Sei tu poeta?
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Re: Sei tu poeta?
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Re: Sei tu poeta?
ciao Laura , non è una critica alla poesia e nemmeno ai poeti in quanto tali, non reputo la poesia inutile anzi, sono il primo ad adoperarla. Sull'esperienza umana nel mondo, siamo i maestri, anche perché siamo gli unici a saperla descrivere, usando o associando al nostro sentire, le stesse nostre parole che quindi non ci appartengono più singolarmente, non sono nostre personali, ma dell'umanità intera. Bene se adesso qui qualcuno mi desse la reale descrizione di Dio o della sua anima (che io non credo ci appartenga minimamente, ma se vuoi più spiegazioni riguardo il mio sentire su questo ti rimando a questo mio saggio https://www.braviautori.it/dio-uomo-sci ... ivoco.html) allora si, quelle sarebbero nuove parole, parole che apparterebbero di diritto a chi potrebbe fare questo. Quindi visto che l'uomo non può fare questo, non potendo minimamente comprendere ne Dio ne l'eventuale anima in noi riposta da esso, dovrebbe accettare maggiormente il suo ruolo all'interno del creato stesso, cioè comprendere se stesso e lo stesso creato fin dove può farlo, cioè entro il suo stesso limite umano, senza volere andare o dovere cercare oltre lo stesso, semplicemente perché non gli è concesso farlo. Quindi la mia poesia era solo un monito un promemoria di non pensarci o crederci di poterci spingere o aver diritto a spingerci oltre il nostro stesso ruolo all'interno di tutto questo.Laura Gallerani ha scritto: 07/05/2022, 11:41 Mi sembra di capire che anche i poeti, pur con le loro maggiori capacità di interpretare i sentimenti e le sensazioni, hanno difficoltà nell'esprimersi fino in fondo su quella che è l'esperienza umana nel mondo. La comunicabilità ha un limite, quindi. Siamo soli sul pianeta. Intravedo anche una leggera critica all'esser poeti, della poesia come inutilità...non so. Comunque stimolante e originale.
Laura quando rispondi o commenti per la prima volta una poesia (per validare poi l'eventuale tuo voto alla stessa, quindi partecipare al granprix) devi mettere al posto di "RE:" Commento, altrimenti non rendi valido il voto, né puoi partecipare alla gara col tuo componimento (molto bello).
- Liliana Tuozzo
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Dici che sei alle prime armi in questo campo,io ho trovato belli i tuoi versi, con i suoi dubbi e i suoi perchè.






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Re: Sei tu poeta?
Non entrerò più nello specifico per spiegare il mio testo, chi vuole troverà ben più di una mia spiegazione allo stesso, scorrendo tra i commenti.
Voglio invece far notare come il 99.9 per cento dei commenti in risposta data da parte di tutti o quasi siano stati fatti (a favore della stessa o meno che sia) per dare un senso o una motivazione (diversa poi nel sentire personale di ognuno) su cosa significhi per lei/lui la poesia (in senso generale intendo) stessa o essere poeti in quanto tale, cosa che io non ho mai sminuito, né negato se leggete bene sia il testo che le spiegazioni riferite a questo, rispetto al modo che viene da noi percepito tale, me compreso. La mia non è ne una invettiva contro la poesia né contro il poeta in quanto tale che applica la stessa come mezzo di risposta ed espressione al suo sentire. La mia è solo una presa di coscienza personale e che tenevo a condividere anche con voi, di quello cioè che in realtà oggettivamente e soggettivamente possiamo o non possiamo descrivere, di quello per dire che noi chiamiamo anima, ma di cui non abbiamo nessuna possibile descrizione oggettiva di essa, al di là di quello che di volta in volta applichiamo di noi in essa, di quello che noi chiamiamo Dio, ma di cui poi non abbiamo nessuna reale coscienza o conoscenza di esso. Nessuno può fare questo con reale onestà verso se stesso, cioè descrivere o raffigurare, scolpire ecc., realmente, in piena sincerità sia emotiva che intellettuale qualcosa che non potrà mai comprendere, quindi qualcosa di indescrivibile ed incomprensibile, dato e rimasto nei fatti tale, dal nostro stesso limite e comprendere umano (nonostante un sentimento di fede più o meno reale percepito in noi, me compreso). Nessuno quindi o quasi che si sia fermato un attimo a riflettere veramente sulle mie parole, ma solo o in larghissima parte a difendere/definire la poesia in quanto tale, come sacro mezzo di espressione, a cui tutto o quasi si inchina, ma purtroppo non è così. Non tutto è percepibile attraverso il nostro sentire, non tutto è descrivibile attraverso il nostro essere. Quindi ogni qualvolta noi liberamente e in pieno diritto (ci mancherebbe) associamo al nostro parlare, sentire o descrivere la parola anima, in realtà non parliamo dell'anima stessa associata ad esso, ma solo e soltanto del nostro sentire, riflesso solo su se stesso, cioè solo espressione di noi stessi, su noi stessi, ma non dell'anima in/su di noi. Vorrei solo che prendeste se non coscienza di questo, almeno un pensiero o spunto riflessivo su questo (per me) dato di fatto.
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Re: Sei tu poeta?
Se così non fosse invito i presenti a descrivermi l'anima o Dio se preferite, per quello che essa/esso stessa/o è, e non per quello che noi invece associamo ad essa/o di volta in volta nel/del nostro sentire, cioè per quello che è di fatto, all'infuori del nostro stesso comprendere quindi, e non per quello che rappresenta per noi, in noi.
Capite adesso il senso del mio testo?
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Re: Sei tu poeta?
Ad ogni futura domanda a riguardo della poesia rimanderò direttamente a questi ultimi miei interventi che credo esplicativi della stessa e del pensiero dietro ad essa. Grazie a tutti per la pazienza e per il tempo.
- Laura Traverso
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Re: Sei tu poeta?
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Re: Sei tu poeta?
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Re: Sei tu poeta?
L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Cuori di fiele
antologia di opere ispirate all'ineluttabile tormento
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Marcello Rizza,
Ida Daneri,
Francesca Paolucci,
Enrico Teodorani,
Mario Flammia, Francesca La Froscia,
Ibbor OB,
Alessandro Mazzi, Marco Fusi,
Peter Hubscher, Marco Pugacioff, Giacomo Baù, Essea, Francesco Pino,
Franco Giori,
Umberto Pasqui, Giacomo Maccari,
Annamaria Ricco, Monica Galli,
Nicolandrea Riccio,
Andrea Teodorani,
Andr60.
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Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2014 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto








A cura di Giorgio Leone.
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