
Sogni di carta
Descrizione: nessuna...
Incipit: Alberto era dai nonni. Anche se gli altri non l'avevano ancora capito lui sapeva che era successo qualcosa di strano ai suoi genitori.


Nota: Scrivere recensioni e commenti alle opere è uno dei motori principali di questo portale artistico. È solo grazie a esse che, infatti, gli autori possono migliorarsi e i visitatori orientarsi. Se sei un autore, inoltre, scrivere recensioni e commenti a opere altrui incentiverà i destinatari a fare altrettanto con le tue.
Nota: stai per confermare la recensione o il commento al lavoro dell'autore Sara Boschi. Prima di proseguire, però, se hai necessità di discutere più a fondo di questa opera con l'autore, puoi iniziare una discussione più ampia e dettagliata usando la sezione apposita del nostro forum. Tale discussione, se non è già stata aperta, dovrà essere creata con il titolo:
"Sogni di carta - Sara Boschi".
Nota: le recensioni e i commenti devono essere lunghi almeno 30 battute e devono riguardare il contenuto dell'opera, meglio se critiche, costruttive e collaborative. Saranno eliminate dallo Staff le recensioni se saranno: offensive, volgari, chiacchiere e (se scritte da visitatori) presunte autorecensioni dell'autore o banali "bello, mi è piaciuto".
Nota: le recensioni e i commenti sono tuoi e modificabili per 2 giorni, dopodiché diventeranno di proprietà dell'autore che hai recensito o commentato.
NO JAVASCRIPT
NO BUTTON
(per vedere un'opera a caso di un particolare genere, entra nella tipologia desiderata)
Il racconto è scritto bene e, cara Sara Boschi, hai sinceramente poco da imparare da noi. Nell'ottica di migliorarci vicendevolmente, volevo segnalarti la fastidiosa ripetizione di "casa dei PROPRI nonni. PROPRIO". Naturalmente non è errato, ma, forse, è più elegante sostituire uno dei due. Inoltre, penso che un istrice si scriva senza apostrofo. Ok Sara, ora ti aspettiamo nelle gare di Braviautori. Alberto a.k.a. Arditoeufemismo
Un bimbo che ha perso i suoi genitori non ha altro modo per compensarne la mancanza che quella di ritrovarli in una dimensione onirica dove è possibile immaginarsi l'amore di cui si ha bisogno per acquistare la fiducia in se stessi e continuare la propria esistenza senza il peso della percezione della perdita. Direi che, come prima prova di narrativa, sia andata bene. Segnalo però, oltre a quanto segnalato in precedenza, un altra ripetizione al quarto e al quinto rigo (messa....messo), tra l'altro tra la parola "messa" e il verbo "ridere" manca la lettera "a". Meglio cambiare la frase in "si sarebbe fattta di sicuro una bella risata" ..ecc.ecc.
E' possibile ancora notare uno scarso uso della punteggiatura in molti punti in cui proprio sarebbe necessaria. Inoltre l'epressione "Ricordò per un attimo la notte di tanti anni fa quando incontrò per la prima volta in sogno i suoi genitori", va corretta in "ricordò per un atttimo la notte di tanti anni prima quando aveva incontrato in sogno i suoi genitori". Benvenuta fra noi.
Giuseppe Novellino
- "giù" che hai scritto senza accento:
- "che non vedeva l'ora di mostrarlo", quando l'espressione corretta è: "che non vedeva l'ora di mostrare" (il che relativo e il pronome enclitico "lo" si sovrappongono.
Bella e promettente prova, comunque.
Il conto ortografico: "…che non vedeva l'ora di mostrarlo alla mamma…"; molte virgole da inserire; "… gli sembrò di cadere giu per il foglio…"; qualche ripetizione nel finale.
intuisce che i suoi genitori probabilmente non ritorneranno mai.
Il disegno lo crea per averli vicini e di notte fa di tutto per potersi
inserire tra la mano della mamma e quel cappellone del papà , anchese in realtà il babbo era pelato come una patata printo per bollo.
Quando riesce a prenderli per mano, loro lo rassicurano dicendogli di
portare sempre con lui questo dipinto. come fosse una foto personalizzata, una foto fatta con queli occhi da bimbo disperato e solo.
Solo una piccolissima cosa, ci sono parecchie ripetizioni basterebbe usare EdOra e il racconto decollerebbe e volerebbe in vetta alla classifica.
Ti hanno già segnalato i diversi errori.
Arcangelo Galante

descrizione: Quando qualcuno o qualcosa ti porta via quello che di più caro hai al mondo il diavolo che è dentro ad ognuno di noi si risveglia. Ora è meglio che iniziate a pregare.
incipit: Sogni che, come ammalati di una particolare forma di obesità appaiono ora pesanti ed incapaci di scalare e conquistare montagne giganti.
tags: #drammatico(5) #fantastico(22) #sangue(32) #vendetta(20)

descrizione: Il dolore della perdita, un addio non detto, e tutte le parole che rimangono inespresse quando una storia finisce senza una vera fine. A parlare è un ragazza, che racconta la sua storia con il ragazzo che ha perduto.
incipit: "Ho parlato tanto e a lungo, ma le parole suonavano sempre sbagliate, corrotte dal veleno che aveva corroso il mio cuore. Ho parlato tanto e a lungo, ed ora, di parole giuste, non ne ho più" (dal racconto Le parole che restano)
tags: #amore(587) #drammatico(5) #fine(18) #parole(29) #perduto(2) #storia(29) #addio(15)

incipit: «Run rabbit run, dig that hole, forget the sun…» Corri coniglio. Corri finché puoi.
tags: #drammatico(5) #relazioni(7) #tristezza(39) #amore(587)

descrizione: Le vicissitudini di un solitario e triste trentenne che sbarca il lunario come gelataio e il ripresentarsi di suoi vecchi ricordi.
incipit: Le 22:30. E anche oggi è stata un’altra giornata di merda. Quanto mi sta sul cazzo questo lavoro alla gelateria. Il mio collega, Fabrizio, è un incapace lumaca; la sua lentezza è degna di queste nuove generazioni di rincoglioniti, che non hanno voglia di lavorare. Mi irrita, ma sono troppo buono, e non ce la faccio a sgridarlo quando lo becco a costruire coni orribili che non andrebbero serviti. E’ vero che agli inizi pure io facevo pena a farli, ma almeno dopo una settimana mi ero impratichito …
tags: #cinema(9) #sceneggiatura(2) #drammatico(5)




Questo indirizzo email è protetto dagli spam.
Attiva JavaScript per vederlo. eventuali termini o contenuti illeciti, scurrili o errati che potrebbero essere sfuggiti al controllo degli Autori o dello Staff.