Il bordo della vasca
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Il bordo della vasca
Il giorno 27 di aprile, avvenne un fatto alquanto bizzarro. Quella mattina, il signor F. si svegliò di buonora, stiracchiò per bene le gambe sotto le coperte, si strofinò il viso irsuto e quando fu abbastanza deciso, si alzò e scese in cucina per la colazione. Poggiò tutto sul tavolo e dando piglio al coltello iniziò a spalmare con precisione la marmellata sulle fette di pane. Ingollato l’ultimo boccone con una straripante tazza di caffè, andò nel suo studio, aprì la finestra facendo entrare l’aria fresca, e rimase per un po' di tempo con viso pensieroso, a ciabattare su è giù per la stanza, in attesa di qualche idea, fermandosi di tanto in tanto quando questa sembrava arrivare. Erano infatti alcune settimane, dall’inizio della quarantena, che seppur ispirato per un romanzo, ahimè, questo proprio non voleva sbloccarsi, ma nonostante ciò, si era ripromesso di portarlo a termine, affrontando qualsiasi difficoltà che gli si fosse parata davanti. Fu proprio allora, perso in qualche parte della sua storia, che dalla stanza da bagno arrivò alle sue orecchie quello che sembrava essere il rumore dell’acqua che si versava dentro la vasca. Al che, abbastanza sorpreso e incuriosito, rimase per qualche secondo ad ascoltare.
«Beh, questo è strano - disse tra sé - io non sono solito lavarmi al mattino e tanto meno ricordo di aver aperto il rubinetto venendo qui.»
Deciso di venire a capo a quella faccenda, chiuse lentamente la finestra e si incamminò verso il bagno. Fattosi più vicino sentiva ormai in modo chiaro qualcuno muoversi dentro la sua vasca e cantare a bassa voce. «Ma questa è la voce di una donna.» - bisbigliò confuso- e senza aspettare nient’altro spalancò la porta.
«Oh, salve! Ti ho disturbato? Perdonami caro, ma sai, viaggiavo da molte ore e volevo riposarmi un po', ho visto questa vasca così pulita e spaziosa e ho deciso di approfittare. Spero non ti dispiaccia.»
F. rimase di sasso, immersa nella sua vasca da bagno, giocherellava con la superficie dell’acqua, una donna in carne ed ossa. Mentre la fissava con tanto d’occhi, cercava di fare ordine alle sue idee. Se fosse stata una ladra, pensava, di certo non si sarebbe messa a fare il bagno, ed era altrettanto sicuro di non aver ospitato nessuno quella notte. La questione si complicava sempre di più.
«Ma… ma insomma – disse F.- tu chi sei, e come hai fatto ad entrare?».
«Scusami tanto, che maleducata, il mio nome è Calipso. Come ti dicevo viaggiavo da molto e volevo riposare. Sono passata da qui”. F. fissava immobile e muto la sua mano indicare il rubinetto luccicante della vasca da bagno.
«Beh! - lo apostrofò la donna - non guardarmi in quel modo, lo giuro, e se proprio non mi credi, non ti resta che guardare quello che so fare, stai bene attento.»
La donna senza esitare e con disinvoltura alzò le braccia sopra la testa e unendo i palmi delle mani, sprofondò rapida dentro la vasca. Quando tutto il corpo e anche l’ultima ciocca di capelli rossi si immerse sotto lo specchio d’acqua, sparì, senza movimenti e senza rumore, proprio davanti a lui. Senza riflettere e del tutto stupefatto, F. si lanciò in ginocchio sul bordo della vasca. Guardando dentro e agitando l’acqua con la mano, non poteva credere ai suoi occhi:
«Sparita! Ma come è possibile, cosa mi sta succedendo?!»
Il signor F. prendendosi la testa tra le mani, non riusciva a darsi nessuna spiegazione. Ma non ci volle molto perché arrivasse. Proprio mentre se ne stava a fissare il vuoto, un getto fortissimo dentro la vasca, esplose fragorosamente verso il soffitto e schizzi d’acqua volarono in ogni angolo della stanza. Quando la massa liquida ricadde verso il basso con un tonfo, proprio allora, dalla trasparenza e dall’informità dell’acqua, la donna riprendeva lentamente le sue forme e colori. F. sbigottito e incredulo, indietreggiò verso la porta.
«Allora, ti basta? - disse la donna mentre gocce d’acqua le scorrevano tra i capelli- ma se ancora dovessi avere qualche dubbio su di me, ricorda che davanti a te c’è la figlia di Atlante, una ninfa. Calipso non ti diceva niente?
«Si, certo, ma… – la supplicò F.- non farmi del male, ti darò tutto quello che vuoi.»
«Oh ma non ti preoccupare, non aver paura, io da te non voglio proprio nulla. Anzi, mio caro, sono io a doverti qualcosa: ti propongo, seduta stante, di unirti a me come divinità e venire nella mia isola per sempre».
Davanti a quella richiesta così singolare, F. non sapeva cosa e come rispondere. Ma dopo averci pensato qualche secondo disse serio:
«Beh che dire, ti ringrazio ninfa, ma tutto questo un po' mi spaventa, e a dire il vero, devo tornare al mio lavoro, è una storia Calipso, parla della mia vita, quella vera, ma dentro c’è anche un po' di finzione. Devo andare avanti e concludere ciò che ho iniziato, non posso accettare di lasciarla incompiuta. Dimmi…che senso avrebbe dopo tanta fatica, lasciare una cosa a metà e fermarsi al primo porto sicuro, in questo caso l’immortalità che mi doni, e smettere di cercare.
La ninfa sentite quelle parole si fece mesta e pensierosa, qualcosa l’aveva colpita in quel discorso. Al che disse:
«Capisco, io non posso costringerti, sei libero e ti invidio, ed è questo a renderci così diversi da voi. È la tua natura mortale, ed è giusto. Cosi è per te e fu per altri che vennero molto prima, non sei stato il solo a rifiutare di restare tra le mie braccia e di fermarsi nella mia isola pur di continuare la sua ricerca. Perciò addio, mio caro, e fa buon viaggio.»
Calipso dopo quelle parole, sorrise, si ritrasformò in acqua, e risucchiata dal tubo di scarico sparì, questa volta per sempre, lasciando F. di nuovo solo.
- Fausto Scatoli
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anche qui serve una revisone completa per sistemare la punteggiatura, sistemare i refusi, modificare alcune frasi.
la storia in sé sarebbe anche passabile, ma la stesura non è certo delle migliori e ciò non aiuta.
mi spiace, ma non ci siamo
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Il racconto è carino ma è da revisionare, soprattutto nella punteggiatura (in particolare nei dialoghi) e per correggere alcuni refusi.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
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Inoltre va riletta con attenzione per sistemare in generale la forma, dialoghi e punteggiatura compresi.
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Inoltre va riletta con attenzione per sistemare in generale la forma, dialoghi e punteggiatura compresi.
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta, Lorenzo Pompeo, Claudio Lei, Nunzio Campanelli, Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, Sonia Piras, Umberto Pasqui, Desirée Ferrarese.
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Human Takeaway
(english version)
What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gara di primavera 2022 - La grandinata (19 luglio 1943) - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 55 - La capsula del Tempo
A cura di Skyla74.
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La Gara 16 - Cinque personaggi in cerca di storie
A cura di Manuela.
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