The Florida project - un sogno chiamato Florida

[Selene Barblan]

Film di Sean Baker del 2017, con Brooklyn Prince, Bria Vinaite, Wilem Dafoe

“Lo sai perché quest’albero è il mio preferito?”

“No, perché?”

“Perché è caduto, ma continua a crescere”

Perché partire da questa scena per introdurre un film? Perché una bella opera si distingue dalle altre nei dettagli come nel senso generale, nelle sfumature come nel significato profondo che vuole dare. E questa breve immagine mi ha molto colpito, racchiude tanti significati. Un albero sdraiato a terra, non si sa cosa l’abbia fatto cadere, non si conosce la sua storia, si vede che è stato ferito ma che continua a combattere e a esprimere la propria bellezza. Così noi ci vediamo, vediamo le altre persone e non ne sappiamo nulla, perché è molto facile rimanere superficiali. Così semplice che neanche ce ne rendiamo conto. È probabilmente ci priviamo di qualcosa.

Siamo a Kissimmee, Florida, Stati Uniti, a due passi da Disneyland. Moonie, 6 anni, vive la sua infanzia che, in un certo senso, è più favolosa delle magie di quel parco che è così vicino e così lontano, come la luna. Con la sua mamma quasi adolescente abita in un motel a basso costo, con i suoi amici riesce a trovare continuamente modi creativi per mettersi nei guai.

Come spiega bene il regista questo film è dei personaggi, parla di persone, società, contrasti. La piccola attrice che interpreta la protagonista è sorprendentemente naturale e talentuosa.
Finalmente un bel film che ricorderò.

[Namio Intile]

Ben ritrovata, Selene. Bello leggere di nuovo qualcosa di tuo.

[Selene Barblan]

Ciao Namio, e grazie; spero di riuscire a dedicare di nuovo un po’ di tempo alla scrittura prossimamente…

[Namio Intile]

Sarebbe un peccato non leggere più qualcosa di tuo.