La notte di Tim
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 5
- Iscritto il: 01/11/2020, 10:13
-
Author's data
La notte di Tim
Le pareti della sua stanza erano piene di sue foto di quando era più piccolo, oppure insieme alla mamma, al papà o con i nonni.
Sopra la scrivania, di fianco al quaderno dei compiti per casa, rimanevano le macchinine con le quali aveva giocato quel pomeriggio mentre rispondeva svogliatamente agli esercizi che la maestra gli aveva assegnato a scuola.
Sulle mensole di fianco alla porta della sua cameretta i volti rubicondi dei soldatini di latta che gli aveva regalato il nonno a Natale fissavano gli adesivi dei guerrieri della galassia appiccicati all’armadio a muro della parete opposta, con il fucile in verticale al loro fianco e la divisa impeccabile dipinta di un rosso lucido che rifletteva la luce lunare che entrava dalla finestra di fronte al letto.
Rigirandosi scompostamente sotto le coperte Tim aprì gli occhi pesanti, la vista offuscata dal sonno, gli scappava la pipì. Si tirò più su la coperta fin sotto il mento, non voleva andare in bagno, chissà cosa c’era nel buio della stanza, forse i mostri, si sa che i mostri si nascondono nel buio, meglio restare al sicuro sotto il pesante piumone, lì sotto le coperte di sicuro non c’era nessun mostro.
Fece per richiudere gli occhi poi però notò che la stanza non era del tutto buia, ci vedeva un pochino, da dove veniva la luce?
Spalancò gli occhi, la finestra! Non aveva abbassato la persiana! La mamma gli diceva sempre di farlo prima di andare a letto però si era messo a leggere con la lampada accesa pensando di chiuderla dopo e invece se n’era dimenticato!
Doveva abbassarla assolutamente altrimenti la mamma l’indomani l’avrebbe sgridato.
Si fece coraggio e piano piano si fece scivolare fuori dal letto con gli occhi sgranati in cerca di ogni più piccolo movimento nella stanza, le orecchie tese nel percepire qualsiasi rumore che non fossero i suoi passi o il suo respiro. Vedeva le ombre dei giocattoli per la stanza e tutto era immobile e silenzioso.
Si mosse lentamente sulle punte dei piedi con passo felpato come un ninja, avvicinandosi cauto e un po’ accucciato alla finestra. Gli si mise di lato afferrando la corda che abbassava la persiana si tirò un po’ su e sbirciò fuori.
Il prato di casa era libero e lievemente illuminato dalla luna, poi c’era una staccionata di legno e iniziava il boschetto che gettava lunghe orme sull’erba.
Con cautela iniziò a far scorrere la corda, sussultando ad ogni scricchiolio che produceva scorrendo nelle guide, non voleva assolutamente fare rumore e svegliare la mamma.
La stanza stava diventando sempre più buia, iniziò a guardarsi intorno sospettoso nell’oscurità che lo circondava cominciando a sentirsi un po’ a disagio e lanciò un ultimo sguardo alla serranda quasi del tutto abbassata.
Ciò che vide lo pietrificò.
Davanti a sé, a meno di 40 cm dal suo viso, due occhi rossi, tondi come pozze di fuoco nella notte lo fissavano.
Nel panico la corda gli sfuggì di mano chiudendo del tutto la persiana con un tonfo; il colpo lo scosse e senza nemmeno pensare si fiondò con un tuffo sul letto e sotto le coperte tirandosele fin sopra la testa e rannicchiandosi col respiro pesante e il cuore che batteva all’impazzata.
Il lupo! Era il lupo ne era sicuro! Nelle storie ci sono sempre i lupi cattivi nei boschi, lo sapeva anche lui, ne aveva letta una in cui uno entrava nella camera di un bambino di notte e mentre lui dormiva iniziava a rosicchiargli i piedi fino a mangiarselo intero!
Rimanendo immobile in quella posizione cercò di concentrarsi sull’udito ma non sentiva altro che il suo respiro pesante.
Dopo qualche minuto mise con cautela la testa fuori dalla coperta sempre tendendo le orecchie.
Nulla. Forse era stata la sua immaginazione, forse era il riflesso di qualcos’altro, magari i fanali di una macchina di che passava di lì.
Il cuore iniziò a rallentare, sentiva il sudore pizzicargli la pelle sotto il pigiama.
Ad un tratto dall’esterno della casa sentì grattare sul muro. Il sangue gli si gelò nelle vene.
Dei piccoli passi ticchettanti corsero intorno alla parete allontanandosi.
Silenzio.
Era teso come un blocco di pietra, supino, perfettamente immobile con il piumone tirato fino al mento, a malapena osava respirare.
Il silenzio si protrasse ancora. Minuti.
Tim stava quasi tornando a rilassarsi, quando un rumore proveniente dal salotto lo fece sobbalzare. Un colpo attutito come se fosse caduto qualcosa sul tappeto.
Gli occhi di Tim erano sbarrati. Con tutta la calma di cui era in grado in quel momento strisciò di nuovo completamente sotto le coperta e si rannicchiò su sé stesso stringendola più forte che poteva sopra di lui. Voleva chiamare la mamma, voleva urlare e chiamarla con tutto il fiato che aveva in gola ma non voleva che la bestia lo sentisse, che lo trovasse.
Sarebbe rimasto immobile sotto la coperta così il lupo non lo avrebbe visto e se ne sarebbe andato via.
Sentì la porta socchiusa della sua cameretta aprirsi lentamente.
Tim tratteneva il fiato. Le mani gli tremavano.
Sentì di nuovo quei passi ticchettanti muoversi lentamente nella sua stanza. Girarono intorno al letto.
Lo sentiva annusare e sbuffare.
Dopo un minuto di assoluto silenzio la creatura posò il muso in fondo al letto, fra le coperte annusando profondamente.
Lacrime sgorgarono dagli occhi di Tim; un fiumiciattolo caldo gli scese fra le gambe ma lui nemmeno se ne rese conto, il suo corpo tremava convulsamente mentre cercava di trattenere i singhiozzi serrando la bocca e spingendo più che poteva la faccia sul materasso.
Il muso della bestia si allontanò dal letto. Tornò il silenzio.
Tim rimase in quella posizione senza osare muovere un muscolo.
Passarono i minuti.
Passò quella che sembrava un’eternità; un’ora, forse più, aveva perso la cognizione del tempo. I muscoli gli facevano male per la tensione.
Il silenzio continuava. Non si sentiva più nulla. Né un ticchettio, né un respiro che non fosse il suo.
Il cuore di Tim aveva iniziato a rallentare. Le lacrime asciutte sulle guance gli prudevano.
Forse se n’era andato, non lo aveva trovato e se n’era andato!
Il più lentamente possibile iniziò a spostarsi sotto le coperte.
Ancora silenzio.
Fece appello a tutto il suo coraggio per aprire un sottile spiraglio sulla coperta e sbirciare fuori ma era tutto buio.
La sollevò un po’ di più avvicinando il viso all’esterno verso la porta della camera.
Sembrava non ci fosse nulla, la porta era aperta a metà.
Si girò con cautela per guardare in fondo al letto, verso la finestra tirando un po’ in fuori la testa e vide che non c’era niente nemmeno lì.
Esalando un sospiro più lento e regolare e con la tensione che finalmente allentava la presa sui suoi muscoli tremanti infine si voltò dalla parte dell’armadio.
E lì li vide.
Gli occhi rossi, assassini, vuoti di alcun sentimento, non gli occhi di un lupo, non gli occhi di un animale, gli occhi di un mostro reale, incastonati in una figura scura, più nera dell’oscurità; un suono basso, bestiale, terribile crebbe dalla cosa mentre snudava le sue fauci, gialle zanne minacciose, una promessa di morte che si spalancò davanti allo sguardo attonito di Tim, una promessa che si chiuse sul suo volto con ferocia e senza pietà ponendo fine alla speranza appena rinata in lui di veder sorgere un'altra alba.
Il buio fu l’ultima cosa che vide e la paura la sua ultima emozione.
-
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 225
- Iscritto il: 08/03/2020, 14:37
-
Author's data
Commento
- Roberto Bonfanti
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 782
- Iscritto il: 13/10/2013, 12:58
-
Author's data
Commento
Il mostro (anche il temine “reale” lo trovo poco adatto, parlando di qualcosa tutt’altro che realistico) arriva inaspettato, si passa di colpo dall’horror psicologico al soprannaturale. Sì, c’erano stati gli occhi rossi che il bambino scorge per un attimo e i rumori, ma tutto faceva pensare che fossero le classiche “cose che poi si rivelano essere qualcos’altro”, tipiche delle storie del mistero. A quel punto mi aspettavo un “mostro” travestito da uomo, ben più pauroso di qualsiasi bestia.
Ripeto, ottimo racconto fino al finale che non trovo all’altezza del resto.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Commento
- Liliana Tuozzo
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 160
- Iscritto il: 18/03/2010, 17:09
-
Author's data
Commento
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 99
- Iscritto il: 25/11/2018, 0:46
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
-
Author's data
Commento
- Fausto Scatoli
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 792
- Iscritto il: 26/11/2015, 11:04
- Contatta:
-
Author's data
Commento
la storia in sé non è male, descrive bene cosa può provare un bambino di notte, spaventato da suoni e rumori intorno ai quali costruisce fantasie, sogni, incubi.
il finale ci può stare, anche se lascia un poco perplessi; il resto della famiglia non ha sentito nulla?
il mostro da dove viene? e così via.
in ogni caso si lascia leggere
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Sommelier letterario
- Messaggi: 426
- Iscritto il: 28/07/2015, 23:57
-
Author's data
Commento
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
- Metropolis
- Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
- Antologia visual-letteraria (Volume tre)
- Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
- L'Altro
- BReVI AUTORI - volume 4
- A Quattro mani
- Mai Più
- Fungo più, fungo meno...
- Déjà vu - il rivissuto mancato
- Il Bene o il Male
- BReVI AUTORI - volume 2
- BReVI AUTORI - volume 1
- Un lavoro Fantastico
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
La Gara 52 - Colpo di fulmine
A cura di Giorgio Leone.
Scarica questo testo in formato PDF (422,19 KB) - scaricato 193 volte.
oppure in formato EPUB (189,80 KB) (vedi anteprima) - scaricato 243 volte..
Lascia un commento.
La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
Scarica questo testo in formato PDF (424,38 KB) - scaricato 377 volte.
oppure in formato EPUB (226,82 KB) (vedi anteprima) - scaricato 239 volte..
Lascia un commento.
La Gara 55 - La capsula del Tempo
A cura di Skyla74.
Scarica questo testo in formato PDF (824,77 KB) - scaricato 563 volte.
oppure in formato EPUB (287,35 KB) (vedi anteprima) - scaricato 241 volte..
Lascia un commento.
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.
BReVI AUTORI - volume 3
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, SmilingRedSkeleton, Francesco Gallina, Laura Traverso, Umberto Pasqui, Patrizia Benetti, Luca Valmont, Alessandra Leonardi, Mirta D, Pasquale Aversano, Gabriella Pison, Alessio Del Debbio, Alberto Tivoli, Angela Catalini, Marco Vecchi, Roberta Eman, Michele Botton, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Marco Bertoli, Fausto Scatoli, Massimo Tivoli, Laura Usai, Valentina Sfriso, Athos Ceppi, Francesca Santucci, Angela Di Salvo, Antonio Mattera, Daniela Zampolli, Annamaria Vernuccio, Giuseppe Patti, Dario Sbroggiò, Angelo Bindi, Giovanni Teresi, Marika Addolorata Carolla, Sonia Barsanti, Francesco Foddis, Debora Aprile, Alessandro Faustini, Martina Del Negro, Anita Veln, Alessandro Beriachetto, Vittorio Del Ponte.
Vedi ANTEPRIMA (215,03 KB scaricato 133 volte).
Intellinfinito
Questo libro è il seguito di "Un passo indietro". Come il primo, è autoconclusivo.
"Esistevano davvero, gli dèi. Ma non erano dèi. Non lo erano stati per un'oscura volontà divina, ma lo erano semplicemente diventati mediante un'accanita volontà terrena di sopravvivenza".
L'Evoluzione umana (e non) come non l'avete mai immaginata.
Un romanzo postumano e transumano che vi mostrerà un futuro che forse non tarderà a divenire.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (597,84 KB scaricato 96 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.