Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Carlo Celenza – Voto 5
Davvero introspettivo, come sempre, si vede che è stato meditato. Il botta e risposta finale è da sceneggiatura. O da poesia, anche se non ne capisco molto (di poesia). Insomma mi è piaciuto e contrariamente a molti, mio compreso, centra perfettamente il tema.
Sergio Leone – Voto 3
Il tema lo ha preso di striscio e poi non amo i racconti in parti. L’idea è bella, avrei preferito restasse più intimo come nella prima parte e si lasciassero perdere vanghe e serial killer.
Nunzio Campanelli. – Voto 3
L’inizio mi ha preso molto, il finale è un po’ confuso. C’è una metafora oppure un fraintendimento per ingannare (apposta) il lettore?
Stefania di Giannantonio – Voto 5
Che bel racconto molto femminile e intimo, sono curiosa di sapere se tutti lo comprenderanno appieno. Brava, anche perché è la prima volta che ti leggo (spero sennò è l’Alzheimer) e sono entusiasta!
Gabriele Ludovici – Voto 4
Guarda, mi piaceva anche di più senza il finale con la bamboccia, ehm la figlia, e il bonifico. Però bravo, scrivi in maniera molto immediata e senza annoiare! Sei da premiare!
Lodovico – Voto 3,5
Allora l’inizio è un po’ troppo lungo e descrittivo, si riprende col dialogo… e poi il finale fa tanto strano sai? Nel senso che l’ho capito, ma non mi ha fatto impazzire. E poi anche col tema c’entra pochissimo.
Massimo T – Voto 3
Sai che questo diluvio di dialoghi mi ha fatto annodare gli occhi? E’ un racconto di difficile lettura, proprio dal punto di vista editoriale. Secondo me, se proprio lo volevi fare in botta e risposta, lo dovevi un pelo sfoltire. Però… conta che è un mio gusto personale e sono già stata criticata per questo, quindi prendilo per quello che vale!
Patrizia Chini – Voto 4
Che racconto delicato… bella la metafora della lumachina. Secondo me con qualche taglio qua e là veniva anche un pelino più scorrevole. Ha centrato in pieno il tema, questa povera fatina incompresa!
Mirtalastrega – Voto 3,5
Ecco, qua si tocca la mia debolezza sui racconti fantastici. Che a me non prendono… mai. Quindi ti chiedo già scusa per il voto, che magari poi meritavi di più e sono io che non capisco niente. Non ho riscontrato molta attinenza col tema del concorso. Mi piacciono molto i tuoi dialoghi, puliti e comunicativi. E anche i tuoi periodi brevi.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Primo posto assoluto con un 5 che vale un trenta e lode con bacio accademico
Nunzio Campanelli.
Cronaca di una mente malata.
Qualunque cosa abbiate scritto, me compreso, non vale nulla al confronto con questo testo che non commento in altro modo se non con quello che ho già detto.
Non so se vincerai questa Gara Nunzio ma te lo auguro con tutto il cuore.
Secondo posto con un 4,5 che non è un cinque solo perché c'è Nunzio.
Giorgio Leone.
Tris di specchi.
Ce l'avevo anche io il boccolo da ragazzo, ma a parte questo personale ricordo Giorgio ha una penna facile che levati. Scommetto che ha scritto di getto. Troppo forte.
Terzo posto con un 4 che poteva essere anche più alto, ma ubi maior… .
Skyla74
Il diavolo veste…. Quello.
Skyla diventa sempre più brava ogni volta che leggo i suoi pezzi, scrittura fluida ambientazione sempre presente, tempi giusti, brava, che dire, ma come lei stessa ha detto non molto in tema.
Massimo T
Un nome sbagliato.
Si racconta che Einstein odiasse viaggiare in treno sedendo nel senso di marcia e a chi gli consigliava di cambiar posto con chi gli stava davanti rispondeva che non c'era mai nessuno sul sedile davanti al suo.
Corti circuiti della logica e di chi ne è dipendente. Buon tentativo, ma come ho già detto ubi maior… .
Voto 3,5
Patrizia Chini
La fatina buona.
Concordo in pieno con Giorgio Leone e non avrei potuto dire meglio di lui.
Voto 3,5 e non ubi…. .
Lodovico
Vetrine.
Scritto bene, ma fuori tema, tutti quelli che guardavano la crepe sapevano benissimo quel che era e lei stessa non ha dubbi sulla sua natura.
Voto 3,5 ma solo perché è ben scritto.
Gabriele Ludovici
Il sorriso di Paddy Shields.
Ben scritto, un copione trito ma comunque godibile. Ma lui sa cos'è, la folla sa cosa vuole che sia e la figlia lo tratta da quel che è. Fuori tema?
Voto 3.
Mirtalastrega
Niadra.
Questo pezzo è un Roleplay, un tassello di immaginario collettivo, ricco di forme e privo di anima.
Voto 2.
Stefania Di Giannantonio
Due.
L'intento era lodevole, e anche il tentativo di lasciare il lettore da solo a capire chi parla, ma il risultato in termini di pura prosa è confuso.
Voto 2.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Mirtalastrega - Niadra
Ammetto che mai e poi mai avrei immaginato un finale del genere. Mi piace per come è stato scritto e anche per aver condotto a un bel colpo di scena. Lo trovo sufficientemente attinente al tema perché, in fondo, nessuno immagina che un computer possa provare emozioni. Succede anche nella quotidianità con delle persone che reputiamo aride e distaccate ma che nascondono anch'esse dei sentimenti.
Voto: 4
Patrizia Chini - La fatina buona
Incomprensioni di questo tipo accadono in tutte le famiglie e, paradossalmente, è proprio tra le mura di casa che rischiamo di essere maggiormente fraintesi. Siamo così "poliedrici" che, anche quando ci esponiamo nella nostra interezza e con le migliori intenzioni, possono sorgere degli equivoci. Scrittura chiara ma ricca di sfumature interessanti, mi piace il modo di ragionare della protagonista e lo reputo molto realistico.
Voto: 4
Massimo T - Un nome sbagliato
Grande pregio: il tema. Quanti bambini vengono vessati da genitori e insegnanti per via di piccole o grandi mancanze? E si tratta davvero di lacune o semplicemente ognuno è fatto a modo suo e può capitare che un bambino non abbia alcuna intenzione di rispettare i canoni prestabiliti? Si tratta di un argomento delicato, che richiederebbe più spazio. "Un nome sbagliato" mi piace, ma - a mio parere - i dialoghi sono un po' troppo serrati. Ma ripeto, ottima l'idea.
Voto: 3,5
Carlocelenza - Specchi
Questo racconto va dritto al nocciolo della questione, all'essenza del tema trattato. Nella parte iniziale ci sono tanti spunti interessanti ma - andrò controcorrente - l'incontro con la ragazza non mi sembra che aggiunga molto alla trama. Sembra l'inizio di un racconto più lungo.
Voto: 3
Skyla74 - Il diavolo veste... quello
Quando ero piccolo a casa mia girava un libro di Erma Bombeck, un'autrice americana di libri umoristici incentrati sulle vicessitudini quotidiane delle donne. Il tuo stile mi ricorda questa scrittrice (escluse le espressioni più colorite), che da bambino leggevo con grande curiosità anche se non capivo tutto al cento per cento. Insomma ho apprezzato il tuo racconto, che permette anche all'humor di essere rappresentato in questa gara
Voto: 3,5
Lodovico - Vetrine
Scrittura impeccabile, descrizioni ben fatte, finale sorprendente. Secondo me è tra i racconti che si avvicinano di più al tema centrale, per il semplice fatto che il lettore stesso viene "colto in fallo" nell'analizzare la situazione secondo un preconcetto (Amsterdam = quartiere a luci rosse). Un esperimento ben riuscito dall'autore, che sicuramente voleva suscitare questa riflessione.
Voto: 4
Giorgio Leone - Tris di specchi
Sarei tentato di dare un voto a ogni singolo raccontino, ma siccome ne devo esprimere solo uno farò una media: i primi due non mi hanno colpito, l'ultimo si poteva sviluppare maggiormente perché la transessualità si sposa perfettamente col tema della gara. Sul modo di scrivere nulla di eccepire, però con tre flash così brevi onestamente non mi sono sentito molto coinvolto dalle trame.
Voto: 2,5
Nunzio Campanelli - Cronaca di una mente malata
"Non capiscono perché io non tenti di nascondere questa mia… diciamo così, imperfezione, togliendoli dall’imbarazzo. Soprattutto non capiscono che quell’essere strano che si mostra ai loro occhi è sempre quello di prima, privato delle sovrastrutture che ognuno di noi costruisce intorno al proprio essere (...)
Interessante monologo interiore: affronta con profondità un momento molto difficile della vita del protagonista, che nel finale riesce a evocare una malinconica leggerezza. Mi sembra che tu sia entrato - in punta di piedi - nella testa di una persona dai pensieri solitamente insondabili, uscendone senza sbattere la porta e cogliendo le sfumature principali. Per quanto mi riguarda è il brano migliore, rileggendolo si apprezza ancora di più; l'unica cosa che non mi convince è il titolo.
Voto: 4,5
Stefania Di Giannantonio - Due
Ho dovuto rileggerlo perché la prima volta sono finito nel vortice delle rapide emozioni che vengono presentate, smarrendo un po' il messaggio che volevi mandare. La seconda volta ho afferrato tutto e apprezzato a pieno questo racconto. Sicuramente una donna in dolce attesa può vivere mille inevitabili ansie, ma è bello pensare che in qualche modo c'è qualcuno che guida le nostre scelte...
Voto: 3,5
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
In “Due“ la lunga gestazione, che dura nove mesi, quando paure, incertezze e aspettative diverse possono popolare i giorni e le notti delle donne in “dolce” attesa dove poco è il dolce e molte le ansie e i pensieri “brutti”... che gli uomini non possono nemmeno immaginare.
Trovo, però, che in “Cronaca di una mente malata” il tema raggiunga l’eccellenza e che, solo una lettura superficiale porti il recensore, Giorgio, a non capire. D’altra parte è di sua stessa ammissione non aver riletto il testo perchè ritenuto inutile. Non si può non rileggere e poi sparare giudizi simili “forse il titolo è onesto” che trovo pessimo perchè si presta a una doppia interpretazione visto il contenuto.
Come si fa a non ascoltare e comprendere la voce di chi racconta il calvario delle persone che, per gli effetti di un ictus o di una malattia neurodegenerativa non camminano e per poter muoversi devono impasticcarsi ... Come non emozionarsi al “Ho sognato che stavo imparando a camminare”
Infine sottoscrivo pienamente il giudizio espresso da Carlo Celenza sul racconto di Nunzio
Un ultima nota. Skyla ha trattato argomenti del mondo femminile in modo esilarante... ma lontani da buona parte del mondo maschile che non riesce a riderci sopra.
Scusate... ma non sono riuscita a trattenermi.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Che belli questi botta e risposta, al di là del voto e della gara fanno sentire di far parte di una community affiatata
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Santo Sito, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Un P.S. piccolo piccolo.
Cito " scusate non sono riuscita a trattenermi" , Patrizia è cosi garbata che neanche quando si arrabbia ( avrei voluto dire inc..za ma lei non lo direbbe mai, quindi neanche io ) lo dice chiaramente, a buon intenditor poche parole. Che bella persona.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Dobbiamo ricordare sempre di disporci all’ascolto, all’accoglienza cercando di capire, condividere i problemi, aiutandoci l’un l’altro, anche solo con un gesto, un sorriso o una parola d’incoraggiamento.
Le parole sono strumenti per far del bene ma possono fare molto male, più della violenza fisica.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Bravi!
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Per quanto riguarda invece Patrizia, mi accusa di “non aver riletto il testo perché ritenuto inutile” e che “non si può non rileggere e poi sparare giudizi...”, mentre io avevo scritto “inutile rileggere il testo per l’ennesima volta”: cosa parecchio diversa. Se poi non ho capito niente, questo è un altro discorso che trovo corretto trattare a parte con il diretto interessato.
E’ quindi lei che legge distrattamente - come del resto ammette proprio qui sopra -, tanto è vero che, a proposito di quanto ho scritto, ha inteso che tre racconti chiaramente separati con tre diversi personaggi (tris di specchi) fossero un unico racconto “che cerca di ripercorrere l’evoluzione e le motivazioni di un cambio di sesso di un serial-killer che vede nella propria madre la responsabile della sua mancata felicità. La prima parte..., l’ultima parte...”. Ma quando mai!
Certo, potrei essere io a non essermi espresso bene, ma il fatto che tutti gli altri abbiano ben compreso non depone a suo favore.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Nel frattempo ringrazio tutti coloro che hanno perso tempo a leggere il mio racconto e che hanno espresso il loro giudizio. Grazie di cuore a chi lo ha valutato positivamente e lo ha capito, ma anche a chi non lo ha apprezzato.
La prima cosa che ho imparato scrivendo è: non si smette mai di imparare. Credo che le critiche negative in questo senso insegnino parecchio. Prima di tutto insegnano ad accettare le critiche, che è molto importante. Con gli elogi ci si carica, dalle critiche si impara. Anche se le ultime sono un po' una Bad Medicine (per citare Bon Jovi), una medicina cattiva, difficile da ingoiare, almeno per me che sono molto sensibile, ma che alla fine, in qualche modo, fa bene.
Qualcuno ha commentato che il mio racconto non centrava il tema che era: “Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?” . Il mio racconto parlava di un computer che si sente umano, al punto da provare emozioni e credersi in un certo quel modo innamorato (come ci vediamo noi) che però viene smentito dall'uomo che lo definisce un computer (come ci vedono). Questo mi ha fatto capire che la mia interpretazione, invece, poteva non arrivare al lettore. Personalmente non ho trovato nessun racconto “fuori tema”, lo ribadisco.
Sono felice che alcuni lo abbiano perfettamente compreso, ad esempio Gabriele Ludovici. (Grazie!)
Ringrazio anche Massimo T. che lo ha apprezzato, lo ha letto davvero con attenzione e ha anche colto l'anagramma NIADRA – ANDRIA. E il messaggio del computer che si credeva quasi umano.
@Patrizia Chini (non volermene) ha commentato: “Un computer che uccide per amore in uno scenario futuristico dove robot, in tutto uguali a noi, fisico e anche sentimenti oltre all’intelligenza, potrebbero prendere in mano il governo della terra. Originale ma mi sembra che il tema sia solo accennato.”
Ecco Patrizia ha scambiato il computer per un robot del tutto uguale a un umano (?). Anche se io non ho mai detto che fosse un robot, (o che potrebbe dominare la terra) ma solo un computer, forse è stata sviata dal fatto che facessero l'amore. Però si può fare sesso anche via chat, solo con le parole, eventualmente con qualche immagine. Quindi significa che non sono stata sufficientemente chiara e precisa nelle descrizioni o nel rendere l'idea. Lo terrò a mente, quindi grazie!
@Carlocelenza ha commentato: “Questo pezzo è un Roleplay, un tassello di immaginario collettivo, ricco di forme e privo di anima.
Voto 2. “
Be' ovviamente non gli è piaciuto (non ho nemmeno raggiunto la sufficienza!). Però ha scritto una cosa importante: “privo di anima”. Il che mi fa pensare che trattandosi del punto di vista di un computer la cosa mi sia riuscita. Poi è chiaro che il suo “privo di anima” si riferisce anche al racconto che non gli ha trasmesso un bel niente. (Forse era colpa di una nebulosa di passaggio - scherzo!) Da questo deduco che forse avrei dovuto metterci un po' più di anima, magari a chi lo legge può sembrare eccessivamente impersonale. (Ne terrò conto, grazie!)
@Giorgio Leone ha commentato che sarebbe stato meglio cambiare la frase: “So che si intrallazzava anche con Lucius ”. Ti ringrazio per la dritta, ci ho riflettuto: era stata messa appositamente in un modo che potesse sembrare un gergo umano, per umanizzare il computer stesso e preparare il colpo di scena finale. “Intrallazzi amorosi” si dice. In effetti però, visto che il tuo è un parere da autore, ma in questo caso anche la lettore, ci ho pensato a lungo. Un po' come capita quando l'editor ti fa notare un termine che potrebbe non essere quello corretto. (E nel 90% dei casi ha ragione lui, perché vede la cosa dall'esterno, come lettore e anche per esperienza professionale!) Quindi ti ringrazio per avermici fatto ulteriormente soffermare.
Ringrazio @Skyla74 per avere apprezzato i periodi brevi. Ero avvezza a farli lunghi e tortuosi molto tempo fa, un classico errore. Poi ho capito che periodi troppo lunghi e complessi rendono la lettura difficile e a volte scoraggiano il lettore e mi sono corretta. (Questo proprio grazie a chi me lo ha fatto notare.)
Mi sa che sono stata troppo prolissa. Chiedo venia se vi siete annoiati. Comunque è stato un vero piacere partecipare, conoscervi e leggere i vostri racconti.
Anche se sono “nabba” vorrei proporre una cosa agli organizzatori per le prossime gare. Non sarebbe interessante se anche l'organizzatore fosse tenuto a giudicare i racconti? Potrebbe essere un giudizio da parte di chi ha pensato al tema della Gara. Ovviamente è solo un'idea. Potete anche mandarmi a quel paese o nello spazio profondo!
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Ciao Mirtalastrega, nel regolamento si specifica che chiunque può commentare e votare, altresì non si vieta esplicitamente all'organizzatore di votare ed esprimere i giudizi e nemmeno lo si obbliga.Mirtalastrega ha scritto: Anche se sono “nabba” vorrei proporre una cosa agli organizzatori per le prossime gare. Non sarebbe interessante se anche l'organizzatore fosse tenuto a giudicare i racconti? Potrebbe essere un giudizio da parte di chi ha pensato al tema della Gara. Ovviamente è solo un'idea. Potete anche mandarmi a quel paese o nello spazio profondo!
Quindi per l'organizzatore, così come per tutti gli utenti ad esclusione dei gareggiatori, è facoltativo esprimere i commenti e i voti.
In questo caso, avevo già deciso di farvi avere i miei commenti e voti per darvi anche io il mio riscontro.
Ciao
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Intanto voto me stesso per "d" efufonica che mi è scappata nell'ultimo messaggio: 1
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Bello, bello, bello. Mi è piaciuto molto. Dialoghi credibili, Scrittura brillante. Ambientazione fantascientifica piacevole.
Il colpo di scena coglie impreparati, è difficile immaginarlo. Brava.
Solo una cosa: come fa un computer ad avere fatto sesso con un uomo? (Forse preferisco non saperlo). Avrei evitato le ultime tre frasi, ormai il racconto aveva detto ciò che c'era da dire.
VOTO: 5
Patrizia Chini - La fatina buona.
La storia è credibile, di quelle che succedono tra le persone tutti i giorni, rappresenta bene il senso di frustrazione di chi fa del bene e poi viene frainteso. Ci sta il lieto fine.lo trovo solo un po' troppo "raccontato" per i miei gusti, Troppi eventi. Avrei dato più spazio ai sentimenti e i pensieri della protagonista.
VOTO:4
Massimo T - Un nome sbagliato.
La storia è veramente bella. E' molto realistica e commovente, secondo me. Vederla dagli occhi di un bambino "speciale" non è facile. Scritto bene.
VOTO:5
Carlocelenza - Specchi.
Per i miei gusti troppo filosofeggiante. Non ho trovato una trama vera e propria. Non che ci debba essere per forza oppure può darsi che non lo abbia capita, ma sia la prima parte sia quella con la ragazza non mi hanno trasmesso granché. Qualche refuso, alcune frasi che mi suonano male, e poi "sì" come avverbio di affermazione va scritto con l'accento. Carlo mi è piaciuto di più in altri racconti.
VOTO:3,5
Skyla74 - Il diavolo veste... quello.
La prima parte mi aveva convinto poco, non mi piacciono i racconti in cui il narratore si rivolge ai lettori (Siete stati gentili.. ecc) poi ho capito di avere frainteso. Ho letto che la protagonista si rivolgeva agli stagisti e ho visto la storia sotto un'altra ottica. Un po' esagerato per i miei gusti come lessico e come tono, ma nel contesto della trama ci sta.
VOTO:4
Gabriele Ludovici - Il sorriso di Paddy Shields
Bel racconto, il rocker anziano che si "umilia" per mantenere la figlia. Paddy è descritto bene e fa tenerezza nella sua difficoltà ad atteggiarsi a rock star. Mi è piaciuta anche la scelta dei verbi al presente.
VOTO:4,5
Giorgio Leone - Specchi
La scelta di raccontare tre storie legate dall'attinenza con uno specchio la trovo veramente interessante. Il rischio è che ci si trovi con alcune storie che piacciono di più e altre meno. Devo dire che comunque il taglio originale della struttura del racconto mi piace. E delle tre storie ho apprezzato di più le ultime due.
VOTO:4,5
Nunzio Campanelli - Cronaca di una mente malata.
Bello, molto. E commovente. Bravo Nunzio. Le ultime due frasi sono veramente azzeccate. Ottima anche la scrittura, curata e precisa (anche nei dettagli come "È" invece di "E'").
VOTO:5
Stefania di Giannatonio - Due.
Un pochino contorto, ma la trama si comprende e, a volte non essere troppo espliciti non è un male. La trama è interessante e l'interazione tra i vari personaggi resa bene con i discorsi diretti e i pensieri tra virgolette. Buoni i riferimenti ai primi gemelli della "solitudine", mi sono piaciute meno alcune frasi un po' intricate.
VOTO:4,5
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Togli un altro punticino per NON aver usato EdOra!Alberto Tivoli ha scritto:Intanto voto me stesso per "d" efufonica che mi è scappata nell'ultimo messaggio: 1
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Devo chiederti scusa prima di tutto perchè sono caduta, senza accorgermene, nell’errore che ho contestato a te: ero così convinta di aver compreso bene la trama che non ho nemmeno riletto il tuo racconto! Da qui, dalla mancata comprensione del racconto, al secondo errore sono arrivata velocemente. Ho fatto tutto un fascio dei tuoi tre racconti, li ho collegati prendendo un po’ dell’uno e un po’ dell’altro e ne è venuta fuori una storia nuova. Certo questo non depone affatto in favore della mia intelligenza, però, devi riconoscere che ho molta fantasia ovvero ho un pensiero “divergente” di cui parla per la prima volta Guilford nel lontano 1950.
Comunque, pensiero divergente o convergente che sia, non ho scuse anche perchè sembra che io non abbia compreso nemmeno il racconto di Mirtalastrega... cosa di cui si può discutere. Sì, è vero che si parla di computer e io parlo di robot ma non riferendomi direttamente al racconto. Era semplicemente una considerazione per quel che potrà essere il nostro futuro e quel “potrebbero” ne è la conferma “in uno scenario futuristico dove robot, in tutto uguali a noi, fisico e anche sentimenti oltre all’intelligenza, “potrebbero” ...
Cercherò di essere più attenta, di leggere e rileggere per non incorrere in simili, spiacevoli errori.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Se è veramente una domanda, la risposta è no, non gioco a burraco, però gioco a scarabeo alias "Parole in scatola", quello di Mundigiochi.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Una volta giocavo a bridge, le carte mi piacciono, i giochi mi piacciono, gli arzigogoli mi piacciono, e anche il burraco on line perché ti permette di giocare con avversari veri, ma si incontrano certi soggetti!
Forse qualcuno ha da raccontare, siamo qui per questo, vogliamo comunicare altrimenti non saremmo qui e se sono ricette di cucina o episodi della nostra vita perché non farlo.
Rilassati, se sei a corto di cioccolata te la mando io.
P.S. La cioccolata ha un effetto simil thc ( Canne ) ci sono riscontri di laboratorio.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Non esistono cose pericolose, ma modi pericolosi di fare le cose, camminare fa bene ma camminare cento ore di fila no.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Niadra Mirta la strega
Un computer dai sentimenti umani come amore, rabbia, gelosia, provoca un incidente dove perdono la vita quattro astronauti tra i quali quella che la macchina ritiene essere la sua rivale. Una storia che non brilla per originalità, ma ormai tutto è stato scritto e tutto è stato detto e a noi rimangono solo le permutazioni. Ben scritto. Interessante il colpo di scena finale che rivela l’identità artificiale della protagonista. Voto 4
La fatina buona Patrizia Chini
Una storia dove i buoni sentimenti abbondano, ma neanche tanto. Sarebbe stato interessante per ravvivare l’interesse del lettore, tratteggiare più compiutamente il personaggio della sorella-mamma, lasciando trapelare eventuali sfaccettature del carattere contrastanti con la qualifica di “fatina”. Inventando, naturalmente. Bella la scrittura. Voto 3,5
Un nome sbagliato Massimo T.
Bello il racconto, bella la scrittura. Tratti un teme difficile, la diversità, e devo dire lo affronti usando i giusti riferimenti. Forse un po’ fumoso, ma a volte è necessario che anche il lettore si adatti allo scrittore, e non solo il contrario.
Voto 4,5
Specchi carlocelenza
Buona l’idea della galleria di specchi come metafora della vita dove riflettiamo non le nostre immagini deformate ma i pregiudizi delle persone che ci vedono. Buona la scrittura.
Voto 4
Il diavolo veste… quello Skyla74
Un fiume di parole travolge il povero tovagliolino, che secondo me credo svolga onestamente il proprio lavoro. Del resto non è causa, ma conseguenza. La pubblicità che gira in tv, non tutta ma la maggior parte, è infantile e si rivolge a menti infantili. Questo non significa che non sia efficace.
Ben scritto
Voto 4
Vetrine Ludovico
Per associazione d’idee certo si pensava ad altro. Che c’è dietro una vetrina di Amsterdam che provochi reazioni viscerali e pulsioni incontrollabili? Verrebbe naturale pensare a quello a cui tutti (forse) abbiamo pensato. Potenza della persuasione occulta. Io ad Amsterdam non ci sono mai stato, e quello che so è stato mediato dalla stampa e dalla televisione. Si pensa di soggiacere al terzo vizio capitale, e invece si scopre che del quinto si tratta. Sempre peccato è. Dante, infatti, li sistemò tutti e sette all’inferno. Come consolazione, magra, ci restano le parole di Oscar Wilde, che diceva di preferire il paradiso per il clima, e l’inferno per la compagnia.
Scrittura perfetta.
Voto 4,5
Il sorriso di Puddy Shields Gabriele Ludovici
Se l’intento era quello di mostrare il lato umano di un divo, pur nella sua catastrofica decadenza, devo dire che, almeno per quanto mi riguarda, non è riuscito. Che si occupi di sua figlia (vista sì e no due volte in vita sua) giusto per sapere se le sono arrivati i suoi soldi, non lo rende più umano, semmai il contrario. Comunque a parte questa mia tesi, peraltro facilmente smontabile, il racconto è ben scritto e leggibile.
Voto 4
Tris di specchi Giorgio Leoni
Gli specchi riflettono la realtà, non mediano, non lo sanno fare. I tre tipi umani descritti hanno questo problema, e non sembrano brillare per le iniziative intraprese. La scelta di raccontare tre storie in vece di una mi lascia perplesso.
Ottima scrittura
Voto 3,5
Due Stefania di Giannantonio
Un monologo interiore che esprime sofferenza, intolleranza e felicità. La citazione dei numeri primi viene colta, purtroppo parzialmente perché non ho mai finito di leggere il libro. Non mi è piaciuto molto il finale.
Scrittura perfetta.
Voto 4
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Ci siamo quasi, poco meno di cinque giorni ci separano dalla chiusura delle votazioni.
L'ultimo gareggiatore che deve votare è Stefania di Giannantonio, pena l'esclusione del suo racconto dalla gara.
Vedremo se negli ultimi giorni anche qualche altro frequentatore del forum vorrà esprimere il suo parere.
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 59 - Commenti e votazioni
Wow che bello! Non sto più nella pelleAlberto Tivoli ha scritto:Ciao a tutti.
Ci siamo quasi, poco meno di cinque giorni ci separano dalla chiusura delle votazioni.
L'ultimo gareggiatore che deve votare è Stefania di Giannantonio, pena l'esclusione del suo racconto dalla gara.
Vedremo se negli ultimi giorni anche qualche altro frequentatore del forum vorrà esprimere il suo parere.
Alberto non so perché ma il tuo avatar lo vedo tutto spostato in alto, che fa proprio paura ... hai modificato qualcosa nella firma?
La Gara 3 - C'era una volta...
A cura di Bonnie.
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La Gara 15 - Risorse a piccoli sorsi
A cura di Mastronxo.
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La Gara 45 - Due personaggi in cerca d'autore
A cura di Ser Stefano.
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BReVI AUTORI - volume 5
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Marco Bertoli, Angela Catalini, Francesco Gallina, Liliana Tuozzo, Roberto Bonfanti, Enrico Teodorani, Laura Traverso, Antonio Mattera, Beno Franceschini, F. T. Leo, Fausto Scatoli, Alessandro Chiesurin, Selene Barblan, Giovanni Teresi, Noemi Buiarelli, Maria Rupolo, Alessio Del Debbio, Francesca Gabriel, Gabriele Iacono, Marco Vecchi, SmilingRedSkeleton, Alessandro Pesaresi, Gabriele Iacono, Gabriele Laghi, Ilaria Motta.
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L'Altro
antologia AA.VV. sulle diversità del Genere Umano
Attraverso il concorso "L'Altro - antologia sulle diversità del Genere Umano", gli autori erano stati chiamati a esprimersi sulle contrapposizioni fra identità, in conflitto o meno, estendibili anche a quelle diversità in antitesi fra di loro come il terreste e l'alieno, l'Uomo e l'animale, l'Uomo e la macchina, il normale e il diversamente abile, il cristiano e il musulmano, l'uomo e la donna, il buono e il cattivo, il bianco e il nero eccetera. La redazione cercava testi provocatori (purché nei limiti etici del bando), senza falsi moralismi, variegati, indagatori e introspettivi. Ebbene, eccoli qua! La selezione è stata dura e laboriosa, ma alla fine il risultato è questo ottimo libro.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Furio Bomben.
Contiene opere di: Furio Bomben, Antonio Mattera, Maria Letizia Amato, Massimo Tivoli, Vespina Fortuna, Thomas M. Pitt, Laura Massarotto, Pasquale Aversano, Ida Dainese, Iunio Marcello Clementi, Federico Pavan, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Giorgio Leone, Giovanna Evangelista, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Francesco Zanni Bertelli, Gabriele Ludovici, Laura Traverso, Luca Valmont, Massimo Melis, Abraham Tiberius Wayne, Stefania Fiorin.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.