L’ultimo lupo

Selene Barblan · 03/01/2021, 22:12

film del 2015 di Jean-Jacques Anneaud con Shaofeng Feng, Ankhnyam Ragchaa, Yin Zhusheng, Basen Zhabu, Baoyingexige

“A volte sei obbligato a eseguire ordini che il tuo cuore rifiuta”... ma è davvero così?

1967, Mongolia; due giovani di Pechino vengono inviati dallo stato per insegnare ai bambini nomadi a leggere e scrivere in cinese.
Uomini, lupi, cielo e terra; mondi che si specchiano in un equilibrio fragile.

Il titolo è abbastanza esplicito, un avvertimento: non ci sono filtri, è un film che colpisce, duro e forte. È un film che però tutti dovrebbero vedere, secondo me; sappiamo tutti quanto l’uomo possa essere ottuso, spietato, ignorante, crudele, ma è sempre una buona cosa ricordarcene. Forse si può ancora fare qualcosa per ciò che rimane... .

La prima volta che ho provato a guardarlo mi sono fermata dopo una ventina di minuti,... ora sono riuscita a portarlo a termine ma ho fatto fatica, nonostante le immagini stupende, da documentario, e l’interesse di conoscere la società nomade. Perché è doloroso e drammatico, anche se racconta cose di cui in fondo siamo tutti a conoscenza.

Marcello Rizza · 03/01/2021, 23:43

Ciao Selene. È disponibile questo film su qualche piattaforma in streaming?

04/01/2021, 6:11

E' un film crudo, sì, ma ben fatto.
Marcello, ultimamente lo mandano spesso in tv, magari lo replicano di nuovo.

Selene Barblan · 04/01/2021, 8:20

Vero, estremamente ben fatto, alcune scene, e non solo dei paesaggi, sembrano dei veri e propri quadri. Mi sembra anche molto realistico e non filtrato.

Selene Barblan · 04/01/2021, 8:25

Marcello Rizza ha scritto: ↑03/01/2021, 23:43 Ciao Selene. È disponibile questo film su qualche piattaforma in streaming?

Ciao, non me ne intendo molto perché di solito ordino via internet il DVD; dando un’occhiata Rai Tv dovrebbe averlo disponibile o coming soon ti dà sei piattaforme dove puoi noleggiarlo, es Google play, rakuten, chili...

Andr60 · Messaggio da leggere da **Andr60** » 04/01/2021, 10:04

Tralasciando i motivi politici della Rivoluzione Culturale ( e tutti i morti conseguenti), almeno un aspetto positivo ci fu: mettere a contatto persone e culture che mai, in diverse circostanze, si sarebbero conosciute.
Lo studente di Pechino scopre di non essere d'accordo con la decisione del partito di uccidere i cuccioli di lupo e segue le ragioni del suo cuore, capendo così che non basta la razionalità a guidare le azioni umane.
Più in generale, il film racconta dell'irruzione della modernità materialistica che entra in conflitto con le tradizioni e le antiche credenze delle popolazioni nomadi, che avevano col lupo un rapporto sacrale (il titolo originale del film è: Wolf totem).