655,20 KB) (vedi anteprima) - scaricato 237 volte..
Lascia un commento.
Calendario BraviAutori.it 2012 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (3,74 MB) - scaricato 346 volte..
77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
Vedi ANTEPRIMA (317,09 KB scaricato 365 volte).
Un lavoro Fantastico
Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gabriele Laghi, Alessandro Mazzi, Isabella Galeotti, Marco Bertoli, Carlo Ragonese, Stefania Paganelli, Elegant Stork, Selene Barblan, Domenico De Stefano, Andrea Teodorani, Eliana Farotto, Andrea Perina, Gabriella Pison, F. T. Leo, Ida Dainese, Lisa Striani, Umberto Pasqui, Lucia De Falco, Laura Traverso, Valentino Poppi, Francesca Paolucci, Gianluca Gemelli.
Vedi ANTEPRIMA (973,26 KB scaricato 44 volte).
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
Vedi ANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 127 volte).