Descrizione: Un uomo dalla psiche destabilizzata fa i conti con quello che è, avrebbe voluto essere o sarebbe stato meglio essere.
incipit: Sono sempre stato affascinato da cose che non ho mai capito. Anche adesso, che sto tentando di riavvicinarmi a quelle che sono sempre state le mie passioni, mi ritrovo la testa che annaspa. Sono sempre lì ad affrontare gli stessi basilari concetti. Provo a mettermi in piedi, barcollo, avanzo di qualche metro ma quando arriva il momento di procedere a passo spedito, niente. E allora ricomincio un'altra volta dall'inizio, ancora e ancora.
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Descrizione: descrizione da definire...
incipit: Il caffè del mattino - Papà, sei pronto? - chiamò Lena dall'entrata. La voce echeggiò lungo il corr…
(racconto narrativa, medio) di
Fabio Descrizione: Vecchio fatto di cronaca riproposto in un racconto su un immigrante.
incipit: Apágate mi amor que tengo frío y tu calor da lágrimas a ese cuerpo que se ha rendido solo bajo el sol temblando como cuerpo herido. Él sabe que tenerte es un momento y envuelto en nubes de tristeza mira destellos y luces de alegría salir de ti, sin detener la suerte. Suerte (Traduzione italiana: culo. Ogni riferimento a fatti e persone è del tutto casuale) Filippino, con due occhi grandi come la paura, nessuno avrebbe mai detto che la sua vita fosse all'insegna della fortuna. E invece era proprio…
(racconto narrativa, breve) di
Romina Descrizione: Quando tutto ti sembra impossibile, quando perfino quelle persone con cui hai solo condiviso brevi momenti di vita sembrano cambiare tutto. Quando tutte le scelte sbagliate chiedono il conto, che fai? Cosa decidi di fare? Chi sceglie per te?
incipit: «Non è possibile» sono le uniche parole che riuscivo a urlare, mentre guardavo me stessa in preda alla disperazione. Tutto questo non è reale, è un incubo. Quel test non mentiva, era positivo. Non c'era altra scelta, per la prima volta nella mia vita dovevo fare i conti con me stessa.
Descrizione: Liliana, un risveglio insolito, una visita insolita che la metteranno a nudo davanti alle proprie certezze o quelle che reputava certezze…
incipit: Quando i pensieri vanno oltre l'apparenza.
Descrizione: Un concentrato di profumi, suoni e consistenze che caratterizzano una casa.
incipit: Ecco, adesso puoi percepirlo credo. In questa stanza c'è un lieve aroma di caffè; sì, hai ragione, si mescola impercettibilmente al profumo del rosmarino usato per cuocere le patate arrosto della sera prima. Se annusi ancora meglio, puoi addirittura discernere l'odore intenso e caldo della passata di pomodoro mentre sobbolle per condire la pasta del pranzo precedente.
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(racconto altro, breve) di
Luzant Descrizione: Futuro passato. Ore 9 am. Attese precipitazioni acide. Sempre gli stessi errori.
incipit: Hako, help me - a ヴェイパーウェイヴ s a m p l e s t o r y /01 Apro
gli occhi. Il salotto è un acquerello rosa fenicottero. Ho di nuovo pianto nel sonno.
C'è umidità, caligine, mi sudano le sinapsi. Sono uno Sputnik alla deriva, perso nell'orbita d'un soggiorno démodé. Falci di luce gialla ibridano le ombre afose della stanza. Un allarme. La centralina domotica segnala un problema. È la pre-allerta.
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Descrizione: Quale può essere il mondo di una bambina che vive in solitudine e in ristrettezze? Cosa può sprigionare la sua fantasia per crearsi nuovi orizzonti? Quanto affetto e quanto nostalgia si possono provare nel ripercorrere i ricordi di questa infanzia vi.
incipit: Oggi, dopo tanto tempo, sono tornata in quel posto. Era parecchio cambiato e mi prese subito un nodo…
(racconto narrativa, medio) di
Serena Descrizione: Una stagnola gli disse che gli aveva rubato il sorriso perchè lui non voleva ragalarglielo.
incipit: Alberto aveva la faccia attaccata alla federa ingiallita del cuscino, umidiccia per la bava.
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Descrizione: La città è scossa da forti boati, gli abitanti devono correre ai loro rifugi, ma una bambina non può ancora andare a nascondersi. Prima deve trovare una cosa. Possono delle cianfrusaglie ammucchiate dentro un cassetto rievocare momenti passati?
incipit: Kendra le afferrò il braccio e la trascinò giù dal letto. Ancora addormentata, Becca correva a occhi chiusi, inciampando e cadendo ad ogni gradino della scala. Le due sfrecciarono accanto al salotto ma la bambina si bloccò. Non poteva andarsene senza. Si precipitò sul mobile della radio e aprì il terzo cassetto, l'unico senza manico. Quel cassetto.
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Descrizione: Un brevissimo racconto ambientato nella cornice barocca di una Sicilia del 1800. Una favola che vede come protagonisti nobili borghesi e contadini uniti dall'amore per il ballo.
incipit: Nobile sfide ap pasi di danza La musica arrivava fragorosa alle orecchie della compagnia d'alta borghesia che si fermò a guardare quei ballerini popolani che danzavano in piazza una vivace tarantella.
Descrizione: Un'immaginaria vicenda tra sesso e lotta per il potere, ambientata nel 1938, durante il viaggio di Hitler in Italia. Buona lettura.
incipit: L'idrovolante compì un'ampia virata per allinearsi allo specchio d'acqua poi iniziò a planare, i pattini sfiorarono il pelo dell'acqua all'unisono e proseguirono aprendola ai lati. "Perfetto", ebbe a pensare l'uomo vestito di tutto punto che attendeva sul molo. Attese lì, con le braccia incrociate sul petto, che l'idrovolante attraccasse; poi, quando il pilota spense il motore, si avvicinò.
Descrizione: Quattro ladruncoli s'introducono nottetempo nel casale, ignari del fatto che se la dovranno vedere con con il vero e poco malleabile proprietario. Buona lettura.
incipit: Il motore emise due, tre colpi di tosse e li piantò in asso in aperta campagna. «Cos'è successo, capo?» domandò spaventato il ragazzetto biondo seduto dietro. Quello alla guida, un tipo grande e grosso dal faccione butterato, si volse e lo fulminò con lo sguardo. «Capo lo dici a tua sorella! Hai capito! Mezza cartuccia!» latrò con voce grattata.
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(racconto narrativa, breve) di
Elanor Descrizione: Anna sta tornando a casa in autobus un venerdì sera. Non si accorge che qualcosa l'ha seguita.
incipit: Le ombre sono proiezioni di noi stessi, dal punto di vista della luce. Dalle nostre ombre allungate sappiamo che, per il sole, nelle sere d'estate, siamo alti come alberi. Di solito, la nostra ombra dipende tanto dalla forma che abbiamo noi, quanto dalla posizione della fonte di luce. Questo lo sanno bene gli artisti. A volte invece l'Ombra non dipende da nessuna delle due cose. Questo lo sanno tutti, in fondo. Ma si cerca di fare finta di niente.
(racconto narrativa, breve) di
Andr60 Descrizione: La cena a casa di una famigliola della Libera Repubblica di Pulcheria.
incipit: Dopo una lunga giornata di lavoro, Alfonso se ne stava spaparanzato sul divano in salotto davanti al televisore da cinquantadue pollici nuovo di zecca. Accanto a lui, il piccolo Andrea, di otto anni, contrariamente al solito, era intento anch'egli alla visione del programma preferito di papà, ovvero il tg serale. Il cellulare gli giaceva a fianco, pronto a essere afferrato alla prima occasione.
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Descrizione: Una stalla troppo stretta non é un salotto ideale.
incipit: Una stalla lunga e stretta non é un salotto ideale per il filò
Descrizione: "Era in quei momenti solitari, nei quali tentavo disperatamente di aggrapparmi alle certezze, ai dati di fatto, che la mia razionalità era messa a dura prova."
incipit: Il primo a tornare fu il cane. Quel meticcio piccolino, sempre affamato, con il ringhio perenne che modulava per esprimere le sue emozioni canine, mi era sempre piaciuto. Il suo modo di dimostrare diffidenza, nascondendosi sotto il tavolino o sotto una sedia in presenza di estranei, non mi era mai sembrato indice di cattivo carattere, lo vedevo come il suo prendere le distanze dal mondo, l'esprimere un certo controllo su quello che riteneva il suo territorio esclusivo, valutandone l'eventualità di.
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Descrizione: Un racconto scritto in età adolescenziale.
incipit: Salgo la scalinata di legno. Svolto a destra della parete della casa che dava sulla piscina, che osservo. Davanti a me l'entrata di quella che sarebbe stata la nostra casa, molto piccola. Entrando trovo un salotto, con sala cottura che funge anche da camera matrimoniale. Alla mia sinistra il bagno ed una camera matrimoniale, dormiremo li io ed il mio fratellino. Sento delle risatine, erano mia madre e quella ragazza. "Le solite risatelle femminili… " pensai.
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