I sassi nello stagno
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I sassi nello stagno
Li facevo roteare e sulla superficie dell'acqua immobile creavo delle bellissime onde. Il sasso rimbalzava lontano, spesso fino alla fine dello stagno.
Gli altri bambini rimanevano a guardare, cercando di imitarmi ma senza riuscirci.
Il sasso era il guaio, il cattivo pensiero, la tristezza, la solitudine.
Lanciandoli con tutta la mia forza pensavo nella mia testa di bambino di poter scacciare via tutto quello che di negativo percepivo.
E con più il sasso arrivava lontano e creava cerchi sempre più ampi più l'operazione mi pareva riuscita.
Adesso da adulto molte volte in sogno mi appare quel vecchio stagno e mi riconosco mentre lancio i sassi più lontano possibile cercando di scacciare inconsciamente qualcosa andato storto nella mia via vita di adesso.
Ma all'interno del sogno, mentre l'ultimo cerchio sulla superficie dell'acqua andava, andava, fino a svanire, non lasciava mai lo stagno completamente immobile.
Come quando ero bambino, cerco di allontanare i cattivi pensieri a mio modo, ma i cerchi che rimangono sull'acqua mi danno modo di pensare che non sempre il proposito è andato a buon fine.
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Re: I SASSI NELLO STAGNO
L'errore se di errore si può parlare, a mio modo di vedere, è il fatto stesso di "allontanare" ,scacciare via lontano i problemi o le situazioni e relativi risvolti negativi che esse comportano o che la vita ci pone incontro.
Da bambini chiaramente è difficile cogliere questo aspetto, ma i problemi come qualsiasi altra cosa bella o meno bella nella nostra vita, non vanno scacciati o allontanati da sé senza prima averne ragione fatta, lo stesso per le questioni che inizialmente al contrario ci sembrano positive, abbracciandole ed adottandole inconsapevolmente, ma come dicevo prima ogni aspetto
và possibilmente e comprensibilmente, compreso. Questo per comprendere e quindi immagazzinare e avere in noi modo di dare/ci poi la giusta risposta ad ogni situazione emotiva o meno che ci si presenta, qualsiasi essa sia,. Per fare questo abbiamo bisogno di viverla o direttamente o di riflesso. Da bambini, appena nati impariamo e immagazziniamo tutto di riflesso. Crescendo poi, grazie alle basi sviluppate da queste stesse esperienze emotive imparate inizialmente solo di riflesso, adottiamo poi diverse risposte ai diversi stimoli interni od esterni che ci si presentano, sempre più consapevoli o specifici dettati dal nostro grado di comprensione emozionale degli stessi.
Le esperienze negative quindi sono inevitabili nella vita, fanno parte di questa e non vanno quindi solo scacciate, ma prima di tutto comprese, in seguito a questo, per la parte necessaria al nostro mantenimento ottimale psicofisico, anche poi superate tramite consapevolezza delle stesse e all' occorrenza ora sì allontanate, se risultano a noi nocive.
Se non si fa questo si continuerà sempre a vedere quei cerchi nell'acqua, perché il sasso (il problema) non sarà mai lanciato troppo lontano dalla nostra vista per non tornare poi a presentarsi sotto altra forma, ma si propagherà sempre tramite le increspature dell'acqua fino a toccarci e ferirci nuovamente.
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Re: I SASSI NELLO STAGNO
corretto nel dire che ogni emozione, negativa o positiva ci fa crescere.
E' un errore allontanare (o cercare di farlo) tutti i risvolti negativi dici? Occorre sempre razionalizzare TUTTO?
da uomo adulto ovviamente ti dico che hai ragione.
Ma pensa alla storia stessa dell'uomo.
Non hai mai pensato alla scaramanzia? ai riti propiziatori? alle cerimonie inaugurali?
Penso agli indiani d'America che danzano con grandi maschere attorno al fuoco per darsi coraggio e l'indomani combattere il nemico. Non sono simili ad un bambino che intende scacciare la tristezza lanciando un sasso?
Quindi a tuo avviso sono strascichi di medio evo e di antichi rituali insignificanti? Tutto deve sempre essere cosi' razionale e reale?
Lo sappiamo che alla fine si, conta la realtà, ma un po' di immaginazione possiamo mettercela?
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Re: I SASSI NELLO STAGNO
Comunque questo aspetto non è negativo di per sé, dato che esso porta ad ogni modo come risultato una parziale anche se distorta, comprensione di e dentro se stessi per rispondere o cercare inutilmente di rispondere al bisogno di conoscenza sui vari perché esistenziali, a cui come ti dicevo puoi trovare risposta data e precisa solo dentro te stesso tramite la comprensione da questa ricerca derivata, ma mai, oltre o al di fuori di esso (quindi del corpo/io), risposte poi riposte usualmente tramite fede se essa non disvelata, in Altro fuori da esso (Anima,Spirito,Dio ecc). Ad ogni modo ogni riflessione porta o può portare al progresso nell'uomo ed al suo miglioramento, basta guardare alla medicina, dove per cercare di prolungare o guarire il corpo per mantenerlo funzionante e attivo al suo meglio possibile o potenziale, si è giunti ad allungare di parecchio già la normale aspettativa di vita precedente ad essa; tanto quanto ad orrori, stragi, guerre fraticide, dovute alle diverse convinzioni da queste portare avute tanto in passato quanto ancora nel presente (crociate,caccia alle streghe, guerre Sante più attuali ecc). È lungo, ma interessante il discorso, se poi hai qualche dubbio o domanda a riguardo chiedi pure, cercherò di fugarlo il più possibile o risponderti al meglio delle mie possibilità.
L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Carnier, Amelia Baldaro, Andrea Teodorani, Angelo Manarola, Anna Barzaghi, Annamaria Vernuccio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Camilla Pugno, Cinzia Colantoni, Claudia Cuomo, Daniela Rossi, Daniela Zampolli, Domenico Ciccarelli, Dora Addeo, Elena Foddai, Emilia Cinzia Perri, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Francesca Santucci, Furio Detti, Gilbert Paraschiva, Giorgio Billone, Greta Fantini, Ianni Liliana, Imma D'Aniello, Lucia Amorosi, Maria Rosaria Spirito, Maria Spanu, Marina Den Lille Havfrue, Marina Paolucci, Massimo Baglione, Mauro Cancian, Raffaella Ferrari, Rosanna Fontana, Salvatore Musmeci, Sandra Ludovici, Simone Pasini, Sonia Tortora, Sonja Radaelli, Stefania Fiorin, Umberto Pasqui.
Antologia visual-letteraria (Volume due)
Antologia dedicata agli animali
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per la seconda antologia di BraviAutori.it. I ricavati saranno interamente devoluti al sostentamento di una comunità felina abbandonata sita nei pressi del Nucleo industriale di Longarone, Belluno, a poche centinaia di metri dalla diga del Vajont.
A cura di Massimo Baglione e Alessandro Napolitano.
Contiene opere di: Paolo Maccallini, Gianluca Gendusa, Pia Barletta, Angela Di Salvo, Miriam Mastrovito, Alessandro Napolitano, Valentina Margio, Gilbert Paraschiva, Enrico Arlandini, Elena Piccinini, Stefano di Stasio, Eugenio De Medio, Celeste Borrelli, Luisa Catapano, Anna Maria Folchini Stabile, Giovanni Minio, Gemma Cenedese, Antonio Giordano, Rodolfo Vettorello, Cosimo Vitiello, Damiano Giuseppe Pepe, Patrizia Birtolo, Pietro Rainero, Roberto Stradiotti, Anna Giraldo, Maria Rizzi, Vittorio Scatizza, Paolo Frattini, Matteo Mancini, Piergiorgio Annicchiarico, Fabrizio Siclari, Emanuela Cinà, Laura Maria Rocchetti.
Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 24 - Andate tutti all'Inferno!
A cura di Alessandro Napolitano e Giovanni Capotorto.
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La Gara 9 - Un racconto per un cortometraggio
A cura di Alessandro Napolitano.
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La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
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