Natale in Casa Canard

Tornare a casa per Natale, tornare dopo tanto tempo, tornare a un luogo dove l'infanzia è stata felice. Questo racconto ha le carte in regola per essere una storia felice ambientata in un paesino che sembra quasi uscito da una fiaba. Il protagonista nota subito la bellezza e la pace della natura a cui non tornava da tempo. Pace interrotta solo da risate allegre, dalla calda accoglienza di una famiglia allargata e cresciuta alla quale ha portato molti regali.
Le belle descrizioni disegnano nella mente del lettore l'armonia del luogo e degli affetti.
Cosa c'è che non va? Perché quest'uomo non tornava da sette anni? Senza che la narrazione cambi, a un certo punto la fiaba si fa stretta, Etienne è costretto a sostenere una bugia perché la realtà non sarebbe compresa, si trova a fare i conti con un tempo che non si è fermato, le cose sono andate avanti, altri come lui sono partiti, qualcuno è rimasto, qualcosa è cambiato.
Il lettore capisce il disagio da una battuta dei familiari, da un volto osservato da lontano, da sguardi e ricordi.
Forse la vita fuori è più dura, più sporca, meno attenta, ma è la vita che lui ha scelto, non quella che la famiglia si aspetta, non quella dei pochi amici rimasti. La fiaba ha un prezzo che Etienne però non può pagare.

Da sempre il Natale vede le famiglie riunite. Il protagonista ha una famiglia numerosa, una di quelle unite, una di quelle che vogliono sapere tutto dei propri componenti. Infatti anche questa è casì. Rimangono ad ascoltare a fare domande....poi arriva la messa.
In ogni parte del mondo la messa di mezzanotte è un rito immancabile. Insomma un racconto scandito dal ritorno e dal dilemma di rimanere oppure ritornare da dove si è venuti. Già quando si ritorna a casa al primo momento si ha voglia di rimanere, a frequentare le solite persone, i luoghi dell'infanzia, poi ci si comincia ad annoiare tu che hai visto fuori dalla porta cosa c'è.
Bel racconto scritto bene, molto scorrevole, che affronta dei punti cardini. Dalla famiglia alla vita, ai ricordi,e....al tempo che passa.