La mia nascita (alchemica)

Sì, ma ora devi continuare... cribbio!
Ci sono molti elementi accattivanti e la curiositá  degli esoterici è ben servita, ma si rimane un po' a bocca asciutta. Hai lanciato molti simboli e rimandi colti che aspettano di essere esplicitati in successivi capitoli. Anche la descrizione dell'ambiente dove avvengono gli esperimenti va ripreso... (ma che cos'è: l'abbozzo di un romanzo esoterico? A me puoi dirlo: non lo dico a nessuno... Giuro!)

mi è piaciuta molto, in particolare come hai descritto la Luna: "è di sale" e l'idea della lettera che accompagna il rituale dell'alchimista. Finisce però troppo in fretta lasciando la sensazione che ci sia qualcosa che debba ancora succedere.
Lo sai, lo stile mi piace.

Molto ben scritto e appassionante. Da maniaco dei titoli apprezzo anche il titolo che gli hai dato. Bravo!

Ma caspita.. mica si può lasciar così.. in sospeso.. E poi che succede?
Magico! ma la cosa che preferisco, è che pur essendo ricco di riferimenti, non viene per niente appesantito, come spesso succede.Bravo!

Mi unisco al coro per aggiungere un'altro bravo!!
A parte il fatto che il lettore non vede l'ora che ci sia un seguito...il modo di scrivere è eccellente.
Non sò perchè ma mi ha fatto pensare alla morte.
Forse non centra nulla, però leggendolo ho avuto la sensazione che stesse per suicidarsi.

Se realmente fosse possibile assistere a un tale fenomeno alchemico, diverrebbe un evento epocale, poiché, solamente nella mente di chi lo vive, si può percepire una siffatta e straordinaria nascita dell'anima. Anche nel tempo d'oggi, tendiamo a scordarci del lavoro degli alchimisti, i quali, filosoficamente, credevano per davvero nell'origine misteriosa delle cose, specialmente in riferimento alla creazione dello spirito umano, ancora prima che la Chiesa lo giustificasse, ritenendolo opera di un unico Creatore. Ci emozioniamo all'annuncio di una scientifica scoperta, dinanzi all'esito di una ricerca e di fronte a ogni piccolo passo in avanti, senza collegarci a concetti astratti che gli antichi adoperavano per spiegare la vita dell'essere. Perciò, l'avvenimento fantasioso, sarebbe proprio come l'hai descritto tu, caro Alessandro: un istante estremamente particolare, che lascerebbe tutti senza respiro. Piaciuto persino il finale, con quel positivo pensiero di totale liberazione dagli "elementi disgiunti", nonché da paure qualsiasi, per nascere alla vita. Bellissimo testo!