I figli della notte
I figli della notte
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commento
Credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, parto con dirti che la storia ha del potenziale anche se, secondo me, va rivista completamente-
Hai tanti caratteri a disposizione e li sfrutterei per sviluppare al meglio il racconto, così è molto opaco.
Sullo stile si può fare di meglio, ti lascio qualche suggerimento ma prendilo esclusivamente come tale.
Il mio voto è 2, prova a modificare il racconto e vedrai che andrà bene!
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Quando me lo ritrovai davanti ebbi l’impressione che le ossa del suo scheletro rimanessero in piedi per scommessa. - proverei a scriverlo meglio
ma lì per lì non seppi capire da dove provenisse tale avversità.- rivederei la forma
Si era evidentemente accorto che lo stavo seguendo da quando, dietro l’angolo, lo avevo beccato mentre molestava alcune studentesse davanti all’ingresso della scuola. - sembra più un referto che una narrazione
Quando la sua schizofrenica sagoma sparì dal mio campo visivo- semplificherei con “dalla mia vista”
Lo stomaco mi si strinse – lo rivedrei evitando il “mi si”
Non capivo cosa volesse dire l'uomo. "Ascesa?" chiesi.
"Sì" disse l'uomo. "Ascesa al potere. Ascesa al mondo."
Sentii un brivido lungo la schiena. "Non ci riuscirete mai" dissi. - i questo dialogo il protagonista dice di non capire gli argomenti del suo interlocutore, ma poi si esprime dicendo "Non ci riuscirete mai" come se capisse le intenzioni della persona con la quale sta parlando, secondo me non torna.
Entrai in casa e mi chiusi la porta alle spalle.- “mi” chiusi lo eviterei
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il tuo racconto sembra l'incipit di una sorta di "thriller/fantasy" in cui vengono vagamente presentati dei personaggi: principalmente il poliziotto e "i figli della notte", identificabile all'inizio con l'uomo misterioso "con le ossa del suo scheletro che rimangono in piedi per scommessa" e poi in quegli/lle "uomini e donne vestiti in nero che si muovevano in modo frenetico". Ma a parte l'inseguimento, le voci nella testa, le vaghe atmosfere inquietanti e gli altrettanti inquietanti avvenimenti che dovranno poi accadere, alla fine resta poco. Tutto molto vago, ambiguo, misterioso. Sì, esiste qualcosa di intuibile, ma non sempre di facile discernimento. È più simile, data anche la brevità, a una quarta di copertina, uno spoiler, di un testo più ampio dove tutto verrà poi sviscerato nel suo sviluppo con maggiore chiarezza, e ciò che rimane, dopo averti letto, è solo un senso di sospensione di un racconto non raccontato.
Mi spiace, e non voglio neppure mortificarti con un voto basso. Il racconto non c'è, per come la vedo io, ma solo le premesse, tra personaggi e abbozzo di trama, di un racconto, volendo anche avvincente.
Tante belle cose, Giampiero
Antonio Giordano
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Non è per forza un male, ma, forse, avendo a disposizione uno spazio molto superiore a quello occupato, avrei preferito avere una storia un po' più strutturata.
Alla prossima!
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Di fatto il testo non finisce, non c'è una conclusione vera, quanto piuttosto una pausa, una sospensione, che spinge il lettore a porsi davvero molte domande.
Sulla parte più tecnica non entro in merito, perché ho notato delle stonature e dei refusi, ma sono già stati evidenziati.
Il mio voto è 3. Spero ancora di rileggere qualcosa di suo in futuro, magari più corposo e autoconclusivo. Comunque i miei complimenti per aver saputo incuriosire con un genere ultimamente fin troppo abusato. Buona giornata.
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… in effetti leggendolo e leggendo i commenti l'impressione che si tratti di un "intro" si rafforza. Il lettore resta deluso da un finale che non è un finale.
Magari la tua intenzione era proprio questa… quella di lasciare in attesa di un seguito… mah!
Jacopo
Re: I figli della notte
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commento: I figli della notte
… Lo seguì, stringendo la pistola… direi - Lo seguii…
Questo breve testo ha il grande merito di avermi interessato. E sì che non sono certo appassionato al genere.
Condivido i commenti che mi hanno preceduto. È un inizio, in cui hai seminato molte cose che necessitano di uno sviluppo adeguato, e sono certo che le capacità non ti mancano. Quando lavoravo non avevo il tempo di scrivere, ed è lodevole che tu ci riesca, pur nei ritagli di tempo.
Mi auguro di continuare a ritrovarti qui da noi, perché ogni voce è preziosa.
Non sarebbe cortese ridurre il mio parere a un arido voto. Il racconto l’ho apprezzato e a rileggerti.
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