Santuario

[Letylety]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Io credo negli spiriti buoni

che aleggiano

in un granello di polvere,

e sussurrano

nei cigolii notturni

di questa casa.

Prima che la terra

fosse fresca,

voci allegre

e risate

e battiti di tacchi

riempivano queste mura.

Ora ci sono solo alcuni souvenir

a far da guardia

a questo santuario,

e al mio ritorno,

quando apro quella porta

varcata mille volte,

sorrido al passato.

Aspetterò la notte

per riascoltare le voci.

[Nunzio Campanelli]

Questa poesia, davvero molto bella, è capace di evocare i bei ricordi, presenze che hanno lasciato scalfitture nell'anima. Particolarmente bella la scrittura. Non posso fare a meno di darti il massimo. Complimenti.
Voto 5

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Poesia di grande lirismo e dal grande potere evocativo, ben costruita e quindi meritevole del voto massimo. Quindi senza alcuna remora voto 5. Dovendo convalidare il voto mi dilungo dicendo che è un gran belle poesia. Complimenti

[Passworld]

"Io credo negli spiriti buoni
che aleggiano
in un granello di polvere,
e sussurrano
nei cigolii notturni
di questa casa."

I Lari degli antichi in chiave moderna e leggera


"Prima che la terra
fosse fresca,
voci allegre
e risate
e battiti di tacchi
riempivano queste mura."

Queste parole alludono a un evento triste in un modo garbato e fine,una cosa rara da incontrare nelle poesie.
Voto 4 anche per l'emotività così ben espressa

[Laura Traverso]

Molto evocativa, tenera e ben scritta la tua poesia. Vero, nella notte i rumori riportano a di ciò che fu. Anche io credo negli spiriti buoni come te, e anche io penso che queste entità positive ci siano vicine, giorno e notte. Brava, voto 5

[Gabriele Pecci]

Veramente ottimo testo, sei riuscita a esprimere molto bene ciò da te provato, attesa nella memoria, il suono presente di un eco passato. Davvero brava. Il mio voto pertanto non può essere altro se non un 5.

[Piramide]

Ho apprezzato molto la tua poesia che gioca, come detto, sulla dimensione del ricordo e della nostalgia. È evidente in tutto il testo il contrasto fra ciò che era e ciò che è, ma quello che secondo me la rende veramente bella è la dimensione sfumata in cui tutto è immerso, che poi è la stessa del ricordo. L’oscillare fra un prima e un dopo, il non sapere se si sta scrivendo immersi nell’uno o nell’altro momento. Mi è piaciuto particolarmente l’incipit fino a “casa” e i due versi conclusivi. Bel lavoro, voto 4.