Storia di una lattina abbandonata

Spazio dedicato alla Gara stagionale di primavera 2020.

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Sondaggio concluso il 20/06/2020, 1:00

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Lombardiwolf
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Storia di una lattina abbandonata

Messaggio da leggere da Lombardiwolf »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Ero una lattina, ero uscito dalla fabbrica della coca-cola. Quel posto mi piaceva perché stavo con i miei amici e facevamo lunghe chiacchierate la notte. Ogni tanto qualcuno di noi veniva riempito da un liquido marrone con le bollicine, veniva portato via e non si sapeva dove sarebbe andato. Un giorno capitò al mio amico: venne spedito dentro grossi imballaggi insieme ad altri della mia famiglia… in fondo eravamo fatti dello stesso materiale!!! Infine arrivò il mio momento, mi riempiono di quella bevanda che non appesantiva solo a me ma anche a chi la beveva. Quando vidi quell’uomo corpulento con la barba grigia, i pantaloni macchiati e il berretto, che indicava me sembrava mi volesse uccidere.
Ero stato imballato anche io, non ricordo granché e al mio risveglio mi trovavo in una vetrina dove faceva molto freddo ed ero vicino a dei miei amici. Non ero mai stato esposto così agli umani!! Ogni tanto venivano i nostri consumatori e con la loro mano sudata ti portavano verso di loro, ti consumavano e poi o venivi gettato a terra e preso a calci o gettato in un contenitore con i tuoi simili. A me è capitata la prima è sorta, venni preso a calci e quando passavo tra due borse tutti esultavano. Mi facevo male e avevo voglia di gridargli “smettetela voglio vedere vuoi essere preso a calci, mostri“. Alla fine mi lasciarono stare, ero steso vicino il muro di una casa e vedevo la gente passare, anche degli animali a quattro zampe si fermavano mi guardavano, ogni tanto mi annusavano e poi se ne andavano.
Ero gioco di tutto e tutti, a volte veniva un barbone e si sedeva accanto a me mi guardava e mi sorrideva poi se ne andava. Passavano persone che mi tiravano un calcio senza neanche guardarmi, gente che inciampava su di me e mostri che mi schiacciavano. Il sole bollente mi riscaldava, rotolavo di qualche metro per colpa del vento.
Dopo tanti giorni che stavo lì a un certo punto arriva un umano con un bastone a cui erano attaccati dei fili e mi spinse in un grosso contenitore a quattro ruote. Il viaggio non fu troppo lungo anche se avevo perso la concezione del tempo. La mia fine stava arrivando!!
Al mio risveglio mi trovai sul nastro che mi portava sempre più avanti e di fronte a me vedevo la luce, ma poi scoprii che non era la luce dove io stavo andando bensì la luce che mi stava prendendo, un dragone rosso ondeggiante che mi chiamava a gran voce. Inghiottiva rifiuti e non si saziava mai mi aspettava come ogni rifiuto prossimo a me. Mi avvicinavo sempre di più a lui e poi a pochi millimetri da lui vidi la sua bocca ardente, le sue zanne infuocate e i suoi occhi assetati di uccidere, inghiottirmi e svanire in un cumulo di polvere nera
Cristina Odasso
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Re: Storia di una lattina abbandonata

Messaggio da leggere da Cristina Odasso »

Apprezzo la storia raccontata dal punto di vista di una lattina, è un qualcosa di diverso.
Però come struttura non ha una vera e propria logica, rivisiterei l'uso di alcuni verbi e della punteggiatura.
Cristina Odasso
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Massimo Baglione
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Re: Storia di una lattina abbandonata

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" come titolo del messaggio usato per commentare le opere in Gara (senza prefissi come "Re:" o altri suffissi), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Fausto Scatoli
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Messaggio da leggere da Fausto Scatoli »

beh, sicuramente è originale, non ho mai letto punti di vista di una lattina.
però è scritto piuttosto male e zeppo di errori e refusi.
una bella revisione generale servirebbe davvero, così si potrebbero mettere a posto alcuni tempi verbali, la punteggiatura e svariati altri errori.
e magari anndare a capo un po' più spesso.
l'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
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Roberto Bonfanti
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Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Purtroppo devo concordare con i commenti di chi mi ha preceduto: il racconto ha molti problemi di punteggiatura, refusi, espressioni poco coerenti e gergali, ecc.
Consiglio anch’io rilettura attenta, revisione e correzione, così lo trovo poco gradevole.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
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Selene Barblan
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Messaggio da leggere da Selene Barblan »

Anche se l’idea di seguire le vicende di una lattina, con una certa sensibilità ecologica, mi faccia simpatia il racconto è davvero troppo impreciso. Può essere un punto di partenza e rivedendolo con cura può diventare godibile. Voto 1.
Valerio Geraci
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Messaggio da leggere da Valerio Geraci »

Devo dire che mi è piaciuto, ho apprezzato molto l'originalità e l'empatia -per quanto possibile in un racconto così breve- che si crea nei confronti di una semplice lattina. Avresti potuto descrivere un po' meglio forse le sensazioni della lattina (di paura o di solitudine) o il rapporto con i vari personaggi che incontra. Voto 4.
Mariovaldo
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Messaggio da leggere da Mariovaldo »

Certamente il pregio di questo racconto sta nella originalità. Bravo per l'idea. La realizzazione non è allo stesso livello: refusi e punteggiatura rendono pesante la lettura. Un vero peccato, prova a rivederlo attentamente, n vale la pena
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (in bianco e nero)

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Autori partecipanti: (vedi sopra),
A cura di Tullio Aragona.
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A cura di Massimo Baglione.

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A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
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Contiene opere di: Silvano Calligari, nwEnrico Teodorani, nwRona, Lellinux, Marcello Colombo, nwSonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, nwUmberto Pasqui, nwEliseo Palumbo, Carmine Cantile, nwAndrea Casella, Elena Giannottu, nwAndrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, nwAngela Catalini, Francesca Di Silvio, nwAnna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
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