Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.Quella mattina la leggerezza era la predominante che gli occhi, appena aperti, trasmettevano al cervello e poi al corpo, ancora steso tra erbastringa e rametti di frangiraggi che il forte vento e pioggia del giorno prima aveva strappato via…ma ora gli occhi erano costretti a due fessure dal sole accecante nel blu intenso di un cielo extraimmaginario.
La settimana era stata pesantemente segnata da fatti che avrebbero strafatto anche il più cinico assertore dell'inevitabilità degli eventi…ma era finita!… e la Morte non era sopraggiunta, come sarebbe stato assurdamente logico aspettarsi…quindi, ovviamente, la leggerezza di cui sopra detto era ora lo stato di grazia che aveva riempito il vuoto lasciato dall'anch'essa sopradetta Morte.
Certo capirete che avere il vuoto riempito dal nero profuso dalla "Signora" non era cosa auspicabile, specie dopo aver sopportato tutto il peso di una decimana lavorativa che ti stendeva, senza possibilità di poterti rialzare e fare due passi nel verdastro extraland suburbano che era lì, fuori dalla cinta urbana, bello e quasi per nulla usurato, dato che pochi riuscivano fisicamente a praticarlo.
L'erbastringa cresceva rigogliosa e i frangiraggi frangevano i raggi del sole, ricamando ombre che non servivano a rinfrescare carne ed ossa di corpi accaldati da giochi, corse o sesso… l'unico effetto che sortivano quelle zone d'ombra era quello di ammorbidire la luminescenza lattiginosa dei corpi astrali che tutta la popolazione di FullTime City aveva imparato a far uscire dal corpo fisico per sentirsi liberi nell'unico giorno della decimana che era stato concesso, dopo secoli di lotte sociali e di morti uccisi nelle manifestazioni.
La concessione del giorno di riposo era stata strappata dai sindacati al Governo con il compromesso di cambiare la settimana lavorativa in decimana e ridurre le ore di riposo decimanali a 24.
All'interno di questo compromesso ce n'era un altro e cioè che 12 ore del giorno di riposo dovevano essere lavorate… pena il ripristino dei 10 giorni lavorativi su 10
Quella mattina come dicevo, con gli occhi stretti a proteggermi dalla luce non filtrata del sole, mi stavo veramente gustando le mie 12 ore di riposo, disteso (astralmente) tra l'erbastringa e sotto ai frangiraggi!
Ahhh benedetti sindacati…grazie!*
*L'ironia di questo ringraziamento in un futuro ipotetico e distopico è applicabilissima alla situazione della società odierna dove la persona è ridotta a semplice presenza produttiva da usare ed usurare senza troppo dispendio economico ma con il massimo profitto.
Racconti alla Luce della Luna
