Venga il tuo regno
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Re: Venga il tuo regno
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
- Teseo Tesei
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Mai lo ha fatto e mai lo farà.
Esistono tre tipi di male, scavando fino alla radice, nascosta nel racconto.
Proviamo a sintetizzarli, secondo il sentire Cristiano, cui il racconto fa esplicito riferimento.
Dalla Genesi:
1) L’uomo sceglie il male: E’ in definitiva una sua “creazione”. Il peccato è un male morale.
2) Il male morale crea nell’uomo un male fisico, come conseguenza del suo agire: Punizione di Dio.
3) Causa quel male, quella sofferenza, l'uomo può riscattarsi dal peccato, dal male morale.
Tre mali di cui solo il primo è “cattivo”: quello di origine umana. Gli ultimi due sono mali “buoni” e necessari.
Il male esiste, perché esiste l'uomo.
Dio non elimina l'uomo quando sbaglia, lo accetta così com'è.
Cerca tuttavia di tamponare e limitare, il male che farà: Con punizioni varie Es: Diluvio, lingue diverse etc.
Dio è come una Padre col figliolo monello: o lo ammazza di botte, o scende a patti cercando di educarlo al bene per quanto può … e Dio … non dimentichiamolo mai: Può tutto!
L'umanità è però come un unico corpo in cui la sofferenza di una parte, diventa beneficio per le altre membra Es: La bruciatura della mano salva l'uomo dal fuoco etc.
Ciò premesso, oggi la società ha enormi difficoltà nell’accettare male, dolore etc.
Perché questo accade?
Tutto risiede nella incapacità della società odierna nell’ accettare lo stato di peccato: di male morale.
L'uomo peccatore ha, col suo agire, “stravolto” l'ordine divino.
In questo stravolgimento tutti gli uomini sono compresi: sia per eredità che per fattività.
Il male che affligge l’umanità è una conseguenza naturale alla libera scelta dell’essere umano di vivere nel male morale.
Ribellarsi a questa giusta punizione preferendo l’accanimento nel perseguire ulteriore male morale è da idioti. Questo è tuttavia, oggi, il sentire e l’agire di molti … e denota una sconcertante stupidità.
Il racconto rappresenta a pieno titolo questa “scuola di pensiero” di figlioli monelli, piagnoni e pronti a produrre immediata autodichiarazione di esenzione dal giusto e meritato castigo, perfino quando non richiesta. Quanto al titolo: inteso come insieme di parole che definiscono il racconto più adatto sarebbe forse stato: Idiota: venga il tuo regno. Un regno ben diverso da quello cui l’umanità è destinata.
Queste sono le ragioni per cui il racconto non mi piace.
Come detto Dio non osserva senza fare niente, mai lo ha fatto e mai lo farà.
A volte è costretto ad intervenire per limitare, il male “creato” dall’uomo, e quando lo fa, lo fa sempre per proteggere le sue Creature, che nonostante tutto quel che hanno combinato, ama ancor oggi come amava ieri.
In questo intervento, talvolta Dio si serve di alcuni uomini, ma il male fisico che questi uomini provano sulla loro pelle dopo esser intervenuti, facendo incursione oltre la linea del male, per un fine più alto, segna la differenza sostanziale tra orde di piagnoni impuniti e strumenti nelle mani del Bene.
Voto scarso, mi spiace perché non è affatto scritto male: serve il male, quello “cattivo” e di origine umana.
Naturalmente questo è null'altro che il mio sentire: Alla prossima Roberto.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Ma non sono i fulmini a scendere sul sagrato, a fare vendetta, bensì la pioggia. Quasi inaspettata, sembra. Forse purificatrice. (Un inchino al nome della piazza.)
Il finale lascia senza fiato, con quel Cristo sulla croce ad osservare in silenzio una vendetta di cui il lettore (io, almeno) non sa valutare la portata della crudeltà.
Uno stile secco e incisivo, senza fronzoli.
Bravo. Voto 4, ma solo perchè perchè non ho sufficienti elmenti per schierarmi a favore dei bambini: e se fosse stato tutto un attacco di extraterrestri (le scaglie che escono nel dorso e gli occhi tutti neri e lucidi)? Lo so, la tua è una metafora, probabilmente, ma il dettaglio finale per me non chiude al 100% il messaggio della storia.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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La Gara 63 - Treni e stazioni
A cura di Ida Dainese.
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La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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