Enjoy Pfizer

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2021.

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Macrelli Piero
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Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

ENJOY PFIZER

Giunto oramai sulla soglia dei sessanta anni, mi sento in dovere di ringraziare, con fedeltà nipponica, la benedetta multinazionale “Pfizer” che mi ha accompagnato quasi per tutta la vita e che, pare, intenda continuare a farlo fino alla mia dipartita.
Stamani una algida funzionaria dai lineamenti orientali e dallo sguardo impenetrabile ha suonato alla mia porta e dopo alcune spiegazioni aprì la valigetta che portava con sé e tirò fuori un altarino cerimoniale che rappresentava il logo della “Pfizer”. L'atmosfera divenne solenne e a quel punto pronunciai davanti a lei lo "shūshin koyō" nei confronti della multinazionale. Fu un rito breve, ma intenso.

Era venuta per consegnarmi un diploma di "Best Customer" maturato in occasione dell' uso del loro vaccino “Anti-Covid”.
In realtà gran parte del punteggio lo avevo maturato con decine di anni di uso del loro "Zoloft" con cui ho sempre cercato di arginare le mie angosce giovanili che il realtà non mi hanno mai abbandonato e che, secondo lei, non mi abbandoneranno mai e mi faranno accumulare un sacco di punti premio.

--Come non mi abbandoneranno mai?-- dissi io --Pensavo che il farmaco, prima o poi, mi avrebbe guarito.
--Guarire completamente è un umanissimo desiderio, tanto illusorio, quanto irrealizzabile. Rendere la vita sopportabile è già un successo e, converrà con me, che un farmaco risolutivo sia una scelta anticommerciale e suicida per la nostra casa madre. Capisce benissimo che guarirla significherebbe per noi perderla-- disse lei.
--Mi sembra una logica cinica e disumana-- osai replicare --dove mettiamo la questione etica, il fine ultimo della ricerca e della medicina?
--Il Giuramento di Ippocrate-- disse lei con calma --è stato totalmente frainteso e ha generato una enormità di equivoci irrisolti.
--Ma io pensavo...-- dissi impacciato.
Un lieve sorriso di compassione le apparve sul viso
--Le voglio fare un esempio calzante e irrefutabile --disse --Immagino che lei ami la pizza e che la sua pizzeria preferita sia quella risultata da una serie di ricerche per la pizza perfetta, che di sicuro non ha trovato, ma, alla fine, ha fatto un compromesso fra l'ideale e il reale. Il realtà il suo pizzaiolo potrebbe essere in grado di sfornarle la pizza perfetta, la pizza definitiva, il “nirvana” di tutte le pizze, facendole provare un piacere che non ha mai neppure osato sperare. Ma anche se fosse in grado di fare ciò il suo pizzaiolo non lo farà mai, perché dopo quella esperienza lei sarebbe rovinato dallo spasmodico desiderio di riprovare quella sensazione perfetta e paradisiaca, che per sua natura è irripetibile. Comincerebbe ad odiare le pizze che non la soddisferanno più e, infine, cercherebbe nuovi ideali in altri cibi, come il Sushi o, provo orrore solo a pensarci, verso il Kebab. Il suo pizzaiolo questo lo sa e anche noi lo sappiamo ed entrambi non vogliamo perderla. Ricordi, vedere realizzati i propri desideri a volte risulta essere una vera maledizione.
--Messa in questa maniera, sembra logico, ma...” balbettai io.
--Ci rifletta-- concluse lei.

In conclusione,ripreso l'atteggiamento formale che le imponeva il ruolo,mi disse che per l'occasione mi avrebbe lasciato in omaggio qualche scatola di "Viagra", anche esse prodotti "Pfizer".
Io le dissi con orgoglio che non avevo mai preso "Viagra" e non c'era nessuna avvisaglia che ne avessi bisogno.

Lei non riusci a trattenere una fragorosa risata che ritenevo impossibile, vista la proverbiale compostezza nipponica e per il genere di persona che avevo davanti. Grossi goccioloni le uscirono dagli occhi, che lei si premurò di asciugare con il fazzoletto in seta turchese, con il logo della ditta, che si tolse dal taschino della giacca del tailleur che indossava. Velocemente riprese il controllo di sé e si scusò.
--A volte voi occidentali siete così ingenui e disarmanti che fate quasi tenerezza.-- disse --Sono anni che faccio questo lavoro, ma non mi sono ancora abituata a queste infantili bugie.
Ultima modifica di Macrelli Piero il 11/07/2021, 19:51, modificato 3 volte in totale.
Macrelli Piero
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Re: Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

Rieccomi. Un saluto a tutti.
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Alberto Marcolli
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Commento Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Comprendo l’esigenza di fare uso del “che”, ma troppo storpia. In questo breve racconto di 51 righe ne sono presenti ben 24!

Dopo la virgola serve uno spazio, Qualche volta l’hai dimenticato.

La frase:
“lasciato in omaggio qualche scatola di "Viagra", anche esse prodotti "Pfizer".
La trasformerei in
lasciato in omaggio qualche scatola di "Viagra", anch’esso notissimo prodotto "Pfizer".
Secondo me suona meglio, e si evita la “trappola di un “essa/e” singolare o plurale.

Racconto breve, azzeccata l’idea.
Togliendo qualche “che” la lettura sarà anche piacevole. Voto 3
Andr60
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Messaggio da leggere da Andr60 »

Racconto piacevolmente ironico sulla farmaco-dipendenza del protagonista. Bella la frase sulla necessità delle ditte di NON guarire i pazienti, poiché sarebbe antieconomico per il venditore.
Forse servirà a far riflettere qualcuno, quando ci proporranno il vaccino per la 35a variante del covid.
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Eleonora2
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Re: Commento Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Eleonora2 »

bello! Mi è piaciuto. Ho dato un bel 4, che, secondo me, rappresenta uno dei voti alti. Anche qui c'è scrittura corretta, cura nel testo,( a parte una ripetizione "disse con calma", "dissi" e "disse" qualche riga più sotto, che sistemerai, se lo vorrai) dialoghi al punto giusto, storia ok. Come mai non ho, quindi, dato il massimo? Perché avresti potuto fare di più con la trama. Che so, puntare sulla vena polemica oppure su un altro finale. Comunque bravo. Ciao e buon pomeriggio!
Piramide
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Messaggio da leggere da Piramide »

Racconto piacevole nell'insieme. Come punti di forza ha sicuramente la riflessione sul legame casa farmaceutica-consumatore e molto interessante anche l'aspetto del rapporto occidente-oriente, che fa da sfondo alla trama. Scorrevole e con una buona idea alla base, migliorabile per trama, magari anche il finale, e scrittura, complessivamente buona ma con qualche piccolo difetto già fatto notare nei precedenti commenti. Voto: 3.
Selene Barblan
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Messaggio da leggere da Selene Barblan »

Il racconto è scorrevole e, a parte qualche spaziatura, mi sembra corretto nella forma. Il finale non mi convince del tutto, non lo trovo così originale, anche se ci sta ed è coerente con il resto del racconto. Complessivamente secondo me si fa leggere volentieri, voto 3.
Macrelli Piero
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Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

Vi ringrazio per i commenti finora ricevuti, che sono fonte di miglioramento delle mie capacità.
Veramente pensavo che qualcuno mi contestasse il cambiamento di tempo verbale nel primo paragrafo:
Stamani una algida funzionaria dai lineamenti orientali e dallo sguardo impenetrabile HA SUONATO alla mia porta e dopo alcune spiegazioni APRI' la valigetta che portava con sé e TIRO' fuori un altarino cerimoniale che rappresentava il logo della “Pfizer”. L'atmosfera divenne solenne e a quel punto pronunciai davanti a lei lo "shūshin koyō" nei confronti della multinazionale. Fu un rito breve, ma intenso.
Non so se sia corretto mischiare il passato prossimo con il passato remoto come ho fatto e mi piacerebbe saperlo.
Massimo Centorame
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Re: Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Massimo Centorame »

Era mia intenzione farti notare il cambio di tempo, ma non ho fatto a tempo perché mi hai fregato sul tempo :-). Giochi raffazzonati di parole a parte, il racconto è simpatico e offre anche qualche spunto ("la pizza nirvana" mi ha fatto allo stesso tempo riflettere e scompisciare).
Alcuni refusi ("Il realtà" e virgolette solitarie nel dialogo. "- Messa in questa maniera, sembra logico, ma...”"), però chi non ne commette.
Il mio voto è 3.
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Massimo Baglione
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Re: Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" nel campo "Titolo" del messaggio usato per commentare le opere in Gara (senza prefissi come "Re:" o altro), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Lucia De Falco
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Messaggio da leggere da Lucia De Falco »

Anch'io ho trovato il breve racconto gradevole e piacevolmente ironico. Anche il finale fa sorridere. In modo leggero viene svelata un'amara verità: la presenza degli interessi economici che spesso si celano anche dietro la medicina e le case farmaceutiche.
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Fausto Scatoli
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Messaggio da leggere da Fausto Scatoli »

simpatica storiella che con ironia sottolinea alcune problematiche non da poco, tipo la farmacodipendenza.
buone le descrizioni e i dialoghi, abbastanza realistici.
rivedrei un attimo la stesura, ci sono refusi di punteggiatura e spaziatura.
una cosa che non ho cmpreso sono i due trattini prima e dopo il dialogo, solitamente se ne usa uno.
l'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
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Macrelli Piero
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Re: Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

La cura del testo è un mio problema che spero di risolvere con il tempo. Intanto sono passato dall' uso delle virgolette al trattino lungo che, non trovandolo sulla tastiera, ho sostituito con un doppio trattino. Ho cominciato ad esercitarmi con la formattazione B.A.
Mi sono creato un protocollo che consiste nello scrivere molto a mano usando un quadernone a righe di terza. I racconti lì scrivo al computer, ma devo guardare sempre la tastiera e così non ho un buon controllo degli errori; per finire non ho ancora il rigore di lasciar riposare il racconto per poi fare le revisioni. L' urgenza di pubblicarlo, prima che cominci a schifarlo, conclude la mia attività.
Ho ripreso a studiare grammatica.
Macrelli Piero
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Re: Enjoy Pfizer

Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

La cura del testo è un mio problema che spero di risolvere con il tempo. Intanto sono passato dall' uso delle virgolette al trattino lungo che, non trovandolo sulla tastiera, ho sostituito con un doppio trattino. Ho cominciato ad esercitarmi con la formattazione B.A.
Mi sono creato un protocollo che consiste nello scrivere molto a mano usando un quadernone a righe di terza. I racconti lì scrivo al computer, ma devo guardare sempre la tastiera e così non ho un buon controllo degli errori; per finire non ho ancora il rigore di lasciar riposare il racconto per poi fare le revisioni. L' urgenza di pubblicarlo, prima che cominci a schifarlo, conclude la mia attività.
Ho ripreso a studiare grammatica.
Stefyp
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Messaggio da leggere da Stefyp »

Il tempo verbale che hai menzionato in effetti è da rivedere. Meglio un'algida piuttosto che una algida. Rispetto ai che ti hanno già detto. Qualche refuso qua e là, niente che non possa essere sistemato con una buona rilettura. RAcconto godibile e divertente. Mi è piaciuto il parallelismo con la pizza.
RobertoBecattini
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Messaggio da leggere da RobertoBecattini »

L'ho trovato gradevole nell'insieme, mi è piaciuta l'idea della giapponese che ride sguaiatamente. Va però assolutamente revisionata la parte formale, le interpunzioni, occhio alla consecutio tempora all'inizio, metti tutto al passato prossimo forse è meglio. Qua e là ci sono dei refusi facilmente individuabili. Mi aspettavo un twist nel finale ma non c'è stato. Pazienza.
RobediKarta
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MattyManf
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Messaggio da leggere da MattyManf »

Un racconto ironico, con giusta una punta polemica che sboircia senza diventare preponderante. Il lessico è leggero, il testo fluido, i refusi pochi. Il personaggio della giapponese è molto simpatico e da tanto colore al testo.
Sulla logica economico-sanitaria non sono abbastanza ferrato da esprimermi (e non sarebbe il luogo giusto).
Nel complesso un testo piacevole.
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