Un giorno diverso in tribunale

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'autunno 2021.

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Sondaggio concluso il 24/12/2021, 23:00

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Marino Maiorino
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Re: Un giorno diverso in tribunale

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Però Alberto mi ha dato un'idea: e se scrivessi una storia fantasy piena di LGBTQ+? :D
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

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Fausto Scatoli
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Messaggio da leggere da Fausto Scatoli »

devo dire che non mi ha fatto impazzire, però mi ha divertito.
una bella satira verso il mondo attuale, così compesso e, a tratti, anche incomprensibile.
avrei delle osservazioni da fare sui dialoghi, ossia il fatto che dopo la frase riparti sempre col maiuscolo.
secondo me non serve, ma è una scelta personale.
non male davvero, nel complesso
l'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
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Temistocle
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Scritto bene, divertente e senza una parola fuori posto!
Mi sembra, Vostro Onore, che non ci sia altro da dire!
Solo un'osservazione sulla questione (generale) del linguaggio inclusivo che è saltata fuori. A me hanno insegnato, 50 anni fa a scuola, che il linguaggio è divisivo di per sé, e deve esserlo, altrimenti finiremo per chiamare 'forchetta' il 'cucchiaio' perché a qualcuno va bene così e saremo costretti a tentare, inutilmente, di sorbire il brodo con un aggeggio con le rebbie e di infilzare un trancio di pizza margherita con un 'coso' concavo. Ma per la pizza possiamo ovviare usando le mani…
Andr60
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Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
Tenendo conto di tutto questo per me è un buon lavoro, non mi "entusiasma" magari come altri, quindi assegno un 4.
Segnalo solo che qui:

- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Cara Selene, hai ragione, mi sono fatto prendere dalla fogǝ...
Grazie del commento
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Re: Commento

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Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
Tenendo conto di tutto questo per me è un buon lavoro, non mi "entusiasma" magari come altri, quindi assegno un 4.
Segnalo solo che qui:

- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Cara Selene, hai perfettamente ragione ma mi sono fatto prendere dalla fogǝ...
Grazie del commento.
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Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
Tenendo conto di tutto questo per me è un buon lavoro, non mi "entusiasma" magari come altri, quindi assegno un 4.
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- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Cara Selene, hai perfettamente ragione. E' che mi sono fatto prendere eccessivamente dalla fogǝ...
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Re: Commento

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Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
Tenendo conto di tutto questo per me è un buon lavoro, non mi "entusiasma" magari come altri, quindi assegno un 4.
Segnalo solo che qui:

- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Cara Selene, hai pienamente ragione: forse mi sono fatto prendere troppo dalla fogǝ...
Grazie del commento, a rileggerti
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Andr60 ha scritto: 22/11/2021, 22:03 Cara Selene, hai pienamente ragione: forse mi sono fatto prendere troppo dalla fogǝ...
Grazie del commento, a rileggerti
Ciao Andr60, come mai hai risposto tante volte? 😅
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
Tenendo conto di tutto questo per me è un buon lavoro, non mi "entusiasma" magari come altri, quindi assegno un 4.
Segnalo solo che qui:

- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Cara Selene, hai ragione, quell'erǝ era decisamente di troppo: si vede che mi sono fatto trascinare dalla fogǝ...
Grazie del commento
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Selene Barblan ha scritto: 14/11/2021, 15:29 Ciao, avevo già letto tempo fa questo racconto, poi ho lasciato sedimentare (lo ammetto, anche per una certa pigrizia che mi ha preso nell'ultimo periodo), e oggi lo riprendo in mano. E me lo ricordavo, anche molto bene. Già questo è sintomo, secondo me, di buona riuscita di un opera. Poi, cercando di "studiarlo", coi miei mezzi chiaramente, mi sembra che abbia tutte le caratteristiche per essere considerato una buona opera. È molto scorrevole, l'ironia è ben riuscita, né forzata né banale, i dialoghi sono genuini e inseriti bene nel contesto. Anche i personaggi sono ben caratterizzati. Fa pensare, e questo si vede anche dai commenti che mi precedono. Per quel che riguarda i contenuti non mi esprimo, non è, mi sembra, il contesto giusto. Credo che comunque l'autore abbia voluto in primis "stuzzicare" piuttosto che voler far passare un proprio pensiero (e questo mi avrebbe dato fastidio), ma forse mi sbaglio.
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Segnalo solo che qui:

- Oddio, di nuovo, non ci posso credere... - Noemi erǝ decisamente scandalizzatǝ.
La giudice lǝ congedò, e si ritirò, avendo il quadro completo della situazione.

Quel'"erǝ" non dovrebbe rimanere era? Dato che non si deve declinare al femminile/maschile?
Mi scuso per il ritardo nella risposta, l'ho vista solo ora. Ovviamente hai ragione, quel "erǝ" è di troppo, ma mi sono fatto prendere la mǝno :)
Saluti
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Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


Gara di primavera 2022 - La grandinata (19 luglio 1943) - e gli altri racconti

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(primavera 2022, 98 pagine, 741,96 KB)

Autori partecipanti: nwDomenico Gigante, nwNamio Intile, nwAlberto Marcolli, nwStefano M., nwTemistocle, Francesco Pino, nwMarino Maiorino, nwAndr60, nwRoberto Bonfanti, nwNunzio Campanelli, nwAthosg, nwGiovanni P,
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 55 - La capsula del Tempo

La Gara 55 - La capsula del Tempo

(ottobre 2015, 25 pagine, 824,77 KB)

Autori partecipanti: nwIda Dainese, nwCarlocelenza, nwAngelo Manarola, nwGiorgio Leone, nwPatrizia Chini, nwAlberto Tivoli, nwNembo13,
A cura di Skyla74.
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La Gara 16 - Cinque personaggi in cerca di storie

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(settembre 2010, 54 pagine, 842,16 KB)

Autori partecipanti: nwCmt, nwArditoEufemismo, nwArianna, Hellies15, nwSer Stefano, nwVit, nwGiulia Floridi, nwCarlocelenza, nwMastronxo, Gigliola, nwABDeleo, VecchiaZiaPatty, nwSkyla74, nwExlex, nwLucia Manna,
A cura di Manuela.
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Le radici del Terrore

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Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano

Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.

Contiene opere di: Silvano Calligari, nwEnrico Teodorani, nwRona, Lellinux, Marcello Colombo, nwSonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, nwUmberto Pasqui, nwEliseo Palumbo, Carmine Cantile, nwAndrea Casella, Elena Giannottu, nwAndrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, nwAngela Catalini, Francesca Di Silvio, nwAnna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.

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Biblioteca labirinto

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Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari

Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.

Contiene opere di: nwAlberto De Paulis, Monica Porta, nwLorenzo Pompeo, nwClaudio Lei, nwNunzio Campanelli, nwVittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, nwSonia Piras, nwUmberto Pasqui, nwDesirée Ferrarese.

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Human Takeaway

Human Takeaway

(english version)

What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.

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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.