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Auto 102

(racconto altro, breve - per tutti)
Tempo di lettura: meno di 5 minuti
72 visite dal 01/09/2020, l'ultima: 1 settimana fa.
3 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:








Descrizione: descrizione da definire...

Incipit: LUNEDÌ 14 Il sergente Brown, 52 anni, in pattuglia da 20, prima del suo consueto caffè del mattino non…


Auto 102
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Elenco Tag dell'opera:
tag dell'autore: #polizia(14)    #violenza(68)
tag automatici: #sergente(12)    #consueto(11)    #stephen(2)    #figliolo(15)   #marshal    #vivacita(2)    #giovedi(14)    #partita(57)



Recensioni: 3 di visitatori, 6 totali.
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recensore:

Recensione o commento # 1, data 15:23:42, 26/09/2020
Ciao Mauro, oggi ho avuto il piacere di trovare il tuo profilo e vedere quest'opera.
Lo stile è piacevole e fluido e l'idea, nonostante sembri abbastanza semplice, è resa davvero bene. Amo come sei riuscito a farmi affezionare alla sorella di Stephen e i suoi figli in così poche righe.
Non ho dei veri e propri consigli da darti, se vogliamo essere puntigliosi ti consiglierei di scrivere i numeri in lettere e non in cifre come nel punto "Il sergente Brown, 52 anni, in pattuglia da 20,..."
Ancora tanti complimenti, un racconto che vale quei pochi minuti di lettura Smile



recensore:

risposta dell'autore, data 13:41:00, 28/09/2020
Ti ringrazio Alberta, per essere venuta "a trovarmi" nel mio profilo e sono contento che il pezzo ti sia piaciuto.
La tua osservazione è già stata attentamente valutata e concordo pienamente nel fatto che riportare i numeri non s'ha da fare in un testo letterario. Ti dico solo che ho voluto scriverlo in fretta e "a caldo" intanto che avevo l'idea in testa con la promessa che sarei tornato a correggerlo e rivederlo (cosa che puntualmente non ho fatto). In ogni caso me l'hai ricordato e lo farò sicuramente. Come anche ci sarebbe da rivedere la semantica delle onomatopee della radio.
Comunque i miei preferiti sono i testi corti e a effetto, e credo di esserci riuscito (più o meno ecco…)
ciao grazie!



recensore:
avatar di Namio Intile
nwNamio Intile
(collaboratore)

Recensione o commento # 2, data 16:14:04, 28/09/2020
Non lo avrei postato come giallo, perché non lo è. La storia mi pare troppo condensata e si capisce subito dove vuoi andare a parare, seppure il finale affrettato mi abbia lasciato deluso.
Non lasci ai personaggi le loro sensazioni, emozioni, tutto appare appiattito; non c'è coinvolgimento.
Non so, sembra ancora una bozza su cui lavorare. Il materiale ce l'hai.



recensore:

risposta dell'autore, data 00:00:00, 28/09/2020
Grazie Namio per i consigli.
Come dicevo è stato più che un lavoro direi una bozza, su questo hai perfettamente ragione. Avrei fatto meglio probabilmente a non pubblicarla cosi' com'è ed elaborarla maggiormente - e in un altro modo. Col senno di poi mi trovi assolutamente concorde.
Sono un po' perplesso sul fatto che il finale fosse cosi' scontato. Se veramente è cosi' …sono spiazzato. Certo non che fosse quale capolavoro di originalità ma in ogni caso lo consideravo un pezzo dal discreto effetto. Si anche sul fatto della chiusura frettolosa ti do ragione. Nello scriverlo mi è venuto naturale questo "taglio" finale proprio per dargli l'effetto sperato, ma, anche qui, col senno di poi mi sono dovuto ricredere. Di questo pezzo rimane alla fine solo l'idea (decente); sulla la cornice e sulla la struttura… sorvoliamo.
L'ho lasciato intatto come mi è "venuto" in modo che possa prendere atto di tutti i consigli.
Hai confermato tutte le mie perplessità comunque. E credo sia cosa buona per trarne spunti di crescita. Spero di fare in futuro meglio di cosi'.
Grazie della visita.



recensore:
avatar di Marcello Rizza
nwMarcello Rizza
donatore 2021

Recensione o commento # 3, data 22:20:27, 18/10/2020
Mauro.Grazie.Sono un pensionato delle Forze dell'ordine e uomo con una propria sensibilità, come tutti certamente. Sai, non conosco la tua formazione, non so che tipo di approccio ti abbia con le FF. OO. italiane. Posso dirti che, a parte il racconto romanzato e un finale giustamente forte, hai descritto con incredibile realismo quanto veramente accade dal punto di vista interpersonale tra i due militari / agenti di un equipaggio radiomobile. Bravo!



recensore:

risposta dell'autore, data 13:14:59, 19/10/2020
Ti ringrazio molto Marcello dell'apprezzamento. In verità a livello personale non ho nessuna formazione che abbia a che vedere con le forze dell'ordine in genere (mano il militare ho fatto!), ho un parente stretto che è nei Carabinieri. Per quanto riguarda la trama del racconto è stata pura invenzione e mi fa piacere che comunque bene o male ci ho azzeccato. Per quello che mi riguarda ho sempre avuto un rapporto (chiamiamolo così) sereno con le forze dell'ordine con cui non ho mai avuto problemi. Sempre disponibili se chiamati, e anche in caso di controlli a campione sempre gentilissimi (forse perché non ho nulla da nascondere?).
Come dicevo però a Namio nel messaggio precedente più che un racconto in se è una sorta di "bozza pubblicata" che forse poteva essere elaborata in modo diverso. Ma ti confesso che quando l'ho pubblicata mi piaceva cosi'. Secca, sintetica, grezza, cruda.
Grazie mille alla prossima Marcello.





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Elenco delle opere che condividono una o più tag con questa opera

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tag dell'autore: #avvocato(4)    #lavoro(61)    #pazienza(3)    #polizia(14)    #suicidio(30)    #velocita(47)    #computer(21)

tag automatici: #katherine    #cartelle(20)    #appuntamento(39)   #isterica   #affermarlo    #chiunque(36)    #procedimenti(2)   #sfoltirle


Descrizione: In situazione di emergenza per la pandemia un decreto vietava tantissime cose: erano regole soprattutto per vietare la riunione di tante persone che avrebbero potuto infettarsi vicendevolmente senza volerlo.Ma la paura era la dittatura.
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tag dell'autore: #dittatura(8)    #drone(5)    #emergenza(9)    #jogging(7)   #kgb   #mantra   #onoranze funebri    #pandemia(26)    #parlamento(4)    #polizia(14)

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tag dell'autore: #archivi informatici   #controspionaggio    #londra(5)   #servizi deviatiabu dhabi   #servizi segreti    #polizia(14)


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Descrizione: descrizione da definire...
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tag dell'autore: #sonno(9)    #sorveglianza(4)    #polizia(14)

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tag dell'autore: #calcio(20)   #tifosi    #violenza(68)    #speranza(168)


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tag dell'autore: #adolescenza(56)    #sesso(56)    #sogno(164)    #amore(801)

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(saggio altro, medio)  di nwGino Ragusa Di Romano
Descrizione: Mia nobile Sofia, il dialogo che con te condivisi qualche anno fa…
incipit: Pietraperzia 21 giugno 2010     Mia nobile Sofia,     il dialogo che con te condivisi qualche anno fa, riportato nel mio libro - Accenti d’amore e di sdegno -, avrei desiderato tanto oggi poterlo proseguire ancora, seduto di fronte a te, ma motivi di salute, purtroppo, mi impediscono il salutare incontro, che dà immediata vitalità alla mia mente, perché, fatta la domanda, la tua risposta è pronta. Non potendo fare altro, ti scrivo, esponendoti i miei pensieri e il mio progetto, nonché il mio patema a causa delle difficoltà, in tutti i settori della vita sociale, che tutti noi incontriamo quotidianamente per colpa di disonesti reggitori, che si arricchiscono da parassiti sulle sofferenze del debole popolo.   Anelo ad annientare con i miei poveri mezzi, la disperazione, mia cara Sofia, e gli atti insani conseguenti che l’uomo a forza commette a causa dell’incertezza di potersi guadagnare con il lavoro onesto e produttivo e col sudore un pezzo di pane e una casa.   Spero, inoltre, che l’uomo possa vivere in pace, con fratellanza, con onestà e con giustizia sociale nel rispetto di madre natura.   Io abito, come sai, in questa parte della terra chiamata Italia, della quale uomini d’illustre pensiero hanno ben descritto tutte le bellezze naturali ed artistiche, che altri uomini di gran talento ci hanno nei secoli donato.   Ma oggi, purtroppo, a parte una sparuta minoranza, non emergono più grandi geni in tutti i settori delle attività, ma, invece, prolifera già da molti anni il malcostume, l’idiozia, la depravazione in senso lato, la corruzione, la concussione, il latrocinio: il denaro innanzitutto, il denaro soprattutto; la micro e la macro delinquenza, l’ignoranza, la sopraffazione, la prostituzione fisica e mentale, il nepotismo, la schiavitù etc.   Chi vuole un posto di lavoro deve conquistarselo con la sottomissione e l’asservimento alla chiesa, al politicante o al mafioso, cioè alle tre istituzioni delinquenziali.   Dilaga la paidobìa (dal greco pais - paidos che significa fanciullo e bia o biazo che rispettivamente significano violenza e far violenza, quindi far violenza ai bambini, ai fanciulli e agli adolescenti; infatti, quella che viene chiamata da tante persone istruite erroneamente pedofilia significa tutt’altro e precisamente amore verso i bambini, come filosofia: amore per la sapienza et cetera filos = amico, cioè qualcosa di sublime, di spirituale. Ho voluto dare la spiegazione per coloro che non conoscono la lingua greca e sommessamente chiedo venia se sono stato cattedratico, ma ho ritenuto giusto farlo per far capire come tutto viene distorto a piacimento dai cosiddetti sapienti plutocrati e ierocrati in tutte le espressioni della vita umana a discapito del popolo debole ed ignorante. Parassiti! Voi siete quelli che traete salute dalla malattia degli altri. Non mi dispiace insistere in quanto in maniera umoristica voglio ricordare che il termine spagnolo “pedo” in italiano significa scoreggia, peto, e in siciliano “piditu”. Quindi, come si può essere pedofilo, cioè amico del peto? Anche voi, talenti della cattiva stampa, siete i peggiori divulgatori della scorretta lingua italiana.   La lingua italiana non può sposare la lingua greca in maniera distorta per formare spesse volte anche vocaboli italiani di significato diverso e cacofonici.   Voi, sapienti, che vigilate sulla purezza e sulla correttezza della lingua italiana, voi che nei vocabolari italiani ripetete gli errori e li perpetuate, dando l’imprimatur, non siete dei cultori del patrimonio linguistico italiano, ma della gente che “tira a campare”.   Un tempo, mia cara Sofia, scrittori, giornalisti et cetera, come ben m’insegni, scrivevano e parlavano correttamente e si sforzavano sempre di più a descrivere notizie vere e costruttive, a migliorare il lessico. Manzoni, il grande poeta e scrittore milanese, decise financo di “ lavare i panni in Arno”. Oggi vi è una completa degenerazione non solo del pensiero, ma anche del linguaggio scritto e parlato. Inoltre, dulcis in fundo, molte penne asservite scrivono, infatti, il pensiero del plutocrate pagante ed anche la loro lingua rispecchia il disonesto cervello dello stesso.   La maggior parte dei quotidiani, settimanali et cetera o trasmissioni televisive spesso non rispettano la corretta lingua italiana; anzi a correggere gli errori, si finisce per fare brutte figure. “Arti, lettere, onor, tutto è stoltezza in quest’età dell’indorato sterco, che il subitaneo lucro unico apprezza. Tracce d’amor di gloria invan qui cerco”. Oggi, infatti, purtroppo, è tutto giustificato nella forma e nella sostanza, come in materia ecclesiale, di giustizia, di politica e così via: gli orrori e gli errori più gravi si possono redimere e possono essere assolti.   Così continuando, gli insegnamenti che si danno alle generazioni sono quelli che producono e produrranno i malesseri sociali più devastanti e degli stessi ne siamo tutti a conoscenza da gran tempo. Io penso che, pur vivendo in mezzo al fango, ognuno di noi deve sforzarsi a qualsiasi costo di scostarsi dalla massa. Chi ha una mente benpensante, ciò che dice o scrive è corretto nella lingua, nonché nella forma, nella sostanza e nell’operato quotidiano. Non ricordo chi disse che chi sa parlare bene e correttamente, sa pensare ed agire bene e correttamente, ma certamente aveva ragione.   La lingua, come qualsiasi pensiero, idea ed altro è in continuo divenire e, pertanto, è giusto accettare le innovazioni e i neologismi, ma gli stessi prima di essere immessi nella lingua italiana devono essere accuratamente sottoposti ad uno studio etimologico con riguardo alla fonetica, alla morfologia e alla semantica; i neologismi non devono essere distorsioni linguistiche, come ho anzidetto, e neanche cacofonici, ma eufonici in senso lato.   Alla stessa stregua si può dire anche dell’amministrazione della cosa pubblica: tutto si può e si deve innovare, ma in meglio, adeguando il tutto ai tempi ed alle circostanze in cui si vive, ma soprattutto alle esigenze del popolo. Ho detto riformare in meglio e non in peggio come da molti anni, purtroppo, avviene in Italia per colpa della feccia della delinquenza politica ed ecclesiastica, che, a parte una piccola minoranza, governa dolosamente malissimo “ le genti del bel paese là dove il sì suona”, traendone vantaggi e privilegi a discapito del popolo, che per la sua passività ed indifferenza in maniera diretta o indiretta colposamente contribuisce negativamente alla buona riuscita di qualsiasi progetto amministrativo, anzi diventa, talvolta, il comburente o il combustibile, di cui si servono poi i feticci della pubblica delinquenza, sopra menzionata.   Svegliati, popolo italiano! Sii cosciente e responsabile! Non strisciare mai ai piedi di coloro che tu hai reso potenti con la tua debolezza. Sii uomo e non un giullare. Non essere un numero di vile pecorame. Non abbassare mai la fronte, cammina eretto e non curvarti mai davanti a nessuno: chi ti sta di fronte è un tuo simile, che ha il tuo stesso sembiante, che sulla terra ha gli stessi bisogni, nonché gli stessi diritti e doveri. Rifletti! Applica il detto di Dante: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”. Sii resipiscente, popolo italiano!   Mia nobile signora, mi piange il cuore, notando da tanti anni quanto è dannoso, infatti, per l’Italia e certamente per qualsiasi nazione candidare e poi eleggere individui indagati, condannati o anche sospettati di avere amicizie losche ed altro di poco onesto e poco dignitoso. Il candidato deve essere candido, pulito…

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(racconto narrativa, breve)  di nwScrittore 97
Descrizione: descrizione da definire...
incipit: La felicità al tempo della guerra  Mio nonno, mi ha parlato a lungo della guerra, di come lui la schivò per un pelo, perché nacque, qualche mese dopo della seconda guerra mondiale.  Mi racconta spesso e volentieri, ciò che gli diceva a lui suo nonno, che in guerra c’era stato, e ne aveva visto di cotte e di crude.  Sulle mie riflessioni particolari sulla guerra vi posso solo dire che non è una cosa molto bella, per me serve solo a portare.

tag dell'autore: #guerra(137)

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Descrizione: descrizione da definire...
incipit: La Luna dei Papà: no alla violenza su donne e bambini.

tag dell'autore: #bambina(120)    #bambini(120)    #bambino(120)    #donne(158)    #violenza(68)    #donna(158)

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