Dialogo a distanza

Spazio dedicato alla Gara stagionale di primavera 2020.

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Sondaggio concluso il 20/06/2020, 1:00

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Laura Traverso
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Dialogo a distanza

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

- Sono molto addolorato nel vederti così triste e amareggiata, vorrei poter fare qualcosa per te. So bene che non sarà facile, ma mi piacerebbe provarci. Vedo che stanno succedendo eventi catastrofici, che mai avremmo potuto immaginarci. Come posso aiutarti? Possiamo almeno parlarne.
- Ecco, adesso ti dico. La mia amarezza nasce da lontano, dal fatto dell’amore che non c’è stato. Quantomeno mi aspettavo un poco più di rispetto. Mi hanno sempre insegnato ad avere riguardo, soprattutto in casa d’altri.
Ci si puliscono le scarpe prima di entrare e si deve aver cura di quello che si trova all'interno, proprio perché non sono cose nostre. Qui invece è successo il contrario di tutto ciò, hanno calpestato ogni cosa, non hanno avuto riguardo per niente. E’ per questa ragione che sono molto desolata. Adesso poi, siamo arrivati ad una situazione insostenibile, è una vera tragedia mondiale a cui non so come porre rimedio. Ma tu sei davvero molto carino a preoccupati per me, a provare dolore per quello che sto vivendo. Ho molta gratitudine nei tuoi confronti, da sempre mi sei vicino pur essendo così lontano. Sei indispensabile alla mia esistenza.
- Per me è sempre stata una gioia esserti indispensabile. Lo sai, non cerco neppure di nasconderlo, ho sempre avuto un debole nei tuoi confronti. Ed è per questo che osservo il tutto con infinita apprensione. Li vedo, si stanno dando da fare in mille modi, sembrano aver ritrovato la loro vera essenza e questo è un bene. Forse ciò li porterà a riflettere sulla loro esistenza. Capiranno, adesso che la vedono compromessa, quanto sia preziosa e vada salvaguardata.
- Spero proprio che sia come dici. Che da un grande male possa nascere qualcosa di buono. Lo sai, sono abituata ad analizzare me stessa e certamente non ho mancato di farlo neppure questa volta, ma non ho trovato grosse pecche. Non vorrei sembrarti presuntuosa però credo di non essermi risparmiata in niente. Ho cercato di dar loro il meglio di quanto mi era possibile. Posso affermare con certezza che tutto era perfetto, ogni cosa era in armonia con l’altra, ma non è bastato.
- Oh, so bene quanto grande sia stato il tuo impegno. Hai dato vita a qualcosa di assolutamente straordinario. I colori che hai saputo miscelare e con i quali si sono create le meraviglie che vi circondano sono stupefacenti.
Le tante e differenti creature che hai accolto, dando a loro uno spazio adeguato per vivere al meglio, ti fa onore.
Un vero paradiso per tutti amica mia. Te lo dico col cuore, non avresti potuto fare di meglio. Era la perfezione assoluta.
- Sì, e questo è il mio più grande rammarico, l’aver dovuto constatare tanta distruzione dinnanzi a ciò che, lasciamelo dire, era proprio perfetto. Inoltre mi spiace davvero molto vedere la tanta malvagità che ci circonda. Non c’è limite a nulla. Ho dato spazio a tutti, eppure per il profitto hanno distrutto ogni cosa. Si sono fatti la guerra gli uni con gli altri al fine di avere sempre di più. Hanno espropriato i più deboli dalle loro terre; gli animali, con i quali all'inizio di tutto vivevano alla pari e in armonia, sono diventati i loro schiavi, e nel peggiore dei modi. Come si fa, mi chiedo, a costringerli all'infernale esistenza negli allevamenti intensivi? Lo sai come li obbligano a vivere vero? La mia anima è spezzata dal dolore. A volte vorrei che non fossero mai nati, ritengo che siano la specie più ingrata a cui ho dato ospitalità.
- Non posso darti torto amica mia, vedo tutto ciò di cui mi hai parlato, è davvero avvilente. Circa gli animali e alla crudeltà a loro inferta, mi è giunta notizia, da una autorevole scienziata italiana, che il disastro che adesso stanno vivendo sia originato da un pipistrello che hanno pensato bene di catturare all'interno di una foresta, dal proprio habitat quindi: venduti vivi avrebbero dovuto diventare cibo per loro. Ma ci rendiamo conto? Roba da matti! Eppure è l’ipotesi più accreditata circa la pandemia che sta flagellando la tua Terra.
- Pare proprio che sia così, adesso se ne devono stare tutti tappati in casa per evitare di contagiarsi. Sono morte già tante persone e davvero mi dispiace. In tutto il Pianeta si stanno vivendo situazioni sanitarie inimmaginabili; tra l’altro temo che saremo solo all'inizio di questa sciagura. Ma c'è un lato positivo in tutto ciò, l'attuale situazione sta facendo emerge la loro grande umanità: e questo è l’aspetto che veramente mi scalda il cuore e che mi infonde la fiducia necessaria per continuare a dar loro il meglio di me stessa. Vedo tante persone addette ai lavori, esperte quindi, che non si risparmiano per dare aiuto, per cercare di salvare quante più vite possibili. E ognuno, in ogni ambito, fa la sua parte per dare soccorso. Mi auguro che, non appena tutto sarà finito, e spero molto presto, questa sciagura terrestre abbia insegnato loro qualcosa. I Sapiens, anzi i Sapiens-Sapiens, come hanno voluto precisare, perché un solo termine non gli bastava, dovranno rendersi conto che davvero non si possono erigere a dei.
E’ bastato un umile pipistrello a metterli fuori gioco.
- Acconsento totalmente alla tua analisi. Non si può evitare di osservare che, alla luce dei fatti, sono davvero poco Sapiens: per questo continueremo ad aiutarli senza abbandonarli mai. Da parte mia, Sole, cercherò di essere presente il più possibile, farò un patto con le nuvole affinché mi lascino lo spazio necessario per poterlo fare al meglio delle mie possibilità. Li inonderò con tanti tiepidi e luminosi raggi solari affinché possano al meglio illuminarsi; mi viene da dire, e passami la battuta, in tutti i sensi illuminarsi… oltre che a ricaricarsi di energia. Amica mia cara auguriamo loro di poter presto ritornare a godere, con un maggiore rispetto per tutti i suoi numerosi abitanti non umani, di quanto hai messo in campo nella tua meravigliosa Terra.
Ultima modifica di Laura Traverso il 31/03/2023, 22:27, modificato 2 volte in totale.
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Draper
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Per brevità si è lasciato leggere facilmente, ma purtroppo l'ho trovato retorico. Non che il contenuto del brano sia trascurabile, ci mancherebbe, però un racconto così non mi sembra adatto a trattare quegli argomenti senza scadere nel solito giro di critiche all'Uomo, al suo modo di trattare il pianeta e le specie animali che lo abitano. Il testo, a differenza di tue prove precedenti, questa volta non mi sembra lasci il segno, ma si sa che determinati "topic" (guerra, politica, critica allo status quo) necessitano di un approccio obliquo per risultare originali, o si rischia di dire male qualcosa di già detto fin troppe volte.
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Re: Dialogo a distanza

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Certo, hai ragione. L'argomento è facilmente definibile retorico ma non mi è venuto niente di meglio. Soprattutto mi piaceva il dialogo tra Terra e Sole e la sottolineatura sul comportamento dell'uomo (che tu scrivi in maiuscolo...). Grazie comunque per aver letto e commentato il mio racconto. Speriamo di non dispiacerti alla prossima... Ciao :-)
Ultima modifica di Laura Traverso il 26/03/2020, 17:21, modificato 1 volta in totale.
Namio Intile
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Ciao, Laura. Spero che tu stia bene.
Detto ciò temo che l' analisi di Draper sia esatta. Occorrerebbe un approccio diverso a certi temi.
L'architettura formale del racconto, con questo dialogo Terra Sole, mi è sembrata un po' scontata, è vero; e scrivendolo mi rendo pure conto che spesso sono stato avaro nel giudicare il tuo lavoro, cosa per la quale ti chiedo scusa.
Però c'è un ma.
Questa frase: "La mia amarezza nasce da lontano, dall'amore che non c'è stato", l'ho trovata vera, e perciò profonda.
Mi è piaciuta la scelta di questo termine, quest'amarezza, un parola che da sola dice molto su di te, insieme a quell'amore che non c'è stato. Hai ragione, è mancato l'amore, anzi manca l'amore. Non è una banalità gettata lì tanto per dire qualcosa, è la verità. Manca l'amore per noi e per tutto quello che ci circonda: e il contrario dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza. E l'indifferenza è un'escrescenza del nulla, la malattia dell'Occidente e, da qualche tempo, dell'umanità intera.
Questo nulla, questo nichilismo, questo trattare ogni cosa come un oggetto (ob-jectum è letteralmente ciò che viene gettato) da sfruttare, senza misura, in modo illimitato, come se l'intero universo fosse a nostra disposizione, una nostra dotazione personale, l'ho ritrovato poi qui:
"Non c’è limite a nulla. Ho dato spazio a tutti, eppure per il profitto hanno distrutto ogni cosa. Si sono fatti la guerra gli uni con gli altri al fine di avere sempre di più. Hanno espropriato i più deboli dalle loro terre; gli animali, con i quali all'inizio di tutto vivevano alla pari e in armonia, sono diventati i loro schiavi, e nel peggiore dei modi."
Un pensiero che condivido, soprattutto quel Non c'è limite a nulla. Non sono solo le nostre pulsioni ad essere illimitate, come direbbe il vecchio caro Freud, ma anche il nostro modo di pensare, le società che abbiamo edificate, la società della tecnica a cui conformiamo le nostre vite e per la quale ogni cosa che può essere fatta deve essere fatta, ogni cosa che viene pensata deve essere realizzata.
Questa illimitatezza prometeica ci rende in realtà tutti degli epimetei.
C'è della sostanza dunque, non solo retorica, e questa sostanza merita la lettura.
Un caro saluto
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Eliseo Palumbo
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Messaggio da leggere da Eliseo Palumbo »

All'inizio non so cosa fosse successo ma non eri riuscita a creare il post credo, allegando il file in .docx, l'ho letto velocmente, poi è sparito ed è ricomparso il racconto postato in maniera corretta, dunque l'ho riletto per vedere se fosse uguale o avessi cambiato qualcosa.
Il racconto in sé è scritto sicuramente bene, l'idea del dialogo tra il pianeta(Terra) e la sua stella(Sole) è carina, però alla fin fine l'ho trovato molto semplice e fine a se stesso, non mi ha trasmesso niente di particolare se non quello di cui siamo a conoscenza già da circa dieci anni e cioè che ci stiamo auto-estinguendo, da stupidi, ignoranti, arroganti, superbi e via dicendo elencando tutti i difetti dell'uomo, ma è anche vero però che, così, si fa di tutta l'erba un fascio. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di diverso sull'argomento.
A presto.
Mostrare ad altri le proprie debolezze lo sconvolgeva assai più della morte

POSARE LA MIA PENNA E' TROPPO PERICOLOSO IO VIVO IO SCRIVO E QUANDO MUOIO MI RIPOSO


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Laura Traverso
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Eliseo Palumbo ha scritto: 24/03/2020, 17:33 All'inizio non so cosa fosse successo ma non eri riuscita a creare il post credo, allegando il file in .docx, l'ho letto velocmente, poi è sparito ed è ricomparso il racconto postato in maniera corretta, dunque l'ho riletto per vedere se fosse uguale o avessi cambiato qualcosa.
Il racconto in sé è scritto sicuramente bene, l'idea del dialogo tra il pianeta(Terra) e la sua stella(Sole) è carina, però alla fin fine l'ho trovato molto semplice e fine a se stesso, non mi ha trasmesso niente di particolare se non quello di cui siamo a conoscenza già da circa dieci anni e cioè che ci stiamo auto-estinguendo, da stupidi, ignoranti, arroganti, superbi e via dicendo elencando tutti i difetti dell'uomo, ma è anche vero però che, così, si fa di tutta l'erba un fascio. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di diverso sull'argomento.
A presto.
Si ho avuto un po di difficoltà ad inserire il pezzo, da una volta all'altra faccio pasticci prima di riuscirci. Grazie molte per il tuo commento e per il tempo dedicato alla lettura, ciao :-)
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Namio Intile ha scritto: 24/03/2020, 10:37 Ciao, Laura. Spero che tu stia bene.
Detto ciò temo che l' analisi di Draper sia esatta. Occorrerebbe un approccio diverso a certi temi.
L'architettura formale del racconto, con questo dialogo Terra Sole, mi è sembrata un po' scontata, è vero; e scrivendolo mi rendo pure conto che spesso sono stato avaro nel giudicare il tuo lavoro, cosa per la quale ti chiedo scusa.
Però c'è un ma.
Questa frase: "La mia amarezza nasce da lontano, dall'amore che non c'è stato", l'ho trovata vera, e perciò profonda.
Mi è piaciuta la scelta di questo termine, quest'amarezza, un parola che da sola dice molto su di te, insieme a quell'amore che non c'è stato. Hai ragione, è mancato l'amore, anzi manca l'amore. Non è una banalità gettata lì tanto per dire qualcosa, è la verità. Manca l'amore per noi e per tutto quello che ci circonda: e il contrario dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza. E l'indifferenza è un'escrescenza del nulla, la malattia dell'Occidente e, da qualche tempo, dell'umanità intera.
Questo nulla, questo nichilismo, questo trattare ogni cosa come un oggetto (ob-jectum è letteralmente ciò che viene gettato) da sfruttare, senza misura, in modo illimitato, come se l'intero universo fosse a nostra disposizione, una nostra dotazione personale, l'ho ritrovato poi qui:
"Non c’è limite a nulla. Ho dato spazio a tutti, eppure per il profitto hanno distrutto ogni cosa. Si sono fatti la guerra gli uni con gli altri al fine di avere sempre di più. Hanno espropriato i più deboli dalle loro terre; gli animali, con i quali all'inizio di tutto vivevano alla pari e in armonia, sono diventati i loro schiavi, e nel peggiore dei modi."
Un pensiero che condivido, soprattutto quel Non c'è limite a nulla. Non sono solo le nostre pulsioni ad essere illimitate, come direbbe il vecchio caro Freud, ma anche il nostro modo di pensare, le società che abbiamo edificate, la società della tecnica a cui conformiamo le nostre vite e per la quale ogni cosa che può essere fatta deve essere fatta, ogni cosa che viene pensata deve essere realizzata.
Questa illimitatezza prometeica ci rende in realtà tutti degli epimetei.
C'è della sostanza dunque, non solo retorica, e questa sostanza merita la lettura.

Un caro saluto
Ciao Namio, grazie, sto abbastanza bene nonostante tutto, anche se non è facile per niente. Si è stravolta la vita... Anche io spero veramente che tu stia bene.
Come sempre hai eseguito una lettura attenta al mio raccontino, riuscendo a cogliere quel qualcosa di più oltre alla semplicità che il contenuto forse trasmette. Grazie.
Ti ringrazio tanto anche per l'attenzione che metti sempre nel farlo con tutti noi, con tutti i racconti in gara. Mi sono stupita con tenerezza circa le tue scuse in merito al fatto di aver pensato di essere stato un po' avaro con me, ma non è stato cosi. Sei stato un "buon amico", che secondo una teoria buddista è colui che anche dicendo quello che non va aiuta. Infatti mi hai aiutata, ho sempre fatto tesoro dei tuoi insegnamenti e ho sempre cercato di metterli in pratica, magari non riuscendoci sempre... Quindi non c'è nulla davvero per cui doversi scusare. Circa l'amore che non c'è, sì, purtroppo è la realtà triste nella quale siamo ormai abituati a vivere, ed un peccato doversi abituare a questa sorta di limbo che si traduce in indifferenza. Siamo così fugaci qui, varrebbe la pena di riuscire a dare maggior valore e profondità alle nostre azioni. Ma basta! Mi faccio trascinare dalla tristezza del momento... Cerchiamo di stare allegri!
Un caro saluto anche a te, ciao
Roberto Ballardini
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Messaggio da leggere da Roberto Ballardini »

Concordo con tutti i commenti precedenti, e soprattutto con quello di Namio per cui se il racconto è stilisticamente un po' debole, dal punto di vista espressivo contiene osservazioni non scontate e non banali e rappresenta quello che in questo momento è un po' il pensiero di molti. Mi piace pensarlo come un articolo romanzato sulla situazione attuale. Ottima la similitudine della casa altrui. Il punto è proprio quello, e cioè aver inteso il pianeta come qualcosa di proprio di cui poter disporre a piacimento e senza nessun riguardo. Non solo avidità, quindi, ma pura idiozia. Idiozia imputabile non già al genere umano nella sua totalità, ma a una cospicua parte di esso, paradossalmente quella che si reputa più culturalmente e tecnologicamente più avanzata. Temi che tu hai toccato con la sincera apprensione che molti di noi condividono.
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Re: Dialogo a distanza

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Grazie Roberto, mi fa piacere che anche tu abbia colto l'essenza del mio scritto. Per alcuni, forse, il mio dire sarà sembrato un puntare il dito contro l'umanità intera. Non è così, sono assi consapevole che esista una buona umanità, ma devo purtroppo ammettere che non è la maggioranza; altrimenti, in tutti i sensi, non saremmo arrivati al punto in cui siamo. Concordo col fatto che ciò sia maggiormente imputabile a chi si reputa culturalmente e tecnologicamente più avanzato. Comunque la situazione è tragica! Grazie ancora, ciao
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Difficile dire qualcosa di nuovo, dopo questi commenti; concordo col fatto che, pur con una certa retorica, vengano comunque toccati temi importanti.
L'uso strumentale della Natura è la malattia dell'uomo moderno e, come abbiamo visto, non può che condurre al disastro. Un'ultima considerazione, da un pessimista cronico come me: se il covid19 non è uscito da un laboratorio militare, sicuramente vi entrerà, come promettente oggetto di studio per la prossima arma biologica.
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Andr60 ha scritto: 29/03/2020, 20:16 Difficile dire qualcosa di nuovo, dopo questi commenti; concordo col fatto che, pur con una certa retorica, vengano comunque toccati temi importanti.
L'uso strumentale della Natura è la malattia dell'uomo moderno e, come abbiamo visto, non può che condurre al disastro. Un'ultima considerazione, da un pessimista cronico come me: se il covid19 non è uscito da un laboratorio militare, sicuramente vi entrerà, come promettente oggetto di studio per la prossima arma biologica.
"se il covid19 non è uscito da un laboratorio militare, sicuramente vi entrerà, come promettente oggetto di studio per la prossima arma biologica". Ho trovato la tua considerazione molto acuta, intanto perché ripone l'accento su ciò che, tra le tante ipotesi, è stata avanzata in merito a questa pandemia, e poi caspita, sarebbe sì un'arma biologica efficacissima e a poco prezzo. Altro che bomba atomica! Grazie Andr per aver letto il mio racconto e per averlo commentato al meglio. Ciao :)
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Giorgio Leone
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No, non è stata colpa della Terra. No, neppure stavolta gli uomini impareranno impareranno niente, così come non hanno appreso niente da sciagure e carneficine ben più drammatiche e orribili, per cui stiamo ancora qui a parlare degli ebrei. Anch'io condivido i commenti che mi hanno preceduto i quali, se da una parte hanno giudicato il pezzo retorico, dall'altra qua e là vi hanno colto qualcosa di profondo. Però, e questa è una mia impressione, l'avrei voluto meno "delicato" e un po' più crudo e "incazzoso" verso il genere umano, dal quale non si può certo aspettare rispetto e intelligenza. Il Sole, invece, lo avrei preferito un po' più caloroso... dai, scherzo, questa è una battuta.
Due parole, invece, a proposito di questi famosi pipistrelli che una non meglio identificata autorevole scienziata italiana sostiene che vengano catturati nel proprio habitat, in mezzo a foreste vergini, per essere mangiati. Vengono quindi in mente vampiracci che la sera si rifugiano in fetide grotte. In realtà in tutto l'Oriente, dove ho bazzicato a lungo in gioventù, nascono e si allevano come i polli, solo a testa in giù, e nei mercati vengono portati e venduti in gabbia. Non li ho mai assaggiati, però, ma alla fine ci sono cascato alle Seychelles. Volpi volanti, così si chiamano là. In natura vivono ovunque sugli alberi e sono animali diurni. Sia liberi che in cattività, si cibano unicamente di frutta. Beh, li ho assaggiati e sembra proprio di mangiare un coniglio alla ligure, che però è tanto carino e quindi nessuno a niente da dire se te lo trovi sul menu. Strano animale l'uomo.
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Giorgio Leone ha scritto: 01/04/2020, 17:40 No, non è stata colpa della Terra. No, neppure stavolta gli uomini impareranno impareranno niente, così come non hanno appreso niente da sciagure e carneficine ben più drammatiche e orribili, per cui stiamo ancora qui a parlare degli ebrei. Anch'io condivido i commenti che mi hanno preceduto i quali, se da una parte hanno giudicato il pezzo retorico, dall'altra qua e là vi hanno colto qualcosa di profondo. Però, e questa è una mia impressione, l'avrei voluto meno "delicato" e un po' più crudo e "incazzoso" verso il genere umano, dal quale non si può certo aspettare rispetto e intelligenza. Il Sole, invece, lo avrei preferito un po' più caloroso... dai, scherzo, questa è una battuta.
Due parole, invece, a proposito di questi famosi pipistrelli che una non meglio identificata autorevole scienziata italiana sostiene che vengano catturati nel proprio habitat, in mezzo a foreste vergini, per essere mangiati. Vengono quindi in mente vampiracci che la sera si rifugiano in fetide grotte. In realtà in tutto l'Oriente, dove ho bazzicato a lungo in gioventù, nascono e si allevano come i polli, solo a testa in giù, e nei mercati vengono portati e venduti in gabbia. Non li ho mai assaggiati, però, ma alla fine ci sono cascato alle Seychelles. Volpi volanti, così si chiamano là. In natura vivono ovunque sugli alberi e sono animali diurni. Sia liberi che in cattività, si cibano unicamente di frutta. Beh, li ho assaggiati e sembra proprio di mangiare un coniglio alla ligure, che però è tanto carino e quindi nessuno a niente da dire se te lo trovi sul menu. Strano animale l'uomo.
cosa vuoi che ti dica Giorgio, tu l'avresti voluto più incazzoso e meno delicato il racconto. Ognuno dice la sua, certo è che per alcuni, il mio dire in questo scritto non è andato molto a genio... e d'altra parte me lo aspettavo. E' difficile per gli umani sentir parlare male di loro senza risentirsi. Siamo proprio dei cattivacci, presuntuosi e arroganti, ci mangiamo il coniglio alla ligure e anche i pipistrelli alla cinese. Generalizzo circa il coniglio e altro, ovviamente, perché io ho avuto la fortuna, come molte altre persone, di aprire gli occhi, e soprattutto il cuore, e orientarmi pertanto verso un'alimentazione crudely free. C'è chi ci arriva e chi no... della serie "così NON fan tutti" . Ciao e grazie per avermi letto e commentato sempre simpaticamente, ciao :smt006
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Laura Traverso ha scritto: 01/04/2020, 23:19 cosa vuoi che ti dica Giorgio, tu l'avresti voluto più incazzoso e meno delicato il racconto. Ognuno dice la sua, certo è che per alcuni, il mio dire in questo scritto non è andato molto a genio... e d'altra parte me lo aspettavo. E' difficile per gli umani sentir parlare male di loro senza risentirsi. :smt006
Laura, ma perché mi dici che è difficile per gli esseri umani sentir parlare male di loro senza risentirsi, quando invece avrei voluto il racconto meno indulgente e più "cattivo" proprio verso di loro che non imparano mai niente? Mi sembra ci sia un'incongruenza, come pure non è che non mi sia andato a genio.
Quanto alla tua asserzione di "aver avuto la fortuna la fortuna, come molte altre persone, di aprire gli occhi, e soprattutto il cuore, e orientarmi pertanto verso un'alimentazione crudely free", devo comunicarti che l'alimentazione cruelty (non crudely) free non esiste, in quanto con tale termine vengono indicati i prodotti che sono stati realizzati senza alcun test sugli animali. Si tratta di una dicitura che riguarda esclusivamente la cosmesi, dato che in passato i prodotti cosmetici purtroppo venivano spessissimo testati sugli animali. Forse volevi parlare di alimentazione vegana.
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Giorgio Leone ha scritto: 02/04/2020, 9:43 Laura, ma perché mi dici che è difficile per gli esseri umani sentir parlare male di loro senza risentirsi, quando invece avrei voluto il racconto meno indulgente e più "cattivo" proprio verso di loro che non imparano mai niente? Mi sembra ci sia un'incongruenza, come pure non è che non mi sia andato a genio.
Quanto alla tua asserzione di "aver avuto la fortuna la fortuna, come molte altre persone, di aprire gli occhi, e soprattutto il cuore, e orientarmi pertanto verso un'alimentazione crudely free", devo comunicarti che l'alimentazione cruelty (non crudely) free non esiste, in quanto con tale termine vengono indicati i prodotti che sono stati realizzati senza alcun test sugli animali. Si tratta di una dicitura che riguarda esclusivamente la cosmesi, dato che in passato i prodotti cosmetici purtroppo venivano spessissimo testati sugli animali. Forse volevi parlare di alimentazione vegana.
Ciao Giorgio, mi spiace non essermi spiegata bene, il mio dire " è difficile per gli esseri umani sentir parlare male di loro senza risentirsi" non era certo rivolto a te, ho ben capito che anzi avresti voluto leggermi più incisiva; parlavo in generale. Circa il cruelty free (che avevo scritto sbagliato) era un modo di dire (che voleva essere spiritoso) tanto per farti intendere di aver scelto, ormai da decenni -e mi spiace di non aver avuto prima questa sensibilità - di cibarmi senza mettere sotto i denti la vita di nessun altro essere vivente. So certamente che la dicitura riguarda i cosmetici. Ma non soltanto i cosmetici testano sugli animali, tutto testano su loro. Per fare un esempio, anche il tabacco: li costringono ad inalare fumo di sigarette per infinite ore al giorno al fine di vedere dopo quanto tempo gli viene il cancro. E purtroppo devo dirti che non è affatto come la maggior parte della gente pensa, ossia che UNA VOLTA in cosmesi testavano sugli animali, lo fanno eccome anche ora. "Dermatologicamente testato" non significa affatto "non testato sugli animali". In tal caso è usata la dicitura, come ben dicevi tu, cruelty free, in aggiunta ad uno specifico marchio europeo. Ma sono pochissime le ditte che vantano di non testare sugli animali: ad esempio la Provenzali, Erbolario e, come dicevo, pochi altri. Nonostante le lotte animaliste, il nostro "caro" governo, ha, all'unanimità e molto recentemente, prorogato di molti anni il consenso a martirizzare gli animali nei laboratori per test assolutamente, ormai, inutili e dannosi per gli esseri umani. Ci sono stati errori madornali e mortali per gli umani con l'uso di farmaci testati su di loro (in quanto troppo diversi da noi). Ma anche lì ci sono grossi interessi economici dietro. E' questo, (quello della vivisezione, perché è di ciò che stiamo parlando, un mondo atroce e sommerso che neppure ci immaginiamo...). Finisco qui, altrimenti te lo dico io cosa uscirebbe dalla mia bocca/ tastiera... altro che essere più "cattiva" verso le umane creature...Ciao, buona giornata
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Teseo Tesei
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Molto dolce e garbato il dialogo tra Terra e Sole.
Leggevo di retorica: che dire ... certamente ce ne sarà ma non dimentichiamo che ieri era un arte, se oggi non deve più esserci in un racconto al fine di massimizzare le "tirature" che dire: preferisco quel pizzico di sale indubbiamente ad un racconto insipido.
Personalmente ho apprezzato il tuo dialogo ed a mio vedere è bello.

Il COVID-19 essendo un virus di tipo influenzale, difficilmente diverrà un arma biologica, infatti per quanto con l’aggressività del ceppo SARS, per caricare testate belliche è militarmente insignificante: data la mortalità comunque bassa. Mortalità neppure paragonabile a quella di germi ben più letali, come il virus Marburg o il batterio del Botulino.

La popolazione mondiale supera i 7,4 miliardi se pensiamo che 3 miliardi di persone al mondo vivono con 1,8 euro al giorno, e non sono neppure i più sfortunati che dire ... è indubbiamente vero che buoni e cattivi, con il nostro Pianeta, ne abbiamo in occidente, ma è pur vero che altrettanti buoni e cattivi, con il nostro Pianeta, li troviamo altrove e forse chi riesce a stento a vivere (forse) riesce a far meno danni di chi può permettersi di sprecare.
Mi è piaciuto molto il messaggio di speranza e l'apprezzamento per l'umanità in questi periodi di emergenza ... in questi casi, come in combattimento, esce il meglio ed il peggio di ogni essere umano. Per ora il meglio ha prevalso sul peggio.

Quanto al COVID-19 non dimentichiamo che se la "colpa" della sua comparsa dipende da un pipistrello, indubbiamente sarà un furetto o qualche altra cavia a permettere all'umanità di testarne il vaccino. Lascio ad ognuno decidere se è meglio testare il vaccino su un animale, oppure su di un essere umano sano al di là dei vari protocolli internazionali.
Se un animale è la causa del virus che ha fermato l'umanità, un altro animale sarà utile per produrre il vaccino che la rimetterà in moto. Gli animali in tutto questo hanno un ruolo primario.

Per me è bello, quindi metto 4.
Le stelle brillano soltanto in notte oscura.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk

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Teseo Tesei ha scritto: 04/04/2020, 19:38 Molto dolce e garbato il dialogo tra Terra e Sole.
Leggevo di retorica: che dire ... certamente ce ne sarà ma non dimentichiamo che ieri era un arte, se oggi non deve più esserci in un racconto al fine di massimizzare le "tirature" che dire: preferisco quel pizzico di sale indubbiamente ad un racconto insipido.
Personalmente ho apprezzato il tuo dialogo ed a mio vedere è bello.

Il COVID-19 essendo un virus di tipo influenzale, difficilmente diverrà un arma biologica, infatti per quanto con l’aggressività del ceppo SARS, per caricare testate belliche è militarmente insignificante: data la mortalità comunque bassa. Mortalità neppure paragonabile a quella di germi ben più letali, come il virus Marburg o il batterio del Botulino.

La popolazione mondiale supera i 7,4 miliardi se pensiamo che 3 miliardi di persone al mondo vivono con 1,8 euro al giorno, e non sono neppure i più sfortunati che dire ... è indubbiamente vero che buoni e cattivi, con il nostro Pianeta, ne abbiamo in occidente, ma è pur vero che altrettanti buoni e cattivi, con il nostro Pianeta, li troviamo altrove e forse chi riesce a stento a vivere (forse) riesce a far meno danni di chi può permettersi di sprecare.
Mi è piaciuto molto il messaggio di speranza e l'apprezzamento per l'umanità in questi periodi di emergenza ... in questi casi, come in combattimento, esce il meglio ed il peggio di ogni essere umano. Per ora il meglio ha prevalso sul peggio.

Quanto al COVID-19 non dimentichiamo che se la "colpa" della sua comparsa dipende da un pipistrello, indubbiamente sarà un furetto o qualche altra cavia a permettere all'umanità di testarne il vaccino. Lascio ad ognuno decidere se è meglio testare il vaccino su un animale, oppure su di un essere umano sano al di là dei vari protocolli internazionali.
Se un animale è la causa del virus che ha fermato l'umanità, un altro animale sarà utile per produrre il vaccino che la rimetterà in moto. Gli animali in tutto questo hanno un ruolo primario.

Per me è bello, quindi metto 4.
Gentile Teseo, grazie molte per aver apprezzato il mio scritto e per averlo valutato così dettagliatamente in ogni aspetto descritto. Ti lascio solo la mia opinione in merito ai vaccini: li testerei su di un essere umano, senza dubbio. E mi fermo qui... Un caro saluto, ciao
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Rispetto il tuo punto di vista, ma credo proprio sia impossibile, allo stato attuale.
Non dimentichiamo che molte medicine usate in veterinaria sono le stesse usate per i pazienti umani: alcuni esempi comprendono antibiotici, antidolorifici e tranquillanti.
Pensiamo poi che, ad esempio, i soli gatti domestici uccidono circa 5 milioni di animali ogni settimana. Molto più del numero totale di animali usati nella ricerca medica ogni anno.
Giusto limitare la sofferenza, corretto limitare il numero di cavie al minimo indispensabile, e questo in genere già accade, ma purtroppo la ricerca medica, senza animali, oggi si fermerebbe.
Mi fermo quindi, anche io :-D ... ricambio il saluto.
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A me è piaciuto molto. Soprattutto la prima parte. Hai affrontato l'argomento con estrema delicatezza senza comunque nulla togliere alla fermezza messaggio che volevi lanciare. L'ho trovato assolutamente convincente. Il mio voto per cui è alto. Brava.
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Il racconto è scritto molto bene, il timbro è dolce e delicato, che dice molto, a mio parere, di chi scrive. Come sottolineato nei commenti precedenti l'argomento rischia di cadere un po' nel già detto e nel già scritto. Purtroppo anche qui è successo. Vero è che non fa mai male sentire, leggere e parlare di tutto questo non fosse altro che per non dimenticare. Infatti ha scatenato poi nei commenti pareri, punti di vista e di riflessione che è sempre bello condividere.
Perchè questo tipo di racconto risulti vincente, sarebbe l'ideale prendere uno spunto e cercare di vederlo da un'altra prospettiva, da un'altra angolatura. Cosa non facile ovviamente.
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Speranza ha scritto: 06/04/2020, 16:51 A me è piaciuto molto. Soprattutto la prima parte. Hai affrontato l'argomento con estrema delicatezza senza comunque nulla togliere alla fermezza messaggio che volevi lanciare. L'ho trovato assolutamente convincente. Il mio voto per cui è alto. Brava.
Ciao Speranza, ho visto che qui sei nuova, da gennaio, quindi benvenuta! il tuo racconto "primaverile" mi è piaciuto, scritto benissimo. Ma veniamo al mio di racconto, grazie molte per averlo letto, commentato e valutato con positività. A rileggerci, ciao. :D
Ultima modifica di Laura Traverso il 07/04/2020, 16:09, modificato 1 volta in totale.
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Stefyp ha scritto: 06/04/2020, 20:57 Il racconto è scritto molto bene, il timbro è dolce e delicato, che dice molto, a mio parere, di chi scrive. Come sottolineato nei commenti precedenti l'argomento rischia di cadere un po' nel già detto e nel già scritto. Purtroppo anche qui è successo. Vero è che non fa mai male sentire, leggere e parlare di tutto questo non fosse altro che per non dimenticare. Infatti ha scatenato poi nei commenti pareri, punti di vista e di riflessione che è sempre bello condividere.
Perchè questo tipo di racconto risulti vincente, sarebbe l'ideale prendere uno spunto e cercare di vederlo da un'altra prospettiva, da un'altra angolatura. Cosa non facile ovviamente.
Ciao Stefyp, grazie molte anche a te per aver letto e commentato il mio raccontino. Mi fa piacere la tua analisi, anche su chi ha scritto (io). Lasciamo sempre un'impronta di noi stessi in ciò che scriviamo. Ciao, a rileggerci al prossimo giro stagionale :smt006
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Ho letto tutti i commenti e in molti ho riscontrato le stesse impressioni che mi ha dato il tuo racconto. Probabilmente non è il migliore dei tuoi, almeno secondo me, però ci ho riconosciuto molto del tuo stile e dell’attenzione che poni sempre ai temi etici, ambientalisti e animalisti, oltre alla scrittura chiara ed elegante. È comunque un’allegoria del momento che stiamo vivendo, neanche troppo “incavolata”, come dice Giorgio, forse con una punta di rassegnazione. Ciao Laura, a rileggerti.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
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Roberto Bonfanti ha scritto: 19/04/2020, 11:32 Ho letto tutti i commenti e in molti ho riscontrato le stesse impressioni che mi ha dato il tuo racconto. Probabilmente non è il migliore dei tuoi, almeno secondo me, però ci ho riconosciuto molto del tuo stile e dell’attenzione che poni sempre ai temi etici, ambientalisti e animalisti, oltre alla scrittura chiara ed elegante. È comunque un’allegoria del momento che stiamo vivendo, neanche troppo “incavolata”, come dice Giorgio, forse con una punta di rassegnazione. Ciao Laura, a rileggerti.
Ciao Roberto e grazie per aver letto il mio racconto. E sì, non è neppure troppo "incavolata" la stesura sulla vicenda. Ti confesso di essermi trattenuta in merito, perché consapevole di avere il dente avvelenato dinnanzi a certi comportamenti umani, e non volevo esagerare... Mi fa piacere che comunque nel complesso non ti sia dispiaciuto. Ciao. Alla prossima...
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Ho tovato il racconto noioso. Nonostante la sua brevità, ci vuole parecchio per arrivare al dunque, il tutto coperto da un finto dialogo filosofico tra due personaggi tenuti coperti fin verso la fine, motivo in più per non essere particolarmente interessata allo scambio di opinioni, piuttosto vaghe, da gran sentito dire, un po' dovunque. Inoltre, non condivido le convinzioni scambiate. Non mi piace essere circondata da informazioni non assodate, buttate un po' lì, senza evidenti conferme. Pippistrelli, topi, e magari cacche e altre cose che fanno un po' schifo. Troppo facili come strumenti da usare per sospingere le emozioni. Non concordo. Banale e scorretto, un gran dejà vu letto un po' ovunque, facebook compreso. Qui ci dovrebbe essere di meglio.
Mancano alcune virgole del vocativo e la virgola del "ma" avversativo la metterei prima, e non dopo il "ma"; mi pare ci sia una "d" eufonica di troppo.
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Ida-59 ha scritto: 02/05/2020, 22:02 Ho tovato il racconto noioso. Nonostante la sua brevità, ci vuole parecchio per arrivare al dunque, il tutto coperto da un finto dialogo filosofico tra due personaggi tenuti coperti fin verso la fine, motivo in più per non essere particolarmente interessata allo scambio di opinioni, piuttosto vaghe, da gran sentito dire, un po' dovunque. Inoltre, non condivido le convinzioni scambiate. Non mi piace essere circondata da informazioni non assodate, buttate un po' lì, senza evidenti conferme. Pippistrelli, topi, e magari cacche e altre cose che fanno un po' schifo. Troppo facili come strumenti da usare per sospingere le emozioni. Non concordo. Banale e scorretto, un gran dejà vu letto un po' ovunque, facebook compreso. Qui ci dovrebbe essere di meglio.
Mancano alcune virgole del vocativo e la virgola del "ma" avversativo la metterei prima, e non dopo il "ma"; mi pare ci sia una "d" eufonica di troppo.
Grazie per aver letto il mio raccontino. Circa la noia provata durante la lettura, che dirti? E che dirti sul tono dei tuoi commenti? Ecco, dico che trovo i tuoi commenti scorretti, caccosi e saccenti, come mai mi era capitato di leggere qui nei confronti di nessuno, pur nel lungo periodo che frequento questo portale. Ti faccio notare che la parola pipistrelli si scrive con una sola p. Inoltre ti consiglio di scendere dal pero, come si suol dire, e di imparare ad usare un minimo di correttezza anche nel dire che una cosa non ti piace. Ovviamente ognuno ha il diritto di non condividere uno scritto altrui, certamente, ci mancherebbe altro, siamo qui per questo, per dare la nostra opinione. Ma tutto deve avere una misura in merito ai termini usati.
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è vero che in questo dialogo piuttosto surreale ci sono elementi retorici, in sostanza tutta una serie di cose di cui siamo a conoscenza, ma è anche vero che ricordarli non guasta mai. anzi, benvengano.
l'unico appunto che mi sento di fare è che a tratti pare un poco forzato, ma è una mia impressione.
tecnicamente segnalo qualche virgola furi posto e degli spazi mancanti, niente altro.
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Fausto Scatoli ha scritto: 10/05/2020, 8:28 è vero che in questo dialogo piuttosto surreale ci sono elementi retorici, in sostanza tutta una serie di cose di cui siamo a conoscenza, ma è anche vero che ricordarli non guasta mai. anzi, benvengano.
l'unico appunto che mi sento di fare è che a tratti pare un poco forzato, ma è una mia impressione.
tecnicamente segnalo qualche virgola furi posto e degli spazi mancanti, niente altro.

Grazie anche a te Fausto per aver letto e commentato il mio scritto. E' vero sì, sono cose che sappiamo tutti ma, come bene hai precisato, non è male ricordarle anche se attraverso un dialogo certamente piuttosto surreale. Grazie ancora, ciao
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Fausto Scatoli ha scritto: 10/05/2020, 8:28 è vero che in questo dialogo piuttosto surreale ci sono elementi retorici, in sostanza tutta una serie di cose di cui siamo a conoscenza, ma è anche vero che ricordarli non guasta mai. anzi, benvengano.
l'unico appunto che mi sento di fare è che a tratti pare un poco forzato, ma è una mia impressione.
tecnicamente segnalo qualche virgola furi posto e degli spazi mancanti, niente altro.

Grazie anche a te Fausto per aver letto e commentato il mio scritto. E' vero sì, sono cose che sappiamo tutti ma, come bene hai precisato, non è male ricordarle anche se attraverso un dialogo certamente piuttosto surreale. Grazie ancora, ciao
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Francesco Pino ha scritto: 12/05/2020, 18:41 E' difficile parlare di ottimismo in questi giorni in cui si sputa veleno su chi va a fare del bene in giro per il mondo, tuttavia abbiamo anche dei giovani punti di riferimento dai quali partire.
L'argomento trattato riguarda tutti e deve dunque essere presentato in forme differenti affinchè possa arrivare al cuore di chiunque. Mentre noi adulti possiamo solo approfondire un tema che già conosciamo i più piccoli non ne hanno alcuna consapevolezza. Se io dovessi affrontare la questione con i miei figli il dialogo a distanza fra il Sole e la Terra potrebbe essere una storiella in grado di catturare la loro attenzione.
Piaciuto!
Grazie molte Francesco per la tua opinione positiva, mi è piaciuta soprattutto la tua considerazione circa il fatto di ritenere il mio raccontino adatto ai bambini, qualora si volesse con loro affrontare la questione. A rileggerci quindi alla prossima gara. In questa il tuo racconto mi è piaciuto perché tratteggia, con molta sensibilità e stupore, la ripresa della vita di una bella famiglia dopo la quarantena da coronavirus.

(Non ho capito perchè mi ha pubblicato tre volte la risposta, la prima volta era sparita durante l'invio, poi è riapparsa... Spero che Massimo tolga le due in più, grazie)
Ultima modifica di Laura Traverso il 12/05/2020, 23:15, modificato 1 volta in totale.
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Gara d'inverno 2022/2023 - Immaginazione Artificiale - e gli altri racconti

Gara d'inverno 2022/2023 - Immaginazione Artificiale - e gli altri racconti

(inverno 2022-2023, 81 pagine, 697,70 KB)

Autori partecipanti: nwMarino Maiorino, nwDomenico Gigante, nwGiovanni p, nwMariovaldo, nwNamio Intile, nwAlberto Marcolli, nwRoberto Bonfanti, nwNunzio Campanelli, nwAndr60, nwRMarco, nwAnto58, nwLaura Traverso, nwStefano M., nwAthosg, nwNuovoautore, nwLetylety,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (697,70 KB) - scaricato 42 volte.
oppure in formato EPUB (436,31 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 10 volte..
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Giudizio Ardito - A.D. - Apocalypse Day

Giudizio Ardito - A.D. - Apocalypse Day

(maggio 2010, 88 pagine, 1017,02 KB)

Autori partecipanti: nwLucia Manna, Mr. Nicotina, nwVit, nwSer Stefano, Mario, nwMagasulla, nwAugusto Manghisi, nwMassimo Baglione, nwDiego Bortolozzo, GiuseppeN, Seigi, Vecchia Zia Patty, nwStefy71, nwCMT, nwMastronxo, nwManuela, nwArditoeufemismo, nwCarlocelenza,
A cura di Arditoeufemismo.
Scarica questo testo in formato PDF (1017,02 KB) - scaricato 763 volte.
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Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


L'Animo spaziale

L'Animo spaziale

Tributo alla Space Opera

L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.

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